After the financial crisis of 2008, new measures were taken by regulators to tackle the ¿Too Big To Fail¿ issue, to improve the supervision on banks, as well as to ensure a better risk management. With this regard, Contingent Convertible bonds have been accepted as an alternative form of regulatory capital. Among the many positive externalities linked to these instruments, they should timely provide additional capital to banks in troubles. Recently, banks have issued a huge amount of these hybrid instruments, taking advantage of their cheaper cost respect to equity. However, due to the young market, the limited understanding of investors, as well as the lack of clarity about their functioning, today their presence in the capital structure of banks does not seem to reassure investors, as well as to work as expected.
Dopo la crisi finanziaria del 2008, nuove misure sono state prese dai regolatori per affrontare il problema dei "Too Big To Fail", aumentare la supervisione sulle banche e assicurare una più efficace gestione dei rischi. In questo ambito, i Contingent Convertible bonds sono stati recentemente accettati come una forma di capitale regolamentare alternativa. Tra le tante esternalità positive connesse, tali strumenti dovrebbero fornire tempestivamente nuovo capitale agli istituti finanziari in difficoltà. Recentemente, numerose banche hanno emesso un ammontare considerevole di questi strumenti ibridi, approfittando del loro costo contenuto rispetto all'equity. Tuttavia, per via del mercato ancora immaturo, della limitata comprensione degli investitori, così come della mancanza di chiarezza circa il loro funzionamento, oggi la loro presenza nella struttura di capitale delle banche non sembra rassicurare gli investitori, né lavorare come sperato.
Basilea III e Contingent Convertible Bonds. Una soluzione più efficace per affrontare "Too Big To Fail"?
RICCI, NICCOLÒ
2017/2018
Abstract
Dopo la crisi finanziaria del 2008, nuove misure sono state prese dai regolatori per affrontare il problema dei "Too Big To Fail", aumentare la supervisione sulle banche e assicurare una più efficace gestione dei rischi. In questo ambito, i Contingent Convertible bonds sono stati recentemente accettati come una forma di capitale regolamentare alternativa. Tra le tante esternalità positive connesse, tali strumenti dovrebbero fornire tempestivamente nuovo capitale agli istituti finanziari in difficoltà. Recentemente, numerose banche hanno emesso un ammontare considerevole di questi strumenti ibridi, approfittando del loro costo contenuto rispetto all'equity. Tuttavia, per via del mercato ancora immaturo, della limitata comprensione degli investitori, così come della mancanza di chiarezza circa il loro funzionamento, oggi la loro presenza nella struttura di capitale delle banche non sembra rassicurare gli investitori, né lavorare come sperato.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
834810_tesilaureamagistraleniccoloriccimatr.834810.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.22 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.22 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/46142