La presente esposizione intende mettere in luce, all'interno della tumultuosa "parabola" storica che ha contraddistinto formazione della collettività tedesca tra '800 e '900 (rendendosi in un certo senso responsabile delle aberrazioni totalitarie e razziste del regime hitleriano), il ruolo di Friedrich Nietzsche. Filologo, filosofo ma prima di tutto tedesco capace di captare i movimenti e le energie della sua "giovane" società unificata, l'attività interpretativa nietzscheana può fungere da "sismografo" delle tendenze in atto nella Germania a partire dalla seconda metà del XX secolo. In questo senso si può vedere la problematizzazione di traiettorie politico-sociali (l'istanza völkisch e la biologizzazione della metafora organica col contributo delle scienze del tempo) e metodologico-epistemiche (il Bildungsbürgertum e l'invenzione della filologia come catalizzatrice del discorso sull'origine e sul passato come modello per il presente e il futuro). Tali tendenze, osservate nella loro natura di presupposi e atti fondativi di un processo di formazione degli individui e del collettivo polico, rendono possibile una "mitologizzazione" e idealizzazione del passato nonché la graduale costruzione di una "tradizione" comune volta a cementare le più volte frustrate aspirazioni tedesche a un'unità non solo politica, ma visceralmente organica.
"Mitologie" dell'origine e invenzione della tradizione: Friedrich Nietzsche e il processo di costituzione del soggetto moderno nella "crisi" dell'ideologia tedesca tra XIX e XX secolo.
DALLA RIVA, GABRIELE
2013/2014
Abstract
La presente esposizione intende mettere in luce, all'interno della tumultuosa "parabola" storica che ha contraddistinto formazione della collettività tedesca tra '800 e '900 (rendendosi in un certo senso responsabile delle aberrazioni totalitarie e razziste del regime hitleriano), il ruolo di Friedrich Nietzsche. Filologo, filosofo ma prima di tutto tedesco capace di captare i movimenti e le energie della sua "giovane" società unificata, l'attività interpretativa nietzscheana può fungere da "sismografo" delle tendenze in atto nella Germania a partire dalla seconda metà del XX secolo. In questo senso si può vedere la problematizzazione di traiettorie politico-sociali (l'istanza völkisch e la biologizzazione della metafora organica col contributo delle scienze del tempo) e metodologico-epistemiche (il Bildungsbürgertum e l'invenzione della filologia come catalizzatrice del discorso sull'origine e sul passato come modello per il presente e il futuro). Tali tendenze, osservate nella loro natura di presupposi e atti fondativi di un processo di formazione degli individui e del collettivo polico, rendono possibile una "mitologizzazione" e idealizzazione del passato nonché la graduale costruzione di una "tradizione" comune volta a cementare le più volte frustrate aspirazioni tedesche a un'unità non solo politica, ma visceralmente organica.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/45851