Lo sci da discesa ha avuto, negli ultimi decenni un notevole sviluppo favorendo la nascita di stazioni sciistiche come quella di Sansicario. Un'adeguata ricostituzione della copertura erbaceain seguito alla costruzione delle piste, oltre a ridurre l'impatto visivo degli interventi, contrasta l'erosione superficiale e garantisce il consolidamento dei pendii. Un inerbimento ben riuscito, migliora la persistenza dell'innevamento. Un manto erboso a copertura continua è però ottenibile solo grazie a un'adeguata scelta del miscuglio di semina e soprattutto tramite un'assidua manutenzione. Il pascolamento è un valido strumento per limitare gli oneri manutentivi. E' in tale contesto che nasce questo lavoro di tesi, finalizzato a fornire una proposta di gestione di alcune piste del comprensorio sciistico di Sansicario formulando alcuni suggerimenti riguardo gli interventi di miglioramento della copertura erbacea. Le indicazioni date sono integrate da proposte per una razionale gestione del pascolamento. Per valutare i risultati conseguiti con gli inerbimenti e individuare le priorità di intervento è stata condotta un'approfondita indagine sulle scelte tecniche effettuate nel corso degli anni, sia dal punto di vista pastorale che di movimenti terra. Altro strumento di valutazione è stata l'analisi della vegetazione tramite la metodologia fitopastorale. L'analisi della vegetazione non ha interessato tutti i percorsi sciistici ma è stata limitata a diverse situazioni rappresentative, facendo emergere tre diversi contesti: formazioni seminaturali scarsamente alterate dagli interventi di inerbimento, formazioni rinaturalizzate ma non attribuibili, per il momento, a tipi pastorali e formazioni di zone interessate da interventi di rimodellamento. Nel primo caso le associazioni sono state attribuite a formazioni spontanee come quelle dei tipi pastorali, dove prevalgono formazioni di condizioni termiche seguite da formazioni di condizioni intermedie anche relativamente produttive e da una formazione di condizioni nivali. Gli interventi proposti ne hanno previsto un miglioramento o una conservazione tramite l'utilizzazione animale. Sono state riscontrate formazioni spontaneiformi ma non attribuibili a tipi pastorali, la cui rinaturalizzazione è stata condizionata da fattori ambientali quali pendenza o substrato roccioso oppure da pratiche gestionali legate al pascolamento non propriamente idonee. Il miglioramento delle aree, in questo caso, è stato previsto tramite attività pastorali condotte in modo più razionale. Infine le formazioni riscontrate nelle zone manomesse sono state distinte diversificando quelle non inerbite da quelle inerbite e per quest'ultime si è fatta un'ulteriore classificazione cercando di individuare le possibili cause dell'insuccesso dell'inerbimento. E' emerso che a tal fine sono di fondamentale importanza la scelta del miscuglio di semina e la presenza di un substrato ricco di orizzonti organici. I risultati hanno inoltre messo in evidenza come le formazioni naturaliformi e a minore presenza di suolo nudo siano quelle già oggi interessate dal pascolamento, a conferma dell'importanza della pratica come utile strumento di miglioramento della fertilità. In conclusione emergono le fragilità di un territorio costantemente manomesso dall'uomo che ha notevoli potenzialità, ma non viene valorizzato appieno utilizzando importanti risorse come il pascolamento.

In the 80's and 90's alpine ski areas remarkably developed, Sansicario ski resort. Construction of ski runs and ski lift leads works of natural herbaceous cover including modeling that should be restored as before they are. The goals of an appropriate restoration are first on the one hand to reduce visual impact of man works and on the other one a rapid establishment of a continuous plant cover to protect and stabilize the substrate and minimize erosion as a consequence. An adequate vegetation cover tends to improve the persistence of snow cover and to minimize artificial snow production. A well done protective plant cover needs an optimal seed mixture and a constant maintenance that could be obtained with grazing. The aim this work is, in this optic, to suggest some proposal about the increasing and evaluation of total herbaceous cover by grazing management. We studied the history of ski slopes construction, grazing management and agronomic technique. We also evaluated the vegetation cover with phytopastoral analysis. We have chose five representative types of ski slopes. The first one is a ski slope recently remodeled for XX Olympic winter games, the second one is a partially remodelied slope due to ski lift installation in the 2003, the third one is a ski slope modeling just in occasion of its birth in the 70's, the last two ski slopes have a lots of problems about slope instability. Vegetation cover analysis lead to three groups: semi-natural types in which we have a minimal interference whit sown vegetation cover, renaturalized types that are not attributable to natural cover, and sown (artificial) types. Semi natural group is suitable for grazing and should improve themselves by grazing. In the ¿sown¿ group we found two sub-types: grasses with total cover, grasses with partial cover. We tried to understand the reasons for success or not of the grass cover. Resulting from our study, critical points for success or failure are the choice of seed mixture, more important at high altitude, and soil structure that is better if rich in humus. A important mean is the increase of soil fertility through grazing.

Valutazione dello stato attuale dell'inerbimento e proposte di gestione pastorale per le piste da sci di Sansicario

REGAZZONI, ELENA
2012/2013

Abstract

In the 80's and 90's alpine ski areas remarkably developed, Sansicario ski resort. Construction of ski runs and ski lift leads works of natural herbaceous cover including modeling that should be restored as before they are. The goals of an appropriate restoration are first on the one hand to reduce visual impact of man works and on the other one a rapid establishment of a continuous plant cover to protect and stabilize the substrate and minimize erosion as a consequence. An adequate vegetation cover tends to improve the persistence of snow cover and to minimize artificial snow production. A well done protective plant cover needs an optimal seed mixture and a constant maintenance that could be obtained with grazing. The aim this work is, in this optic, to suggest some proposal about the increasing and evaluation of total herbaceous cover by grazing management. We studied the history of ski slopes construction, grazing management and agronomic technique. We also evaluated the vegetation cover with phytopastoral analysis. We have chose five representative types of ski slopes. The first one is a ski slope recently remodeled for XX Olympic winter games, the second one is a partially remodelied slope due to ski lift installation in the 2003, the third one is a ski slope modeling just in occasion of its birth in the 70's, the last two ski slopes have a lots of problems about slope instability. Vegetation cover analysis lead to three groups: semi-natural types in which we have a minimal interference whit sown vegetation cover, renaturalized types that are not attributable to natural cover, and sown (artificial) types. Semi natural group is suitable for grazing and should improve themselves by grazing. In the ¿sown¿ group we found two sub-types: grasses with total cover, grasses with partial cover. We tried to understand the reasons for success or not of the grass cover. Resulting from our study, critical points for success or failure are the choice of seed mixture, more important at high altitude, and soil structure that is better if rich in humus. A important mean is the increase of soil fertility through grazing.
ITA
Lo sci da discesa ha avuto, negli ultimi decenni un notevole sviluppo favorendo la nascita di stazioni sciistiche come quella di Sansicario. Un'adeguata ricostituzione della copertura erbaceain seguito alla costruzione delle piste, oltre a ridurre l'impatto visivo degli interventi, contrasta l'erosione superficiale e garantisce il consolidamento dei pendii. Un inerbimento ben riuscito, migliora la persistenza dell'innevamento. Un manto erboso a copertura continua è però ottenibile solo grazie a un'adeguata scelta del miscuglio di semina e soprattutto tramite un'assidua manutenzione. Il pascolamento è un valido strumento per limitare gli oneri manutentivi. E' in tale contesto che nasce questo lavoro di tesi, finalizzato a fornire una proposta di gestione di alcune piste del comprensorio sciistico di Sansicario formulando alcuni suggerimenti riguardo gli interventi di miglioramento della copertura erbacea. Le indicazioni date sono integrate da proposte per una razionale gestione del pascolamento. Per valutare i risultati conseguiti con gli inerbimenti e individuare le priorità di intervento è stata condotta un'approfondita indagine sulle scelte tecniche effettuate nel corso degli anni, sia dal punto di vista pastorale che di movimenti terra. Altro strumento di valutazione è stata l'analisi della vegetazione tramite la metodologia fitopastorale. L'analisi della vegetazione non ha interessato tutti i percorsi sciistici ma è stata limitata a diverse situazioni rappresentative, facendo emergere tre diversi contesti: formazioni seminaturali scarsamente alterate dagli interventi di inerbimento, formazioni rinaturalizzate ma non attribuibili, per il momento, a tipi pastorali e formazioni di zone interessate da interventi di rimodellamento. Nel primo caso le associazioni sono state attribuite a formazioni spontanee come quelle dei tipi pastorali, dove prevalgono formazioni di condizioni termiche seguite da formazioni di condizioni intermedie anche relativamente produttive e da una formazione di condizioni nivali. Gli interventi proposti ne hanno previsto un miglioramento o una conservazione tramite l'utilizzazione animale. Sono state riscontrate formazioni spontaneiformi ma non attribuibili a tipi pastorali, la cui rinaturalizzazione è stata condizionata da fattori ambientali quali pendenza o substrato roccioso oppure da pratiche gestionali legate al pascolamento non propriamente idonee. Il miglioramento delle aree, in questo caso, è stato previsto tramite attività pastorali condotte in modo più razionale. Infine le formazioni riscontrate nelle zone manomesse sono state distinte diversificando quelle non inerbite da quelle inerbite e per quest'ultime si è fatta un'ulteriore classificazione cercando di individuare le possibili cause dell'insuccesso dell'inerbimento. E' emerso che a tal fine sono di fondamentale importanza la scelta del miscuglio di semina e la presenza di un substrato ricco di orizzonti organici. I risultati hanno inoltre messo in evidenza come le formazioni naturaliformi e a minore presenza di suolo nudo siano quelle già oggi interessate dal pascolamento, a conferma dell'importanza della pratica come utile strumento di miglioramento della fertilità. In conclusione emergono le fragilità di un territorio costantemente manomesso dall'uomo che ha notevoli potenzialità, ma non viene valorizzato appieno utilizzando importanti risorse come il pascolamento.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
244344_tesionlineelenaregazzoni.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 10.51 MB
Formato Adobe PDF
10.51 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/46109