The work inquire the remoteness' lexicon into the poetic collection of Myricae, written by Giovanni Pascoli. My objective is to demonstrate that distance constitutes one of the prime motif of Pascoli's poetry and that it shapes in the collection through two levels of analysis: the first level is semantic, in which there are words that indicate space-time remoteness, sensory perceptions and indeterminateness, and a phonic level, in which it's detected a very high tendency to phonic reduction to specific sounds, as well as a cyclic return in more compositions of the same allitterating contrivances.

Il lavoro indaga il lessico della lontananza all'interno della raccolta Myricae di Giovanni Pascoli. L'obiettivo è mostrare che la lontananza costituisce uno dei motivi fondamentali della poesia pascoliana e che si determina nella raccolta attraverso due livelli di analisi: un livello semantico, attraverso cui si osservano i vocaboli che indicano distanza spazio-temporale, percezioni sensoriali e indeterminatezza, e un livello fonico, in cui si rileva un'alta tendenza alla riduzione fonica ad alcuni suoni specifici, nonché un ritorno ciclico degli stessi espedienti allitteranti in più componimenti.

Giovanni Pascoli, «Myricae»: il lessico della lontananza

MINA, MANUELA
2017/2018

Abstract

Il lavoro indaga il lessico della lontananza all'interno della raccolta Myricae di Giovanni Pascoli. L'obiettivo è mostrare che la lontananza costituisce uno dei motivi fondamentali della poesia pascoliana e che si determina nella raccolta attraverso due livelli di analisi: un livello semantico, attraverso cui si osservano i vocaboli che indicano distanza spazio-temporale, percezioni sensoriali e indeterminatezza, e un livello fonico, in cui si rileva un'alta tendenza alla riduzione fonica ad alcuni suoni specifici, nonché un ritorno ciclico degli stessi espedienti allitteranti in più componimenti.
ITA
The work inquire the remoteness' lexicon into the poetic collection of Myricae, written by Giovanni Pascoli. My objective is to demonstrate that distance constitutes one of the prime motif of Pascoli's poetry and that it shapes in the collection through two levels of analysis: the first level is semantic, in which there are words that indicate space-time remoteness, sensory perceptions and indeterminateness, and a phonic level, in which it's detected a very high tendency to phonic reduction to specific sounds, as well as a cyclic return in more compositions of the same allitterating contrivances.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/45878