Argomento di indagine è la cultura filosofica francese che circolava nell'ambiente dell'Académie Royale de Peinture et de Sculpture di Parigi a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. Sono state esaminate in particolar modo le figure dei grandi accademici che hanno avuto il merito di innovare quest'Istituzione ed è stato affrontato lo studio dei dibattiti filosofici che animarono le conferenze dell'Académie. Maggiore rilievo fu riservato a coloro che ripresero e si fecero portavoce delle teorie estetiche di alcuni fra i più noti filosofi francesi. E' stato preso in esame il termine amateur che era noto già dal XV secolo e che si sviluppò secondo svariate accezioni: soltanto a partire dal XVII secolo il vocabolo fu associato in modo nuovo all'ambiente artistico e venne utilizzato per designare gli accademici dell'Académie. Uno degli obbiettivi da me perseguito è stato quello di fornire una nuova visione della figura del Philosophe che appariva indubbiamente molto diversa rispetto all'ottica di allora: di fatto ci confrontiamo con un personaggio ben integrato nel tessuto cittadino, in grado di apportare un concreto contributo in ambito letterario e storico-artistico e capace inoltre di stimolare dibattiti ed argomentazioni vivaci. Si è ormai distinta nella cultura parigina una rinnovata figura di filosofo in grado di reinventarsi e capace di fare le veci del critico d'arte: è anche per merito di questi nuovi Philosophes che iniziarono a circolare i primi principi fondanti della critica artistica.
I "PHILOSOPHES" NELL'ACADEMIE FRANçAISE FINO AI PRIMI SALONS
ARMANDO, ILEANA
2012/2013
Abstract
Argomento di indagine è la cultura filosofica francese che circolava nell'ambiente dell'Académie Royale de Peinture et de Sculpture di Parigi a cavallo tra il XVII e il XVIII secolo. Sono state esaminate in particolar modo le figure dei grandi accademici che hanno avuto il merito di innovare quest'Istituzione ed è stato affrontato lo studio dei dibattiti filosofici che animarono le conferenze dell'Académie. Maggiore rilievo fu riservato a coloro che ripresero e si fecero portavoce delle teorie estetiche di alcuni fra i più noti filosofi francesi. E' stato preso in esame il termine amateur che era noto già dal XV secolo e che si sviluppò secondo svariate accezioni: soltanto a partire dal XVII secolo il vocabolo fu associato in modo nuovo all'ambiente artistico e venne utilizzato per designare gli accademici dell'Académie. Uno degli obbiettivi da me perseguito è stato quello di fornire una nuova visione della figura del Philosophe che appariva indubbiamente molto diversa rispetto all'ottica di allora: di fatto ci confrontiamo con un personaggio ben integrato nel tessuto cittadino, in grado di apportare un concreto contributo in ambito letterario e storico-artistico e capace inoltre di stimolare dibattiti ed argomentazioni vivaci. Si è ormai distinta nella cultura parigina una rinnovata figura di filosofo in grado di reinventarsi e capace di fare le veci del critico d'arte: è anche per merito di questi nuovi Philosophes che iniziarono a circolare i primi principi fondanti della critica artistica.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
307180_tesi.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.37 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.37 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/46241