L'obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare tutte le traduzioni italiane di "Der Tod in Venedig", pubblicate dal 1930 al 2009. Senza arrogarsi la pretesa di stabilire la traduzione ottimale, si è cercato di entrare nel testo tedesco della novella attraverso una sua, per così dire, vivisezione e un conseguente studio di singoli termini o brevi sintagmi. Per ciascuno dei passi presi in esame è stata poi presentata una sinossi di tutte le traduzioni italiane e si è tentato di individuare, di volta in volta, le rese più evocative, significative e rappresentative di personaggi e luoghi o, di contro, quelle meno adatte e suggestive, tenendo sempre a mente il testo originale di "Der Tod in Venedig" e lo stile di Thomas Mann. Ciascun capitolo della novella è stato indagato e studiato attraverso due metodi di approccio: un primo di tipo letterario con la finalità di introdurre alla lettura ragionata del testo ed un secondo di tipo analitico con l'obiettivo di comparare le traduzioni italiane dell'opera ed indagare le singole scelte dei traduttori. Il punto di partenza è stato dunque un lavoro di immersione nel testo; il punto di arrivo un affioramento quasi naturale di pieghe e sfumature linguistiche, stilistiche, psicologiche, ma non solo, anche coloristiche e olfattive, che hanno permesso di mettere in luce le fasi successive del descensus ad inferos di Gustav von Aschenbach, rappresentante decadente per eccellenza di una società borghese al tramonto.
Der Tod in Venedig: un'analisi attraverso le traduzioni italiane
MONSELLO, SIMONETTA
2011/2012
Abstract
L'obiettivo del presente lavoro è quello di analizzare tutte le traduzioni italiane di "Der Tod in Venedig", pubblicate dal 1930 al 2009. Senza arrogarsi la pretesa di stabilire la traduzione ottimale, si è cercato di entrare nel testo tedesco della novella attraverso una sua, per così dire, vivisezione e un conseguente studio di singoli termini o brevi sintagmi. Per ciascuno dei passi presi in esame è stata poi presentata una sinossi di tutte le traduzioni italiane e si è tentato di individuare, di volta in volta, le rese più evocative, significative e rappresentative di personaggi e luoghi o, di contro, quelle meno adatte e suggestive, tenendo sempre a mente il testo originale di "Der Tod in Venedig" e lo stile di Thomas Mann. Ciascun capitolo della novella è stato indagato e studiato attraverso due metodi di approccio: un primo di tipo letterario con la finalità di introdurre alla lettura ragionata del testo ed un secondo di tipo analitico con l'obiettivo di comparare le traduzioni italiane dell'opera ed indagare le singole scelte dei traduttori. Il punto di partenza è stato dunque un lavoro di immersione nel testo; il punto di arrivo un affioramento quasi naturale di pieghe e sfumature linguistiche, stilistiche, psicologiche, ma non solo, anche coloristiche e olfattive, che hanno permesso di mettere in luce le fasi successive del descensus ad inferos di Gustav von Aschenbach, rappresentante decadente per eccellenza di una società borghese al tramonto.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/45986