Lo scopo di questa tesi è quello di indagare il pensiero di Norberto Bobbio in merito ai fenomeni terroristici e alle limitazioni di sovranità avvenuti in Italia nel periodo compreso tra il 1969 e il 1980. Per questo studio, si è proceduto analizzando il pensiero dell'autore su tre piani distinti e paralleli separando, in coerenza con il metodo del filosofo, le riflessioni di Bobbio su terrorismo di sinistra e violenza politica, terrorismo di destra e potere invisibile, contesto internazionale e limitazioni di sovranità. Elemento caratterizzante delle ricerca è stato lo studio del ruolo pubblico del Professore all'interno di un dibattito politico in corso. L'analisi del pensiero si è focalizzata, non tanto su Bobbio in quanto filosofo del diritto e teorico dello Stato, ma su Bobbio in quanto intellettuale militante, espressione di una sinistra moderata, attento ai processi politici e alla realtà circostante, come voce autorevole di uno dei decenni più complessi della storia della Repubblica. A fronte della grande bibliografia esistente sul pensiero filosofico dell'intellettuale torinese, è da rimarcare l'assenza di un'analisi completa sul profilo pubblico dell'autore ed in particolare sul periodo in esame. Ne deriva quindi, l'originalità del tema trattato, che ha reso possibile l'incontro dell'interesse dell'autrice sul periodo storico in oggetto e il suggerimento del Relatore di approfondire un aspetto del pensiero di Bobbio. Per quanto riguarda la scelta delle fonti, l'assenza di una bibliografia specifica ha comportato un lavoro diretto su fonti primarie costitute prevalentemente articoli, editoriali, interviste e brevi saggi prodotti da Bobbio tra il 1971 e il 1986. Il reperimento dei esti analizzati è stato possibile attraverso la consultazione di due archivi storici: l'archivio Bobbio sito presso il Centro Studi Piero Gobetti e l'archivio storico de ¿La Stampa¿. In considerazione dell'enorme attività e di Bobbio come intellettuale e come editorialista, si è ritenuto necessario, a fini della tesi circoscrivere l'analisi dei commenti e delle valutazioni ad alcuni episodi o fenomeni specifici ricompresi tra il 1969 e il 1980. Entrambe le date scelte come limite temporale sono significative in quanto segnano, con la strage di piazza Fontana e quella della stazione di Bologna, l'inizio e la fine del periodi stragista. Vi è, però, la consapevolezza che, in particolare rispetto al potere invisibile, la riflessione bobbiana non si esaurisca con gli argomenti e gli episodi trattati, anzi questa proseguirà fino al ricomprendere analisi sulla loggia massonica P2 e l'organizzazione Gladio per la quale Bobbio entrerà in aperta polemica con l'allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga arrivando a chiederne le dimissioni. Per un approfondimento del pensiero dell'autore è stato importante la possibilità di avvalersi della collaborazione di alcuni dei principali interlocutori di Bobbio rispetto a temi politici ed internazionali dei quali si allegano le interviste in appendice. Le interviste effettuate per la tesi sono originali specifiche sull'argomento e condotte da chi scrive. Esse sono volte ad approfondire il precorso che porta Bobbio ad esprimere le posizioni che sono oggetto della tesi, a conoscerne le relazioni politiche e a indagare quali siano stati gli interlocutori che potrebbero aver influito sulla loro formulazione.

Bobbio e il potere invisibile: dibattito dell'intellettuale sulla strategia della tensione e le limitazioni di sovranità

ARENA, ALICE
2012/2013

Abstract

Lo scopo di questa tesi è quello di indagare il pensiero di Norberto Bobbio in merito ai fenomeni terroristici e alle limitazioni di sovranità avvenuti in Italia nel periodo compreso tra il 1969 e il 1980. Per questo studio, si è proceduto analizzando il pensiero dell'autore su tre piani distinti e paralleli separando, in coerenza con il metodo del filosofo, le riflessioni di Bobbio su terrorismo di sinistra e violenza politica, terrorismo di destra e potere invisibile, contesto internazionale e limitazioni di sovranità. Elemento caratterizzante delle ricerca è stato lo studio del ruolo pubblico del Professore all'interno di un dibattito politico in corso. L'analisi del pensiero si è focalizzata, non tanto su Bobbio in quanto filosofo del diritto e teorico dello Stato, ma su Bobbio in quanto intellettuale militante, espressione di una sinistra moderata, attento ai processi politici e alla realtà circostante, come voce autorevole di uno dei decenni più complessi della storia della Repubblica. A fronte della grande bibliografia esistente sul pensiero filosofico dell'intellettuale torinese, è da rimarcare l'assenza di un'analisi completa sul profilo pubblico dell'autore ed in particolare sul periodo in esame. Ne deriva quindi, l'originalità del tema trattato, che ha reso possibile l'incontro dell'interesse dell'autrice sul periodo storico in oggetto e il suggerimento del Relatore di approfondire un aspetto del pensiero di Bobbio. Per quanto riguarda la scelta delle fonti, l'assenza di una bibliografia specifica ha comportato un lavoro diretto su fonti primarie costitute prevalentemente articoli, editoriali, interviste e brevi saggi prodotti da Bobbio tra il 1971 e il 1986. Il reperimento dei esti analizzati è stato possibile attraverso la consultazione di due archivi storici: l'archivio Bobbio sito presso il Centro Studi Piero Gobetti e l'archivio storico de ¿La Stampa¿. In considerazione dell'enorme attività e di Bobbio come intellettuale e come editorialista, si è ritenuto necessario, a fini della tesi circoscrivere l'analisi dei commenti e delle valutazioni ad alcuni episodi o fenomeni specifici ricompresi tra il 1969 e il 1980. Entrambe le date scelte come limite temporale sono significative in quanto segnano, con la strage di piazza Fontana e quella della stazione di Bologna, l'inizio e la fine del periodi stragista. Vi è, però, la consapevolezza che, in particolare rispetto al potere invisibile, la riflessione bobbiana non si esaurisca con gli argomenti e gli episodi trattati, anzi questa proseguirà fino al ricomprendere analisi sulla loggia massonica P2 e l'organizzazione Gladio per la quale Bobbio entrerà in aperta polemica con l'allora Presidente della Repubblica Francesco Cossiga arrivando a chiederne le dimissioni. Per un approfondimento del pensiero dell'autore è stato importante la possibilità di avvalersi della collaborazione di alcuni dei principali interlocutori di Bobbio rispetto a temi politici ed internazionali dei quali si allegano le interviste in appendice. Le interviste effettuate per la tesi sono originali specifiche sull'argomento e condotte da chi scrive. Esse sono volte ad approfondire il precorso che porta Bobbio ad esprimere le posizioni che sono oggetto della tesi, a conoscerne le relazioni politiche e a indagare quali siano stati gli interlocutori che potrebbero aver influito sulla loro formulazione.
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