INTRODUCTION: nutrition in endurance sports is a topic that is increasingly discussed in recent years, in order to define the most appropriate nutritional strategies, both in athletic preparation and in competition. However, the indications present in the literature are not always followed by athletes. OBJECTIVE: the objective of the study is to evaluate eating habits and nutritional strategies applied in the period preceding the competition, during and at the end of the competition. The data obtained were compared with the recommendations of the guidelines currently present in the literature. Furthermore, the nutritional strategies implemented by athletes no longer active are compared with the eating habits of active athletes. MATERIALS AND METHODS: for the bibliographic search, “Pubmed” and “Google Scholar” databases were used. 8 currently active athletes (4 marathon runners and 4 cycling athletes) and 4 non-active athletes (2 marathon athletes and 2 cycling athletes) were interviewed. All athletes were given the same questionnaire, with questions relating to the management of their nutrition. RESULTS: from the responses obtained, greater compliance with nutritional recommendations is evident, more from a qualitative rather than quantitative point of view of nutrients. All of the currently active athletes interviewed follow nutritional indications in line with what is recommended by the guidelines. Some indications that are far outside of a healthy diet (e.g. dissociated regime during the glycemic load phase) have been abandoned or greatly reduced, due to the problems that outweighed the possible benefits. From a hydration point of view, all of the interview participants do not follow the recommendations of the guidelines, declaring personal management based on the sense of thirst. CONCLUSION: Over the years we have seen greater attention on the topic of nutrition, but little attention to hydration. From the study, it is clear that the sports where nutrition plays a more important role are long-term ones (endurance and ultraendurance). For this reason, the figure of a dietician is necessary in the athletic training team, to provide the most appropriate nutritional information for the individual needs of the athletes.

INTRODUZIONE: l’alimentazione negli sport di endurance è una tematica che è sempre più discussa negli ultimi anni, al fine di definire le strategie nutrizionali più consone, sia nella preparazione atletica che in gara. Tuttavia, le indicazioni presenti in letteratura non sempre vengono seguite dagli atleti. OBIETTIVO: l’obiettivo dello studio è quello di valutare le abitudini alimentari e le strategie nutrizionali applicate nel periodo che precede la competizione, durante e al termine della competizione. I dati ottenuti sono stati paragonati con le raccomandazioni delle linee guida attualmente presenti in letteratura. Inoltre, si confrontano le strategie nutrizionali attuate dagli atleti non più in attività con le abitudini alimentari degli atleti in attività. MATERALI E METODI: per la ricerca bibliografica sono state utilizzate come banche dati “Pubmed” e “Google Scholar. Sono stati intervistati 8 atleti attualmente in attività (4 praticanti la maratona e 4 praticanti il ciclismo) e 4 atleti non in attività (2 atleti che praticavano maratona e 2 atleti che praticavano ciclismo). A tutti gli atleti è stato proposto lo stesso questionario, con domande inerenti alla gestione della loro alimentazione. RISULTATI: dalle risposte ottenute si evince un maggior rispetto delle raccomandazioni nutrizionali più dal punto di vista qualitativo che quantitativo, dei nutrienti. La totalità degli atleti attualmente in attività intervistati segue delle indicazioni nutrizionali in linea con quanto raccomandato dalle linee guida. Alcune indicazioni molto al di fuori di una sana alimentazione (es. regime dissociato in fase di carico glicidico), sono state abbandonate o molto ridimensionate, per i problemi che superavano gli eventuali benefici.). Dal punto di vista dell’idratazione, la totalità dei partecipanti all’intervista, non seguono le raccomandazioni delle linee guida, dichiarando una gestione personale basata sul senso di sete. CONCLUSIONE: Si è visto negli anni un attenzione maggiore sul tema dell’alimentazione, ma una scarsa attenzione all’idratazione. Dallo studio, è evidente che gli sport dove l’alimentazione gioca un ruolo più importante sono quelli di lunga durata (endurance e ultraendurance). Per tale motivo è necessaria la figura di un dietista nell’equipe di preparazione atletica, affinché fornica le indicazioni nutrizionali più adeguate alle esigenze singole degli atleti.

Consuetudini alimentari negli sport di resistenza in atleti di alto livello e raffronto con le linee guida

BUDAU, EMMA RAFFAELLA
2022/2023

Abstract

INTRODUZIONE: l’alimentazione negli sport di endurance è una tematica che è sempre più discussa negli ultimi anni, al fine di definire le strategie nutrizionali più consone, sia nella preparazione atletica che in gara. Tuttavia, le indicazioni presenti in letteratura non sempre vengono seguite dagli atleti. OBIETTIVO: l’obiettivo dello studio è quello di valutare le abitudini alimentari e le strategie nutrizionali applicate nel periodo che precede la competizione, durante e al termine della competizione. I dati ottenuti sono stati paragonati con le raccomandazioni delle linee guida attualmente presenti in letteratura. Inoltre, si confrontano le strategie nutrizionali attuate dagli atleti non più in attività con le abitudini alimentari degli atleti in attività. MATERALI E METODI: per la ricerca bibliografica sono state utilizzate come banche dati “Pubmed” e “Google Scholar. Sono stati intervistati 8 atleti attualmente in attività (4 praticanti la maratona e 4 praticanti il ciclismo) e 4 atleti non in attività (2 atleti che praticavano maratona e 2 atleti che praticavano ciclismo). A tutti gli atleti è stato proposto lo stesso questionario, con domande inerenti alla gestione della loro alimentazione. RISULTATI: dalle risposte ottenute si evince un maggior rispetto delle raccomandazioni nutrizionali più dal punto di vista qualitativo che quantitativo, dei nutrienti. La totalità degli atleti attualmente in attività intervistati segue delle indicazioni nutrizionali in linea con quanto raccomandato dalle linee guida. Alcune indicazioni molto al di fuori di una sana alimentazione (es. regime dissociato in fase di carico glicidico), sono state abbandonate o molto ridimensionate, per i problemi che superavano gli eventuali benefici.). Dal punto di vista dell’idratazione, la totalità dei partecipanti all’intervista, non seguono le raccomandazioni delle linee guida, dichiarando una gestione personale basata sul senso di sete. CONCLUSIONE: Si è visto negli anni un attenzione maggiore sul tema dell’alimentazione, ma una scarsa attenzione all’idratazione. Dallo studio, è evidente che gli sport dove l’alimentazione gioca un ruolo più importante sono quelli di lunga durata (endurance e ultraendurance). Per tale motivo è necessaria la figura di un dietista nell’equipe di preparazione atletica, affinché fornica le indicazioni nutrizionali più adeguate alle esigenze singole degli atleti.
Dietary habits in endurance sports in high-level athletes and comparison with the guidelines
INTRODUCTION: nutrition in endurance sports is a topic that is increasingly discussed in recent years, in order to define the most appropriate nutritional strategies, both in athletic preparation and in competition. However, the indications present in the literature are not always followed by athletes. OBJECTIVE: the objective of the study is to evaluate eating habits and nutritional strategies applied in the period preceding the competition, during and at the end of the competition. The data obtained were compared with the recommendations of the guidelines currently present in the literature. Furthermore, the nutritional strategies implemented by athletes no longer active are compared with the eating habits of active athletes. MATERIALS AND METHODS: for the bibliographic search, “Pubmed” and “Google Scholar” databases were used. 8 currently active athletes (4 marathon runners and 4 cycling athletes) and 4 non-active athletes (2 marathon athletes and 2 cycling athletes) were interviewed. All athletes were given the same questionnaire, with questions relating to the management of their nutrition. RESULTS: from the responses obtained, greater compliance with nutritional recommendations is evident, more from a qualitative rather than quantitative point of view of nutrients. All of the currently active athletes interviewed follow nutritional indications in line with what is recommended by the guidelines. Some indications that are far outside of a healthy diet (e.g. dissociated regime during the glycemic load phase) have been abandoned or greatly reduced, due to the problems that outweighed the possible benefits. From a hydration point of view, all of the interview participants do not follow the recommendations of the guidelines, declaring personal management based on the sense of thirst. CONCLUSION: Over the years we have seen greater attention on the topic of nutrition, but little attention to hydration. From the study, it is clear that the sports where nutrition plays a more important role are long-term ones (endurance and ultraendurance). For this reason, the figure of a dietician is necessary in the athletic training team, to provide the most appropriate nutritional information for the individual needs of the athletes.
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