In the last years, there has been a growing interest in functional food development for its beneficial health effects. The field of available natural sources has been further increased by also including some algae. Spirulina is a blue-green microalgae belonging to the group of cyanobacteria, which is widely studied for its antioxidant properties. The aim of this work was the evaluation of the antioxidant activity of Spirulina maxima extracts obtained by varying solvents, temperatures and extraction times and applying both conventional and innovative techniques, such as ultrasound-assisted extraction and microwave-assisted extraction. The purpose was to determine the best extraction conditions to obtain extracts with higher antioxidant activity. The antioxidant activity has been considered in vitro with two different assays: TEAC test and ORAC test. The experimental results showed a similar trend in the response. Regarding the extraction of the apolar fraction, the extracts that showed greater antioxidant activity were obtained by using hexane as a solvent, while for the extraction of the polar fraction ethanol was found to be the best solvent. The unconventional techniques proved to be suitable for the extraction of bioactive components from vegetable matrices, ensuring extracts with similar activity or sometimes higher than the ones obtained with classical method and allowing a reduced use of solvents and a considerable reduction of the extraction time.
Negli ultimi anni si è sviluppato un particolare interesse nei confronti degli ¿alimenti funzionali¿, cioè quegli alimenti ricchi di principi bioattivi che potrebbero svolgere un ruolo importante nella prevenzione di varie patologie. Le alghe occupano un posto rilevante tra le fonti naturali utilizzate come alimenti funzionali. In particolare la Spirulina è una specie di microalga blu-verde appartenente alla classe dei cianobatteri, largamente studiata per le sue proprietà antiossidanti. Lo scopo di questo lavoro è stata la caratterizzazione dell'attività antiossidante di estratti di Spirulina maxima ottenuti variando solventi, tempi e temperature e applicando tecniche sia convenzionali che innovative, quali estrazione assistita da ultrasuoni ed estrazione assistita da microonde, in modo da determinare le condizioni di estrazione migliori per ottenere un estratto con maggiore attività antiossidante. Quest'ultima è stata valutata in vitro con due diversi saggi: il test TEAC e il test ORAC. I risultati sperimentali hanno mostrato un andamento simile nella risposta dei due saggi. Per quanto riguarda l'estrazione della frazione apolare, gli estratti che hanno mostrato maggiore attività antiossidante sono stati quelli ottenuti utilizzando l'esano come solvente, mentre per l'estrazione della frazione polare il solvente migliore è risultato essere l'etanolo. Le tecniche non convenzionali si sono rivelate adatte per l'estrazione di componenti bioattivi da matrici vegetali, garantendo estratti con attività analoga o a volte superiore rispetto a quella degli estratti ottenuti con metodo classico e consentendo un minor impiego di solventi e una notevole riduzione dei tempi di estrazione.
Studio dell'attività antiossidante di estratti di Spirulina maxima
CLEMENTE, ANTONINA
2012/2013
Abstract
Negli ultimi anni si è sviluppato un particolare interesse nei confronti degli ¿alimenti funzionali¿, cioè quegli alimenti ricchi di principi bioattivi che potrebbero svolgere un ruolo importante nella prevenzione di varie patologie. Le alghe occupano un posto rilevante tra le fonti naturali utilizzate come alimenti funzionali. In particolare la Spirulina è una specie di microalga blu-verde appartenente alla classe dei cianobatteri, largamente studiata per le sue proprietà antiossidanti. Lo scopo di questo lavoro è stata la caratterizzazione dell'attività antiossidante di estratti di Spirulina maxima ottenuti variando solventi, tempi e temperature e applicando tecniche sia convenzionali che innovative, quali estrazione assistita da ultrasuoni ed estrazione assistita da microonde, in modo da determinare le condizioni di estrazione migliori per ottenere un estratto con maggiore attività antiossidante. Quest'ultima è stata valutata in vitro con due diversi saggi: il test TEAC e il test ORAC. I risultati sperimentali hanno mostrato un andamento simile nella risposta dei due saggi. Per quanto riguarda l'estrazione della frazione apolare, gli estratti che hanno mostrato maggiore attività antiossidante sono stati quelli ottenuti utilizzando l'esano come solvente, mentre per l'estrazione della frazione polare il solvente migliore è risultato essere l'etanolo. Le tecniche non convenzionali si sono rivelate adatte per l'estrazione di componenti bioattivi da matrici vegetali, garantendo estratti con attività analoga o a volte superiore rispetto a quella degli estratti ottenuti con metodo classico e consentendo un minor impiego di solventi e una notevole riduzione dei tempi di estrazione.File | Dimensione | Formato | |
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