Il videoclip è dunque, tra le forme d'espressione artistica contemporanee, quella che, nonostante gli inevitabili coinvolgimenti economici, è più aperta alla sperimentazione, come una sorta di laboratorio di stili, tecniche e immaginazione di universi visivi. La cantante e compositrice islandese, Björk, è fra le personalità dello star system che meglio hanno compreso la natura ibrida e sperimentale della videomusica, non relegata ad una mera strategia commerciale, come invece vuole la maggior parte della produzione odierna. La videografia di Björk, che a oggi si sviluppa in una carriera solista lunga 12 anni, e che accompagna passo, passo l'evoluzione musicale, è, infatti, specchio di una crescita che coinvolge la cantante sia come artista che come donna. Vedremo, infatti, come queste due ¿entità¿ sono tanto coincidenti, quanto separate: secondo la volontà di esprimere se stessa attraverso l'arte, Björk decide, infatti, di non far coincidere completamente ¿persona¿ e ¿artista¿, creando così una serie di personaggi e sotto-personaggi, degli alter-ego. Questo non significa prendere le distanze dalla propria opera, ma drammatizzarla. In questa prospettiva assumono, quindi, un ruolo fondamentale le immagini, soprattutto quelle in movimento, che narrano una vicenda o illustrano uno stato d'animo, un'atmosfera, un punto di vista. Essendo Björk una musicista, è stato fondamentale la figura del regista nella fase di ideazione e realizzazione di ogni videoclip, ma, soprattutto, lo stretto rapporto di collaborazione, confronto e scambio di idee instauratosi tra la cantante e i vari videomakers. Questo percorso in immagini parte dalla volontà di comunicare con il mondo dal centro di esso e da una conseguente auto-presentazione della Star al pubblico, per passare ad un sempre più voluto ¿ritorno alle radici¿, che si evolve in una forte introspezione (e conseguente rivelazione di se stessi agli altri) e, infine, in una nuova apertura al mondo per mezzo della ¿rivalutazione¿ dell'uomo (in senso anche fisico) e della messa in discussione delle costruzioni sociali. La mia tesi di laurea vuole dunque essere un viaggio poetico, visionario, appassionato e tecnico, che attraverso la musica di Björk si propone di indagare le potenzialità espressive della videomusica, con i suoi significati, le sue influenze e strategie, attraverso due momenti/incontri che hanno fortemente caratterizzato l'immaginario e la personalità della cantante: quello con il regista francese Michel Gondry e quello con il compagno di vita e videoartista Matthew Barney.
Bjork: quando la musica incontra i colori del video.
LIOIA, SARA
2012/2013
Abstract
Il videoclip è dunque, tra le forme d'espressione artistica contemporanee, quella che, nonostante gli inevitabili coinvolgimenti economici, è più aperta alla sperimentazione, come una sorta di laboratorio di stili, tecniche e immaginazione di universi visivi. La cantante e compositrice islandese, Björk, è fra le personalità dello star system che meglio hanno compreso la natura ibrida e sperimentale della videomusica, non relegata ad una mera strategia commerciale, come invece vuole la maggior parte della produzione odierna. La videografia di Björk, che a oggi si sviluppa in una carriera solista lunga 12 anni, e che accompagna passo, passo l'evoluzione musicale, è, infatti, specchio di una crescita che coinvolge la cantante sia come artista che come donna. Vedremo, infatti, come queste due ¿entità¿ sono tanto coincidenti, quanto separate: secondo la volontà di esprimere se stessa attraverso l'arte, Björk decide, infatti, di non far coincidere completamente ¿persona¿ e ¿artista¿, creando così una serie di personaggi e sotto-personaggi, degli alter-ego. Questo non significa prendere le distanze dalla propria opera, ma drammatizzarla. In questa prospettiva assumono, quindi, un ruolo fondamentale le immagini, soprattutto quelle in movimento, che narrano una vicenda o illustrano uno stato d'animo, un'atmosfera, un punto di vista. Essendo Björk una musicista, è stato fondamentale la figura del regista nella fase di ideazione e realizzazione di ogni videoclip, ma, soprattutto, lo stretto rapporto di collaborazione, confronto e scambio di idee instauratosi tra la cantante e i vari videomakers. Questo percorso in immagini parte dalla volontà di comunicare con il mondo dal centro di esso e da una conseguente auto-presentazione della Star al pubblico, per passare ad un sempre più voluto ¿ritorno alle radici¿, che si evolve in una forte introspezione (e conseguente rivelazione di se stessi agli altri) e, infine, in una nuova apertura al mondo per mezzo della ¿rivalutazione¿ dell'uomo (in senso anche fisico) e della messa in discussione delle costruzioni sociali. La mia tesi di laurea vuole dunque essere un viaggio poetico, visionario, appassionato e tecnico, che attraverso la musica di Björk si propone di indagare le potenzialità espressive della videomusica, con i suoi significati, le sue influenze e strategie, attraverso due momenti/incontri che hanno fortemente caratterizzato l'immaginario e la personalità della cantante: quello con il regista francese Michel Gondry e quello con il compagno di vita e videoartista Matthew Barney.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/45960