Non vi sono altri esempi così forti e così antichi di coevoluzione tra uomo e animale domestico quanto l'evoluzione fisica e intellettuale che si è attuata tra l'uomo e il cane. Da sempre il cane ha aiutato e sostituito l'uomo in molte attività e continua a farlo tutt'ora: abbiamo cani che trovano le persone come nessun strumento scientifico riesce a fare, abbiamo cani che scovano esplosivi e droga, cani che aiutano le persone con difficoltà motorie e cani bagnini. Il cane può aiutare l'uomo, oltre che fisicamente, anche psicologicamente: tra le tante forme questo aiuto può concretizzarsi in quella che generalmente viene chiamata la Pet Therapy. Essa è divisa in: Attività Assistite con gli Animali (AAA), Terapie Assistite con gli Animali (TAA), Educazione Assistita con gli Animali (EAA). Scopo di questo studio è stato quello di individuare differenze comportamentali significative, per l'eventuale impiego in attività e terapie assistite, di alcune razze canine. A tal fine ad un gruppo di 79 soggetti appartenenti a diverse razze, alcune abitualmente impiegate nelle attività e terapie assistite (con gli animali) ed altre no, è stato somministrato un test comportamentale che analizzasse l'aggressività, la paura, la disobbedienza e l'indocilità ed attribuito un punteggio alle diverse risposte comportamentali. I 79 soggetti erano così divisi: 4 Beagle, 5 Jack Russell, 11 Border Collie, 10 Boxer, 9 Bulldog Francesi, 10 Golden Retriever, 10 Labrador, 10 Meticci (il gruppo di controllo) e 10 Pastori Tedeschi. I risultati del test comportamentale hanno evidenziato che le razze che, teoricamente, posseggono le migliori qualità per essere impiegate nelle attività e nelle terapie assistite (quindi un'aggressività e una paura molto limitate e un alto indice di obbedienza e docilità) sono: il Border Collie, il Boxer e il Pastore Tedesco. Il Labrador ha ottenuto punteggi alti, anche se non eccellenti, in tutte le prove, confermandosi un buon cane per le attività e le terapie. Una buona valutazione è stata anche ottenuta dai Golden Retriever e dal gruppo di controllo ( i Meticci) evidenziando così che non si possa escludere una razza a priori, ma bisogna valutare il singolo soggetto. Hanno avuto un punteggio peggiore i cani appartenenti a razze di piccola taglia; i Bulldog Francesi sono comunque risultati, in tre problematiche comportamentali su quattro, più idonei che Beagle e Jack Russell che hanno ottenuto, quasi sempre, i risultati peggiori dell'intero campione. Questi risultati sono da ritenersi, tuttavia, come preliminari e occorrerebbe allargare il campione dei soggetti e delle razze per avere effettivamente una valutazione adeguata dei punti di forza e di debolezza di queste e per quali tipologie di attività e terapie possano essere utilizzate. Ad oggi, infatti, non sono molte le razze considerate idonee per le attività e le terapie assistite e, poter allargare il loro numero, conoscendo meglio le loro caratteristiche comportamentali potrebbe portare ad una scelta mirata dei soggetti da educare ed addestrare per tale impiego.

Valutazione attitudinale di cani di proprietà per l'impiego in attività assistite con gli animali: confronto tra razze.

TRUSEL, PAOLA
2011/2012

Abstract

Non vi sono altri esempi così forti e così antichi di coevoluzione tra uomo e animale domestico quanto l'evoluzione fisica e intellettuale che si è attuata tra l'uomo e il cane. Da sempre il cane ha aiutato e sostituito l'uomo in molte attività e continua a farlo tutt'ora: abbiamo cani che trovano le persone come nessun strumento scientifico riesce a fare, abbiamo cani che scovano esplosivi e droga, cani che aiutano le persone con difficoltà motorie e cani bagnini. Il cane può aiutare l'uomo, oltre che fisicamente, anche psicologicamente: tra le tante forme questo aiuto può concretizzarsi in quella che generalmente viene chiamata la Pet Therapy. Essa è divisa in: Attività Assistite con gli Animali (AAA), Terapie Assistite con gli Animali (TAA), Educazione Assistita con gli Animali (EAA). Scopo di questo studio è stato quello di individuare differenze comportamentali significative, per l'eventuale impiego in attività e terapie assistite, di alcune razze canine. A tal fine ad un gruppo di 79 soggetti appartenenti a diverse razze, alcune abitualmente impiegate nelle attività e terapie assistite (con gli animali) ed altre no, è stato somministrato un test comportamentale che analizzasse l'aggressività, la paura, la disobbedienza e l'indocilità ed attribuito un punteggio alle diverse risposte comportamentali. I 79 soggetti erano così divisi: 4 Beagle, 5 Jack Russell, 11 Border Collie, 10 Boxer, 9 Bulldog Francesi, 10 Golden Retriever, 10 Labrador, 10 Meticci (il gruppo di controllo) e 10 Pastori Tedeschi. I risultati del test comportamentale hanno evidenziato che le razze che, teoricamente, posseggono le migliori qualità per essere impiegate nelle attività e nelle terapie assistite (quindi un'aggressività e una paura molto limitate e un alto indice di obbedienza e docilità) sono: il Border Collie, il Boxer e il Pastore Tedesco. Il Labrador ha ottenuto punteggi alti, anche se non eccellenti, in tutte le prove, confermandosi un buon cane per le attività e le terapie. Una buona valutazione è stata anche ottenuta dai Golden Retriever e dal gruppo di controllo ( i Meticci) evidenziando così che non si possa escludere una razza a priori, ma bisogna valutare il singolo soggetto. Hanno avuto un punteggio peggiore i cani appartenenti a razze di piccola taglia; i Bulldog Francesi sono comunque risultati, in tre problematiche comportamentali su quattro, più idonei che Beagle e Jack Russell che hanno ottenuto, quasi sempre, i risultati peggiori dell'intero campione. Questi risultati sono da ritenersi, tuttavia, come preliminari e occorrerebbe allargare il campione dei soggetti e delle razze per avere effettivamente una valutazione adeguata dei punti di forza e di debolezza di queste e per quali tipologie di attività e terapie possano essere utilizzate. Ad oggi, infatti, non sono molte le razze considerate idonee per le attività e le terapie assistite e, poter allargare il loro numero, conoscendo meglio le loro caratteristiche comportamentali potrebbe portare ad una scelta mirata dei soggetti da educare ed addestrare per tale impiego.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/46209