At the national level, INVALSI results show significant difficulties among Italian children in mental arithmetic and explaining calculation procedures—skills outlined as essential learning objectives in the National Guidelines. International surveys, such as those conducted by the OECD, indicate that Chinese students consistently achieve high levels of proficiency in mathematics. The research presented here adopts a cultural transposition framework, aiming to apply Chinese teaching methods in an Italian classroom. Specifically, it investigates the question: ‘Can the use of an excerpt from a Chinese textbook, which involves manipulating loose and bundled straws, improve the written and mental calculation skills of students in a second-grade Italian primary class?’ The aim of this cultural transposition is to explore an educational approach from East Asia, to identify similarities and differences with the traditional approach of our own culture, and to reveal the ‘unthoughts’ behind our teaching practices. The proposed methodology is laboratory didactics, using two artifacts: an excerpt from an adapted Chinese textbook for a second-grade primary class and a set of straws. Through the theory of semiotic mediation, the lesson plan was designed to harness the potential of these tools to teach mathematical concepts such as place value, the meaning of tens and units, and the reasoning behind operations and their algorithms. The results show that the students were able to successfully manipulate the artifacts, developing a deeper understanding of the underlying mathematical concepts. They also recognized the similarities between the Chinese approach and the commonly used Italian method, known as the ‘tappa al 10,’ leading to a deeper understanding of the latter.
A livello nazionale i risultati INVALSI mostrano che i bambini italiani hanno notevoli difficoltà per quanto concerne l'esecuzione mentale di semplici operazioni e la verbalizzazione di procedure di calcolo, competenze che figurano tra gli obiettivi di apprendimento delle Indicazioni Nazionali. Indagini a livello internazionale come gli OECD rivelano che gli studenti cinesi possiedono ottimi livelli di competenza in matematica. La ricerca qui presentata sfrutta la lente teorica della trasposizione culturale, ed ha l’obiettivo di utilizzare pratiche didattiche cinesi in un contesto italiano. Nello specifico si intende rispondere alla seguente domanda di ricerca: ‘l’utilizzo di un estratto di un libro di testo cinese, che lavora su cannucce sciolte e raccolte in mazzetti, in una classe seconda primaria italiana può migliorare le competenze nel calcolo scritto e mentale delle alunne e degli alunni?’ L’obiettivo di tale trasposizione culturale è quello di analizzare un approccio preso dall’Estremo Oriente, per scoprire analogie e differenze con l’approccio della nostra cultura e trovare così gli ‘impensati’ che si celano dietro le nostre pratiche didattiche. La metodologia proposta è una didattica laboratoriale con l’uso di due artefatti: un estratto di libro di testo cinese riadattato a una classe seconda primaria e le cannucce. Attraverso il costrutto della mediazione semiotica, si è costruita una progettazione che sfruttasse il potenziale semiotico dei due artefatti presenti. Questi hanno permesso di veicolare concetti matematici quali la notazione posizionale dei numeri, il significato di decina e unità, il senso delle operazioni di addizione e sottrazione e dei relativi algoritmi. I risultati dimostrano che i bambini hanno compreso come manipolare gli artefatti, al fine di sviluppare una maggior consapevolezza sui concetti matematici sottesi. Sono, inoltre, riusciti a cogliere le analogie tra un approccio cinese e l’analogo in uso in Italia, la cosiddetta ‘tappa al 10’, comprendendo meglio quest’ultimo.
Uso di un libro di testo cinese in una Classe Seconda Primaria in Italia: un caso di Trasposizione Culturale
BERRÈ, ELISA
2023/2024
Abstract
A livello nazionale i risultati INVALSI mostrano che i bambini italiani hanno notevoli difficoltà per quanto concerne l'esecuzione mentale di semplici operazioni e la verbalizzazione di procedure di calcolo, competenze che figurano tra gli obiettivi di apprendimento delle Indicazioni Nazionali. Indagini a livello internazionale come gli OECD rivelano che gli studenti cinesi possiedono ottimi livelli di competenza in matematica. La ricerca qui presentata sfrutta la lente teorica della trasposizione culturale, ed ha l’obiettivo di utilizzare pratiche didattiche cinesi in un contesto italiano. Nello specifico si intende rispondere alla seguente domanda di ricerca: ‘l’utilizzo di un estratto di un libro di testo cinese, che lavora su cannucce sciolte e raccolte in mazzetti, in una classe seconda primaria italiana può migliorare le competenze nel calcolo scritto e mentale delle alunne e degli alunni?’ L’obiettivo di tale trasposizione culturale è quello di analizzare un approccio preso dall’Estremo Oriente, per scoprire analogie e differenze con l’approccio della nostra cultura e trovare così gli ‘impensati’ che si celano dietro le nostre pratiche didattiche. La metodologia proposta è una didattica laboratoriale con l’uso di due artefatti: un estratto di libro di testo cinese riadattato a una classe seconda primaria e le cannucce. Attraverso il costrutto della mediazione semiotica, si è costruita una progettazione che sfruttasse il potenziale semiotico dei due artefatti presenti. Questi hanno permesso di veicolare concetti matematici quali la notazione posizionale dei numeri, il significato di decina e unità, il senso delle operazioni di addizione e sottrazione e dei relativi algoritmi. I risultati dimostrano che i bambini hanno compreso come manipolare gli artefatti, al fine di sviluppare una maggior consapevolezza sui concetti matematici sottesi. Sono, inoltre, riusciti a cogliere le analogie tra un approccio cinese e l’analogo in uso in Italia, la cosiddetta ‘tappa al 10’, comprendendo meglio quest’ultimo.File | Dimensione | Formato | |
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