The Asti DOCG is a wine from Piedmont, made from Moscato Bianco grapes, used for sparkling wines (both classic method and Martinotti method) and Moscato d’Asti. The production area is located between the provinces of Alessandria, Asti, and Cuneo. In 1984, 52 soil samples were collected and analyzed at two different depths to assess their physical and chemical characteristics. In 2021, 29 of these samples were resampled to compare the soil conditions after nearly four decades, with the aim of analyzing the evolution of soil fertility in vineyards dedicated to Asti DOCG production. The collected data shows a general trend towards improved soil fertility, suggesting that the more sustainable agronomic practices adopted in recent decades have had a positive impact. The increase in organic carbon and nitrogen indicates greater microbial activity and an improvement in soil structure, likely influenced by techniques such as controlled cover cropping and reduced mechanical tillage. The increase in Cation Exchange Capacity (CEC) reflects a better ability of the soil to retain nutrients, making them available to plants, and an increase in resistance to environmental stresses. On the other hand, the decrease in available phosphorus and zinc might indicate a gradual depletion due to factors such as erosion, intensive land use, or changes in nutrient cycles. Climatic variability, with an increase in the frequency of extreme events, may have exacerbated nutrient loss through surface runoff and leaching. The rise in iron levels might reflect greater soil oxidation, related to increasing temperatures and changes in moisture conditions. The research highlights the importance of sustainable management strategies to preserve the fertility of the soils in the Asti DOCG vineyards. It is necessary to continue adopting practices such as cover cropping and improving irrigation techniques to combat erosion and maintain proper cation exchange and nutrient retention capacities.

L'Asti DOCG è un vino piemontese prodotto da uve Moscato Bianco, utilizzate per vini spumanti (metodo classico e Martinotti) e Moscato d’Asti. L'area di produzione si trova tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo. Nel 1984, furono prelevati e analizzati 52 campioni di suolo a due diverse profondità per valutarne le caratteristiche fisiche e chimiche. Nel 2021, 29 di questi campioni sono stati ricampionati per confrontare le condizioni dei suoli dopo quasi quattro decenni, con l'obiettivo di analizzare l'evoluzione della fertilità del suolo nei vigneti destinati alla produzione di Asti DOCG. I dati raccolti mostrano una tendenza generale al miglioramento della fertilità del suolo, suggerendo che le pratiche agronomiche più sostenibili adottate negli ultimi decenni abbiano avuto un impatto positivo. L'aumento di carbonio organico e azoto è indicativo di una maggiore attività microbica e un miglioramento della struttura del suolo, probabilmente influenzato da tecniche come l'inerbimento controllato e la ridotta frequenza delle lavorazioni meccaniche. L'incremento della CSC riflette una migliore capacità del suolo di trattenere nutrienti, rendendoli disponibili per le piante, e un aumento della resistenza agli stress ambientali. D'altro canto, la diminuzione del fosforo disponibile e dello zinco potrebbe indicare un impoverimento graduale dovuto a fattori come l'erosione, l'uso intensivo dei terreni o l'alterazione del ciclo dei nutrienti. La variabilità climatica, con aumento della frequenza di eventi estremi, potrebbe aver accentuato la perdita di nutrienti attraverso il dilavamento superficiale e la lisciviazione. La crescita dei livelli di ferro potrebbe riflettere una maggiore ossidazione del suolo, correlata all’aumento delle temperature e alla modifica delle condizioni di umidità. La ricerca sottolinea l'importanza di strategie di gestione sostenibile per preservare la fertilità dei suoli dei vigneti dell'Asti DOCG. È necessario continuare ad adottare pratiche come l'inerbimento e il miglioramento delle tecniche di irrigazione per contrastare l'erosione e mantenere una corretta capacità di scambio cationico e di nutrienti.

Evoluzione dal 1984 al 2021 della fertilità del suolo in vigneti per la produzione di Asti DOCG

COLOMBO, ALESSANDRO
2023/2024

Abstract

L'Asti DOCG è un vino piemontese prodotto da uve Moscato Bianco, utilizzate per vini spumanti (metodo classico e Martinotti) e Moscato d’Asti. L'area di produzione si trova tra le province di Alessandria, Asti e Cuneo. Nel 1984, furono prelevati e analizzati 52 campioni di suolo a due diverse profondità per valutarne le caratteristiche fisiche e chimiche. Nel 2021, 29 di questi campioni sono stati ricampionati per confrontare le condizioni dei suoli dopo quasi quattro decenni, con l'obiettivo di analizzare l'evoluzione della fertilità del suolo nei vigneti destinati alla produzione di Asti DOCG. I dati raccolti mostrano una tendenza generale al miglioramento della fertilità del suolo, suggerendo che le pratiche agronomiche più sostenibili adottate negli ultimi decenni abbiano avuto un impatto positivo. L'aumento di carbonio organico e azoto è indicativo di una maggiore attività microbica e un miglioramento della struttura del suolo, probabilmente influenzato da tecniche come l'inerbimento controllato e la ridotta frequenza delle lavorazioni meccaniche. L'incremento della CSC riflette una migliore capacità del suolo di trattenere nutrienti, rendendoli disponibili per le piante, e un aumento della resistenza agli stress ambientali. D'altro canto, la diminuzione del fosforo disponibile e dello zinco potrebbe indicare un impoverimento graduale dovuto a fattori come l'erosione, l'uso intensivo dei terreni o l'alterazione del ciclo dei nutrienti. La variabilità climatica, con aumento della frequenza di eventi estremi, potrebbe aver accentuato la perdita di nutrienti attraverso il dilavamento superficiale e la lisciviazione. La crescita dei livelli di ferro potrebbe riflettere una maggiore ossidazione del suolo, correlata all’aumento delle temperature e alla modifica delle condizioni di umidità. La ricerca sottolinea l'importanza di strategie di gestione sostenibile per preservare la fertilità dei suoli dei vigneti dell'Asti DOCG. È necessario continuare ad adottare pratiche come l'inerbimento e il miglioramento delle tecniche di irrigazione per contrastare l'erosione e mantenere una corretta capacità di scambio cationico e di nutrienti.
Soil fertility evolution from 1984 to 2021 in vineyards for the production of Asti DOCG
The Asti DOCG is a wine from Piedmont, made from Moscato Bianco grapes, used for sparkling wines (both classic method and Martinotti method) and Moscato d’Asti. The production area is located between the provinces of Alessandria, Asti, and Cuneo. In 1984, 52 soil samples were collected and analyzed at two different depths to assess their physical and chemical characteristics. In 2021, 29 of these samples were resampled to compare the soil conditions after nearly four decades, with the aim of analyzing the evolution of soil fertility in vineyards dedicated to Asti DOCG production. The collected data shows a general trend towards improved soil fertility, suggesting that the more sustainable agronomic practices adopted in recent decades have had a positive impact. The increase in organic carbon and nitrogen indicates greater microbial activity and an improvement in soil structure, likely influenced by techniques such as controlled cover cropping and reduced mechanical tillage. The increase in Cation Exchange Capacity (CEC) reflects a better ability of the soil to retain nutrients, making them available to plants, and an increase in resistance to environmental stresses. On the other hand, the decrease in available phosphorus and zinc might indicate a gradual depletion due to factors such as erosion, intensive land use, or changes in nutrient cycles. Climatic variability, with an increase in the frequency of extreme events, may have exacerbated nutrient loss through surface runoff and leaching. The rise in iron levels might reflect greater soil oxidation, related to increasing temperatures and changes in moisture conditions. The research highlights the importance of sustainable management strategies to preserve the fertility of the soils in the Asti DOCG vineyards. It is necessary to continue adopting practices such as cover cropping and improving irrigation techniques to combat erosion and maintain proper cation exchange and nutrient retention capacities.
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