BACKGROUND: Hematopoietic Stem Cell Transplantation (HSCT) is the gold-standard therapy for many oncohematological diseases. The features of HSCT with its long period of isolation cause motor skill impairments, lack of independence and a general decline in quality of life. This is especially critical in paediatrics because it affects children's development and growth in adolescence. Rehabilitation is considered an effective intervention in the prevention/treatment of this effects, but literature disagrees on which are the most effective and feasible intervention for the different transplant patients. OBJECTIVE: The primary objective is the effectiveness and feasibility evaluation of an exercise program (EP), which involves treatment sessions and rehabilitative counselling on the motor skills of children/adolescents affected during hospitalisation in a Stem Cell Transplant Unit (SCTU). METHODS: It is a partly experimental intervention study; it has received acceptance from the ethics committee. The selected subjects were randomised according to a cluster randomisation model to an intervention group (IG) and a control group (CG). The IG received rehabilitative counselling and participated in 5 rehabilitative sessions per week of combined aerobic, strength and stretching exercises supervised by a therapist. The CG received rehabilitative counselling but did not participate in the EP. The proposed treatment differed according to age group and a daily activity logbook were completed. There are 2 assessment moments: before the admission (T0) and after discharge (T1). The primary outcome measurement for effectiveness is the level of motor function which is measured by the Gross Motor Function Measure(GMFM). The primary outcome measurement for feasibility is the intervention adherence as reported in the logbook. Patient and evaluator blinding has not been ensured. RESULTS: Between May 2016- August 2018 46 subjects (average age: 10.2) participated in the study, 40 completed assessments(IG:25; CG:15);. The mean adherence to counselling was of 72,1% for IG, 58,2% for CG. The IG had a mean adherence of 59,8% to EP. No adverse effects related to the EP have been reported. The mean and median GMFM percentage declined in both groups. 72% of the IG and 66,6% of CG preserved motor skills between TO and T1. 17,2% of IG and 35.2% of the CG needed rehabilitation after discharge. We observed a relation between motor performance and disease, the type of HSCT and the length of time between diagnosis and HSCT. DISCUSSION: Motor skills tend to decline during hospitalisation and the EP resulted safe and feasible. The mean adherence was overall moderate and an adherence >50% is beneficial on motor skills. The study has many limits: the lack of a priori power analysis; a small, heterogeneous, unbalanced sample size; a partial method of randomization; no blinding end follow-ups. For this reason, although clinical experience shows that EP promotes prevention of motor function more than counselling, which seems to limit decline in the short term, data do not convincingly confirm this observation. CONCLUSIONS: In the complication of HSCT it's possible to plan a rehabilitative intervention differentiated by age, health conditions and function level. In medical literature this topic found a growing interest, so we must continue with clinical research and to identify a more rigorous methodology in order to achieve more consistent results.
BACKGROUND:Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (TCSE) è la terapia elettiva di molte patologie oncoematologiche. Il percorso del TCSE con il lungo periodo di isolamento spesso provoca disturbi che compromettono capacità motorie, autonomie, qualità di vita; ciò, in età pediatrica, inficia lo sviluppo del bambino e la crescita dell'adolescente. La riabilitazione è considerata un intervento efficace nella prevenzione/trattamento di tali esiti ma la letteratura non concorda su quali modalità siano più efficaci e appropriate per le diverse popolazioni che giungono al trapianto. OBIETTIVO:Obiettivo primario è stata la valutazione di efficacia e fattibilità di un programma d'esercizio (PE) composto da trattamento diretto e counselling riabilitativo sulle abilità motorie di bambini/adolescenti ricoverati in Centro Trapianto di Cellule Staminali (CTCS). MATERIALI E METODI: Si tratta di uno studio d'intervento quasi sperimentale che ha ottenuto l'approvazione del comitato etico. I soggetti selezionati sono stati randomizzati per cluster temporali in un gruppo di intervento (GI)e in uno di controllo (GC). Il GI ha ricevuto indicazioni di counselling e svolto 5 sedute settimanali di esercizi aerobici, rinforzo e stretching supervisionati da un terapista. Il GC ha ricevuto indicazioni di counselling ma non ha svolto il PE. Il trattamento è stato differenziato per fasce d'età ed è stato compilato un diario quotidiano delle attività. Le valutazioni sono avvenute prima del ricovero (T0) e dopo le dimissioni (T1). L'indicatore di outcome per l'efficacia è il livello funzionale motorio rilevato dalla scala Gross Motor Function Measure(GMFM). L'indicatore di outcome per la fattibilità è l'adesione all'intervento rilevata dall'analisi dei diari. Lo studio non è in cieco. RISULTATI:Tra Maggio 2016-Agosto 2018 46 soggetti (età media 10,2aa) hanno partecipato allo studio, 40 hanno completato le valutazioni(GI: 25; GC:15). Il counselling ha ottenuto un'adesione media di 72,1% nel GI, 58,2% nel GC. Il GI ha aderito in media al 59,8% del PE. In nessuno dei due gruppi si sono verificati eventi avversi correlabili al PE. In entrambi i gruppi il punteggio medio e mediano della GMFM è peggiorato tra T0 e T1. Il 72% del GI e il 66,6% del GC lo ha mantenuto stabile. Il 17,2% del GI e il 35,2% del GC ha necessitato di riabilitazione dopo le dimissioni. E' stata osservata una correlazione tra performance motorie e malattia, tipo di TCSE, tempo intercorso tra diagnosi e TCSE. Sono in corso le analisi statistiche. DISCUSSIONE:Le capacità motorie tendono a peggiorare durante il ricovero e il PE è sicuro e fattibile. L'adesione all'intervento è stata discreta e un'adesione >50% apporta benefici sulle abilità motorie. Lo studio ha diversi limiti: la mancanza di analisi della potenza; un campione ristretto, eterogeneo, sbilanciato; una randomizzazione parziale; l'assenza di mascheramento e follow-up. Per questi motivi, se l'esperienza clinica mostra che il PE favorisce il mantenimento del livello funzionale più del counselling, che pur pare limitarne il declino nel breve tempo, i dati non confermano in modo convincente tale osservazione. CONCLUSIONI:Nella complessità del TCSE è impostabile un intervento riabilitativo differenziato per età, condizioni cliniche e livello funzionale. In letteratura questo tema trova interesse crescente, ciò chiama a proseguire nella ricerca clinica e a individuare una metodologia più rigorosa che produca risultati più consistenti.
Promozione dell'attività motoria in bambini ed adolescenti durante il percorso del Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche.
COPPO, MONICA
2017/2018
Abstract
BACKGROUND:Il trapianto di cellule staminali emopoietiche (TCSE) è la terapia elettiva di molte patologie oncoematologiche. Il percorso del TCSE con il lungo periodo di isolamento spesso provoca disturbi che compromettono capacità motorie, autonomie, qualità di vita; ciò, in età pediatrica, inficia lo sviluppo del bambino e la crescita dell'adolescente. La riabilitazione è considerata un intervento efficace nella prevenzione/trattamento di tali esiti ma la letteratura non concorda su quali modalità siano più efficaci e appropriate per le diverse popolazioni che giungono al trapianto. OBIETTIVO:Obiettivo primario è stata la valutazione di efficacia e fattibilità di un programma d'esercizio (PE) composto da trattamento diretto e counselling riabilitativo sulle abilità motorie di bambini/adolescenti ricoverati in Centro Trapianto di Cellule Staminali (CTCS). MATERIALI E METODI: Si tratta di uno studio d'intervento quasi sperimentale che ha ottenuto l'approvazione del comitato etico. I soggetti selezionati sono stati randomizzati per cluster temporali in un gruppo di intervento (GI)e in uno di controllo (GC). Il GI ha ricevuto indicazioni di counselling e svolto 5 sedute settimanali di esercizi aerobici, rinforzo e stretching supervisionati da un terapista. Il GC ha ricevuto indicazioni di counselling ma non ha svolto il PE. Il trattamento è stato differenziato per fasce d'età ed è stato compilato un diario quotidiano delle attività. Le valutazioni sono avvenute prima del ricovero (T0) e dopo le dimissioni (T1). L'indicatore di outcome per l'efficacia è il livello funzionale motorio rilevato dalla scala Gross Motor Function Measure(GMFM). L'indicatore di outcome per la fattibilità è l'adesione all'intervento rilevata dall'analisi dei diari. Lo studio non è in cieco. RISULTATI:Tra Maggio 2016-Agosto 2018 46 soggetti (età media 10,2aa) hanno partecipato allo studio, 40 hanno completato le valutazioni(GI: 25; GC:15). Il counselling ha ottenuto un'adesione media di 72,1% nel GI, 58,2% nel GC. Il GI ha aderito in media al 59,8% del PE. In nessuno dei due gruppi si sono verificati eventi avversi correlabili al PE. In entrambi i gruppi il punteggio medio e mediano della GMFM è peggiorato tra T0 e T1. Il 72% del GI e il 66,6% del GC lo ha mantenuto stabile. Il 17,2% del GI e il 35,2% del GC ha necessitato di riabilitazione dopo le dimissioni. E' stata osservata una correlazione tra performance motorie e malattia, tipo di TCSE, tempo intercorso tra diagnosi e TCSE. Sono in corso le analisi statistiche. DISCUSSIONE:Le capacità motorie tendono a peggiorare durante il ricovero e il PE è sicuro e fattibile. L'adesione all'intervento è stata discreta e un'adesione >50% apporta benefici sulle abilità motorie. Lo studio ha diversi limiti: la mancanza di analisi della potenza; un campione ristretto, eterogeneo, sbilanciato; una randomizzazione parziale; l'assenza di mascheramento e follow-up. Per questi motivi, se l'esperienza clinica mostra che il PE favorisce il mantenimento del livello funzionale più del counselling, che pur pare limitarne il declino nel breve tempo, i dati non confermano in modo convincente tale osservazione. CONCLUSIONI:Nella complessità del TCSE è impostabile un intervento riabilitativo differenziato per età, condizioni cliniche e livello funzionale. In letteratura questo tema trova interesse crescente, ciò chiama a proseguire nella ricerca clinica e a individuare una metodologia più rigorosa che produca risultati più consistenti.File | Dimensione | Formato | |
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