Implant survival and prosthodontic maintenance in patients with single implant-retained mandibular overdentures: a six-year prospective study. Objectives: The aim of this prospective pilot study was to evaluate implant survival, peri-implant bone loss and prosthodontic maintenance interventions after prosthetic connection of single implant-retained mandibular overdentures over an observation period of 6 years. Materials and methods: 15 totally edentulous subjects, 11 men and 4 women, 62 to 79 years of age (mean age 67 years) were selected consecutevely from those attending Oral and Maxillofacial Rehabilitation and Dental Implants Department of Dental School at the University of Turin, Italy, between January and December 2010. All patients needed new complete dentures and complained difficulty in coping with the mandibular denture. During follow-up visits implant periapical radiographs have been taken using a modified Rinn radiograph holder; a Locator matrix has been fixed in the bite to be blocked in a reproducible position on the implant abutment. Marginal bone loss was assessed using a measuring software (ImageJ 1.52a by Wayne Rasband, National Institutes of Health, USA). Peri-implant bone loss was defined as the difference among T0 (prosthetic connection) and follow-up measurements (mean value between mesial and distal measurements was considered for each implant). During follow-up visits denture stability, retention, and fit were also checked, and all the prosthodontic maintenance interventions were recorded as they occured. Adjustments and repairs were performed when required. Results: 2 patients died during the follow-up period. No implant was lost during the observation period representing 100% implant survival. Mean peri-implant bone loss at 1-year postloading was 0,59 mm, less than 1,5-2 mm according to the criteria for implant success by Albrektsson. After the first year we recorded: 0,14 mm bone loss at 2-year postloading, and 0,11 mm at 6-year follow-up. Both values are less than 0,2 mm annually following the implant’s first year of service according to the criteria for implant success. Peri implat bone loss at the sixth year was 0.85 mm, in line with results presented in the literature for implant retaining overdentures. The main events of maintenance recorded were: 5 relining, 6 fractures, 3 new dentures, 26 replacement of matrices, for a mean value of 1,85 change per patient in 6 years. The 6 fractures happened to 3 patients for whom we made the 3 new dentures. After they received the new dentures (without metal framework) patients did not have fractures. Conclusions: Within the limitations of this study, it was concluded that single implant-retained mandibular overdentures may be considered a promising and safe alternative treatment for completely edentulous patients, especially for the elders for whom the treatment could be really indicated: dependent, home bound or institutionalized, with cognitive impairments and reduced manual dexterity.

Sopravvivenza implantare e mantenimento protesico in pazienti riabilitati con overdenture mandibolare ancorata ad un singolo impianto: studio prospettico a 6 anni. Obiettivi: L’ obiettivo dello studio è valutare la sopravvivenza implantare, il riassorbimento osseo perimplantare e gli interventi di mantenimento protesico dopo la connessione della protesi totale mandibolare ad un impianto singolo mediano a 6 anni di follow up. Materiali e metodi: Sono stati selezionati pazienti affluenti consecutivamente al reparto di Riabilitazione Orale, Protesi Maxillo Facciale e Implantologia dentaria della Dental School e della Cooperativa Odontoiatrica Internazionale (COI) torinese tra il mese di gennaio ed il mese di dicembre dell’anno 2010; tutti i pazienti necessitavano di una nuova protesi totale e lamentavano difficoltà di adattamento alla protesi mandibolare preesistente. Il campione risulta composto da 15 pazienti di cui: 11 uomini e 4 donne, in un range tra i 62 e 79 anni e con età media di 67 anni. Durante ogni appuntamento i pazienti sono sottoposti ad una visita di controllo della mucosa orale e dell’impianto; viene in seguito effettuata una radiografia periapicale dell’impianto utilizzando un centratore radiografico di Rinn modificato sul quale viene fissata una matrice dell’attacco Locator per bloccarlo sul pilastro implantare in una posizione riproducibile. Le radiografie vengono quindi analizzate mediante il programma ImageJ 1.52a di Wayne Rasband, del National Institues of Health, USA. È possibile ricavare così il dato dell’altezza ossea di riferimento, misurata al momento della connessione protesica all’impianto, il quale, confrontato con il dato dell’altezza ossea delle successive registrazioni, permette di valutare la quota di riassorbimento osseo perimplantare. Ad ogni controllo vengono altresì valutati stato della protesi, supporto, stabilità, ritenzione e precisione. Gli eventi di mantenimento protesico occorsi vengono registrati come numero e frequenza secondo la successione con cui avvengono. All’occorrenza vengono effettuate eventuali riparazioni e modifiche, dove necessario vengono realizzate delle nuove protesi. Risultati: Due pazienti sono deceduti, rispettivamente al terzo e al quarto anno di follow up. Durante il periodo di osservazione nessun impianto è andato perso. La sopravvivenza implantare risulta pertanto del 100%. Sono state calcolate le medie del riassorbimento osseo per ogni tempo di registrazione; il riassorbimento dopo un anno dal caricamento implantare è di 0,59 mm, inferiore rispetto al valore soglia di 1,5-2 mm stabilito dai criteri di successo implantare di Albrektsson. Anche per gli anni successivi il riassorbimento rispetta i criteri: 0,14 mm a due anni, 0,11 mm a sei anni. Entrambi i dati risultano di sotto della soglia di 0,2 mm di riassorbimento osseo all’anno dopo il primo anno di carico. Infine il valore di riassorbimento osseo complessivo a 6 anni risulta essere di 0,85mm rispetto all’altezza ossea iniziale, valore in linea con quelli presenti in letteratura. Per quanto riguarda il mantenimento protesico sono state registrate in totale 5 ribasature, 6 fratture, 3 realizzazioni di nuove protesi e 26 sostituzioni di matrice (con una media di 1.85 per paziente in 6 anni). Le sei fratture sono avvenute in soli 3 pazienti per i quali è stata realizzata una nuova protesi: una volta ricevute le nuove protesi i pazienti non hanno più subito fratture. Conclusioni: In base a quanto emerso da questo studio l’overdenture mandibolare ancorata ad un singolo impianto mediano si conferma una metodica di riabilitazione alternativa valida e sicura. In particolare può rappresentare un’opzione terapeutica di prima scelta per quei pazienti che presentano una ridotta autonomia fisica, costretti nelle loro abitazioni o istituzionalizzati, con menomazioni di tipo cognitivo, fisico e ridotte capacità manuali.

Sopravvivenza implantare e mantenimento protesico in pazienti riabilitati con overdenture mandibolare ancorata ad un singolo impianto: studio prospettico a 6 anni.

ALUSHANI, ALBANA
2019/2020

Abstract

Sopravvivenza implantare e mantenimento protesico in pazienti riabilitati con overdenture mandibolare ancorata ad un singolo impianto: studio prospettico a 6 anni. Obiettivi: L’ obiettivo dello studio è valutare la sopravvivenza implantare, il riassorbimento osseo perimplantare e gli interventi di mantenimento protesico dopo la connessione della protesi totale mandibolare ad un impianto singolo mediano a 6 anni di follow up. Materiali e metodi: Sono stati selezionati pazienti affluenti consecutivamente al reparto di Riabilitazione Orale, Protesi Maxillo Facciale e Implantologia dentaria della Dental School e della Cooperativa Odontoiatrica Internazionale (COI) torinese tra il mese di gennaio ed il mese di dicembre dell’anno 2010; tutti i pazienti necessitavano di una nuova protesi totale e lamentavano difficoltà di adattamento alla protesi mandibolare preesistente. Il campione risulta composto da 15 pazienti di cui: 11 uomini e 4 donne, in un range tra i 62 e 79 anni e con età media di 67 anni. Durante ogni appuntamento i pazienti sono sottoposti ad una visita di controllo della mucosa orale e dell’impianto; viene in seguito effettuata una radiografia periapicale dell’impianto utilizzando un centratore radiografico di Rinn modificato sul quale viene fissata una matrice dell’attacco Locator per bloccarlo sul pilastro implantare in una posizione riproducibile. Le radiografie vengono quindi analizzate mediante il programma ImageJ 1.52a di Wayne Rasband, del National Institues of Health, USA. È possibile ricavare così il dato dell’altezza ossea di riferimento, misurata al momento della connessione protesica all’impianto, il quale, confrontato con il dato dell’altezza ossea delle successive registrazioni, permette di valutare la quota di riassorbimento osseo perimplantare. Ad ogni controllo vengono altresì valutati stato della protesi, supporto, stabilità, ritenzione e precisione. Gli eventi di mantenimento protesico occorsi vengono registrati come numero e frequenza secondo la successione con cui avvengono. All’occorrenza vengono effettuate eventuali riparazioni e modifiche, dove necessario vengono realizzate delle nuove protesi. Risultati: Due pazienti sono deceduti, rispettivamente al terzo e al quarto anno di follow up. Durante il periodo di osservazione nessun impianto è andato perso. La sopravvivenza implantare risulta pertanto del 100%. Sono state calcolate le medie del riassorbimento osseo per ogni tempo di registrazione; il riassorbimento dopo un anno dal caricamento implantare è di 0,59 mm, inferiore rispetto al valore soglia di 1,5-2 mm stabilito dai criteri di successo implantare di Albrektsson. Anche per gli anni successivi il riassorbimento rispetta i criteri: 0,14 mm a due anni, 0,11 mm a sei anni. Entrambi i dati risultano di sotto della soglia di 0,2 mm di riassorbimento osseo all’anno dopo il primo anno di carico. Infine il valore di riassorbimento osseo complessivo a 6 anni risulta essere di 0,85mm rispetto all’altezza ossea iniziale, valore in linea con quelli presenti in letteratura. Per quanto riguarda il mantenimento protesico sono state registrate in totale 5 ribasature, 6 fratture, 3 realizzazioni di nuove protesi e 26 sostituzioni di matrice (con una media di 1.85 per paziente in 6 anni). Le sei fratture sono avvenute in soli 3 pazienti per i quali è stata realizzata una nuova protesi: una volta ricevute le nuove protesi i pazienti non hanno più subito fratture. Conclusioni: In base a quanto emerso da questo studio l’overdenture mandibolare ancorata ad un singolo impianto mediano si conferma una metodica di riabilitazione alternativa valida e sicura. In particolare può rappresentare un’opzione terapeutica di prima scelta per quei pazienti che presentano una ridotta autonomia fisica, costretti nelle loro abitazioni o istituzionalizzati, con menomazioni di tipo cognitivo, fisico e ridotte capacità manuali.
Implant survival and prosthodontic maintenance in patients with single implant-retained mandibular overdentures: a six-year prospective study.
Implant survival and prosthodontic maintenance in patients with single implant-retained mandibular overdentures: a six-year prospective study. Objectives: The aim of this prospective pilot study was to evaluate implant survival, peri-implant bone loss and prosthodontic maintenance interventions after prosthetic connection of single implant-retained mandibular overdentures over an observation period of 6 years. Materials and methods: 15 totally edentulous subjects, 11 men and 4 women, 62 to 79 years of age (mean age 67 years) were selected consecutevely from those attending Oral and Maxillofacial Rehabilitation and Dental Implants Department of Dental School at the University of Turin, Italy, between January and December 2010. All patients needed new complete dentures and complained difficulty in coping with the mandibular denture. During follow-up visits implant periapical radiographs have been taken using a modified Rinn radiograph holder; a Locator matrix has been fixed in the bite to be blocked in a reproducible position on the implant abutment. Marginal bone loss was assessed using a measuring software (ImageJ 1.52a by Wayne Rasband, National Institutes of Health, USA). Peri-implant bone loss was defined as the difference among T0 (prosthetic connection) and follow-up measurements (mean value between mesial and distal measurements was considered for each implant). During follow-up visits denture stability, retention, and fit were also checked, and all the prosthodontic maintenance interventions were recorded as they occured. Adjustments and repairs were performed when required. Results: 2 patients died during the follow-up period. No implant was lost during the observation period representing 100% implant survival. Mean peri-implant bone loss at 1-year postloading was 0,59 mm, less than 1,5-2 mm according to the criteria for implant success by Albrektsson. After the first year we recorded: 0,14 mm bone loss at 2-year postloading, and 0,11 mm at 6-year follow-up. Both values are less than 0,2 mm annually following the implant’s first year of service according to the criteria for implant success. Peri implat bone loss at the sixth year was 0.85 mm, in line with results presented in the literature for implant retaining overdentures. The main events of maintenance recorded were: 5 relining, 6 fractures, 3 new dentures, 26 replacement of matrices, for a mean value of 1,85 change per patient in 6 years. The 6 fractures happened to 3 patients for whom we made the 3 new dentures. After they received the new dentures (without metal framework) patients did not have fractures. Conclusions: Within the limitations of this study, it was concluded that single implant-retained mandibular overdentures may be considered a promising and safe alternative treatment for completely edentulous patients, especially for the elders for whom the treatment could be really indicated: dependent, home bound or institutionalized, with cognitive impairments and reduced manual dexterity.
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SOPRAVVIVENZA IMPLANTARE E MANTENIMENTO PROTESICO IN PAZIENTI RIABILITATI CON OVERDENTURE MANDIBOLARE ANCORATA AD UN SINGOLO IMPIANTO STUDIO PROSPETTICO A 6 ANNI..pdf

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Descrizione: SOPRAVVIVENZA IMPLANTARE E MANTENIMENTO PROTESICO IN PAZIENTI RIABILITATI CON OVERDENTURE MANDIBOLARE ANCORATA AD UN SINGOLO IMPIANTO: STUDIO PROSPETTICO A 6 ANNI.
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