Il presente lavoro si propone di analizzare il settore italiano del pet food secondo la logica che guida gli studi sul mercato realizzati dalle Autorità Anti-Trust. La divisione in tre parti corrisponde alla suddivisione tra studio della domanda-offerta e analisi empirica del settore attraverso un campione rappresentativo. In particolare la Prima Parte è suddivisa in due capitoli. Il primo è dedicato all'analisi dell'offerta. La struttura del capitolo segue l'approccio di analisi dei settori adottato dall'AGCM italiana e quindi definizione del mercato rilevante dal punto di vista del prodotto e dei confini geografici del mercato. Ampio spazio è lasciato ai numeri realizzati in Italia dal comparto produttivo, con ampia focalizzazione sulla segmentazione dell'offerta. Significativo il paragrafo 5 del primo capitolo, dedicato all'analisi e mappatura di tutti i produttori italiani di pet food, con la contestuale individuazione del grado di concentrazione del mercato. Il secondo capitolo si concentra invece sulla descrizione della domanda di mercato. Popolazione animale, caratteristiche dei proprietari italiani di animali domestici e canali distributivi sono i principali argomenti trattati. L'ultimo paragrafo del capitolo cerca di stimare l'elasticità al reddito e al prezzo della domanda nazionale di alimenti preconfezionati per cani e gatti. La seconda parte si concentra invece nell'analisi empirica non soltanto di un campione di imprese rappresentativo del settore del pet food, ma anche di un data set relativo al settore dei mangimi zootecnici destinati ad animali da reddito. Nello specifico il terzo capitolo è dedicato allo studio della redditività e produttività delle aziende italiane produttrici di cibo per animali domestici, mentre il quarto fa altrettanto relativamente ai mangimifici italiani. Di entrambi i data set sono stati indagati prima di tutto l'andamento dei fatturati negli ultimi sei anni, i principali indici di redditività (nell'ordine ROE, ROA ROI e ROS) e infine la produttività del fattore lavoro. Per poter analizzare al meglio i due campioni di imprese sono state adottate due diverse metodologie di raggruppamento delle imprese, prima seconda una variabile dimensionale e poi secondo la localizzazione geografica delle stesse sul territorio nazionale. Questo ha permesso di raggruppare i diversi operatori dei due settori in Grandi, Medie, Piccole e Micro Imprese, secondo l'ammontare del fatturato realizzato; e poi secondo la variabile geografica in Imprese del Nord-Ovest, Nord-Est, Centro e Sud. L'ultimo capitolo della seconda parte si concentra prima sullo studio della significatività dei dati raccolti e poi sulla comparazione tra i due settori in termini di redditività e produttività. Infine la terza parte è dedicata alla presentazione del ruolo che il marketing gioca nel settore del pet food come bene di largo consumo. Il sesto capitolo riassume le leve del marketing adottate dall'americana Hill's nel lancio del nuovo prodotto Prescription Diet. In conclusione, l'obiettivo è quello di fornire un quadro di sintesi rappresentativo di un settore in forte crescita, che, nonostante il periodo di recessione, si rivela un'industria con ampi margini di sviluppo stabile e consolidato all'interno del comparto dell'alimentazione per animali, di cui rappresenta la vera novità per il nostro Paese.

IL MERCATO ITALIANO DEL PET FOOD. UN'ANALISI SULLA COMPETITIVITA' E PROFITTABILITA' DEL SETTORE.

ANGONOVA, DAVIDE
2012/2013

Abstract

Il presente lavoro si propone di analizzare il settore italiano del pet food secondo la logica che guida gli studi sul mercato realizzati dalle Autorità Anti-Trust. La divisione in tre parti corrisponde alla suddivisione tra studio della domanda-offerta e analisi empirica del settore attraverso un campione rappresentativo. In particolare la Prima Parte è suddivisa in due capitoli. Il primo è dedicato all'analisi dell'offerta. La struttura del capitolo segue l'approccio di analisi dei settori adottato dall'AGCM italiana e quindi definizione del mercato rilevante dal punto di vista del prodotto e dei confini geografici del mercato. Ampio spazio è lasciato ai numeri realizzati in Italia dal comparto produttivo, con ampia focalizzazione sulla segmentazione dell'offerta. Significativo il paragrafo 5 del primo capitolo, dedicato all'analisi e mappatura di tutti i produttori italiani di pet food, con la contestuale individuazione del grado di concentrazione del mercato. Il secondo capitolo si concentra invece sulla descrizione della domanda di mercato. Popolazione animale, caratteristiche dei proprietari italiani di animali domestici e canali distributivi sono i principali argomenti trattati. L'ultimo paragrafo del capitolo cerca di stimare l'elasticità al reddito e al prezzo della domanda nazionale di alimenti preconfezionati per cani e gatti. La seconda parte si concentra invece nell'analisi empirica non soltanto di un campione di imprese rappresentativo del settore del pet food, ma anche di un data set relativo al settore dei mangimi zootecnici destinati ad animali da reddito. Nello specifico il terzo capitolo è dedicato allo studio della redditività e produttività delle aziende italiane produttrici di cibo per animali domestici, mentre il quarto fa altrettanto relativamente ai mangimifici italiani. Di entrambi i data set sono stati indagati prima di tutto l'andamento dei fatturati negli ultimi sei anni, i principali indici di redditività (nell'ordine ROE, ROA ROI e ROS) e infine la produttività del fattore lavoro. Per poter analizzare al meglio i due campioni di imprese sono state adottate due diverse metodologie di raggruppamento delle imprese, prima seconda una variabile dimensionale e poi secondo la localizzazione geografica delle stesse sul territorio nazionale. Questo ha permesso di raggruppare i diversi operatori dei due settori in Grandi, Medie, Piccole e Micro Imprese, secondo l'ammontare del fatturato realizzato; e poi secondo la variabile geografica in Imprese del Nord-Ovest, Nord-Est, Centro e Sud. L'ultimo capitolo della seconda parte si concentra prima sullo studio della significatività dei dati raccolti e poi sulla comparazione tra i due settori in termini di redditività e produttività. Infine la terza parte è dedicata alla presentazione del ruolo che il marketing gioca nel settore del pet food come bene di largo consumo. Il sesto capitolo riassume le leve del marketing adottate dall'americana Hill's nel lancio del nuovo prodotto Prescription Diet. In conclusione, l'obiettivo è quello di fornire un quadro di sintesi rappresentativo di un settore in forte crescita, che, nonostante il periodo di recessione, si rivela un'industria con ampi margini di sviluppo stabile e consolidato all'interno del comparto dell'alimentazione per animali, di cui rappresenta la vera novità per il nostro Paese.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/45795