Con questo lavoro, mi sono posta l'obiettivo di individuare e descrivere i modelli culturali collettivamente condivisi che hanno reso tanto significativo, in questi anni, il mio oggetto di indagine, decretandone il successo. Come dimostrerò, essi sono strettamente collegati al modo in cui, in Glee, vengono affrontati i temi della ricerca e dell'accettazione della propria identità, intesa come espressione di diversità. Un fatto, questo, che ha favorito il proliferare, attorno al serial, di alcuni fenomeni di fandom molto particolari, che hanno ispirato il titolo della mia tesi: Gleek Pride, dall'appellativo con cui gli ammiratori più accaniti di Glee amano farsi riconoscere. Il metodo d'analisi che ho scelto di utilizzare è quello indicato da Santangelo e segue due diverse direzioni di studio: quella del testo e quella della contesto culturale in cui esso si colloca. Il primo passo della mia analisi è lo studio approfondito delle sessantasei puntate che compongono le tre stagioni di Glee finora trasmesse. L'analisi, di tipo desk, è volta alla comprensione e alla descrizione dei meccanismi semiotici alla base della significazione del serial. Dopo l'analisi desk del testo primario, si è passati allo studio e alla classificazione dei fattori che hanno reso possibile a Glee di diventare un prodotto di culto. Questo serial sfrutta le dinamiche partecipative della convergenza mediatica, dando vita a un'economia affettiva. Gli spettatori partecipativi, ovvero i fan, sono un mercato interessante in quanto, oltre a essere disposti all'acquisto di prodotti correlati e alla promozione della serie stessa, sono anche attivi nella revisione e nella creazione di testi derivati da quello d'origine. Sfruttando le opportunità offerte dai social media e dalle tecnologie digitali, i fan rimediano i contenuti, dando vita a pratiche performative e a documenti di tipo interpretativo-creativo. Per indagare la costruzione di Glee come testo di culto, sono stati analizzati i ¿testi secondari¿ o ¿paratesti¿, al fine di identificare le strategie promozionali concretizzate dalla Fox Broadcasting Company, casa di produzione del serial. Si è passati poi alla classificazione dei ¿testi terziari¿, ossia i prodotti grassroots realizzati dai fan. Alla classificazione delle pratiche performative realizzate dai fan, è seguita l'analisi field dei due forum sopracitati: Glee Italia//Do you wanna be a loser like me? e Glee Forum ItaSA. Dopo aver studiato la struttura, le attività e i rapporti tra gli users di questi due websites, si è passati all'analisi dei discorsi prodotti relativamente all'¿universo Glee¿. Lo studio è stato compiuto utilizzando la metodologia della virtual ethnography, facendo ricorso soprattutto all'osservazione partecipante. Il metodo etnografico, declinato in relazione alla fruizione dei mass media, permette di ricostruire le interpretazioni, i gusti, gli usi, i piaceri del consumo televisivo, non in laboratorio, ma in contesti ¿naturali¿. L'osservazione partecipante di queste due comunità virtuali ha permesso di analizzare le tematiche e le valorizzazioni fondamentali recepite dai fan e di confrontare tali interpretazioni con il sistema di valori e i modelli culturali veicolati dal serial ed estrapolati dal testo mediante l'analisi desk compiuta in precedenza.
Gleek Pride. Analisi sociosemiotica del fandom di Glee
BUCELLI, VALERIA VITTORIA
2011/2012
Abstract
Con questo lavoro, mi sono posta l'obiettivo di individuare e descrivere i modelli culturali collettivamente condivisi che hanno reso tanto significativo, in questi anni, il mio oggetto di indagine, decretandone il successo. Come dimostrerò, essi sono strettamente collegati al modo in cui, in Glee, vengono affrontati i temi della ricerca e dell'accettazione della propria identità, intesa come espressione di diversità. Un fatto, questo, che ha favorito il proliferare, attorno al serial, di alcuni fenomeni di fandom molto particolari, che hanno ispirato il titolo della mia tesi: Gleek Pride, dall'appellativo con cui gli ammiratori più accaniti di Glee amano farsi riconoscere. Il metodo d'analisi che ho scelto di utilizzare è quello indicato da Santangelo e segue due diverse direzioni di studio: quella del testo e quella della contesto culturale in cui esso si colloca. Il primo passo della mia analisi è lo studio approfondito delle sessantasei puntate che compongono le tre stagioni di Glee finora trasmesse. L'analisi, di tipo desk, è volta alla comprensione e alla descrizione dei meccanismi semiotici alla base della significazione del serial. Dopo l'analisi desk del testo primario, si è passati allo studio e alla classificazione dei fattori che hanno reso possibile a Glee di diventare un prodotto di culto. Questo serial sfrutta le dinamiche partecipative della convergenza mediatica, dando vita a un'economia affettiva. Gli spettatori partecipativi, ovvero i fan, sono un mercato interessante in quanto, oltre a essere disposti all'acquisto di prodotti correlati e alla promozione della serie stessa, sono anche attivi nella revisione e nella creazione di testi derivati da quello d'origine. Sfruttando le opportunità offerte dai social media e dalle tecnologie digitali, i fan rimediano i contenuti, dando vita a pratiche performative e a documenti di tipo interpretativo-creativo. Per indagare la costruzione di Glee come testo di culto, sono stati analizzati i ¿testi secondari¿ o ¿paratesti¿, al fine di identificare le strategie promozionali concretizzate dalla Fox Broadcasting Company, casa di produzione del serial. Si è passati poi alla classificazione dei ¿testi terziari¿, ossia i prodotti grassroots realizzati dai fan. Alla classificazione delle pratiche performative realizzate dai fan, è seguita l'analisi field dei due forum sopracitati: Glee Italia//Do you wanna be a loser like me? e Glee Forum ItaSA. Dopo aver studiato la struttura, le attività e i rapporti tra gli users di questi due websites, si è passati all'analisi dei discorsi prodotti relativamente all'¿universo Glee¿. Lo studio è stato compiuto utilizzando la metodologia della virtual ethnography, facendo ricorso soprattutto all'osservazione partecipante. Il metodo etnografico, declinato in relazione alla fruizione dei mass media, permette di ricostruire le interpretazioni, i gusti, gli usi, i piaceri del consumo televisivo, non in laboratorio, ma in contesti ¿naturali¿. L'osservazione partecipante di queste due comunità virtuali ha permesso di analizzare le tematiche e le valorizzazioni fondamentali recepite dai fan e di confrontare tali interpretazioni con il sistema di valori e i modelli culturali veicolati dal serial ed estrapolati dal testo mediante l'analisi desk compiuta in precedenza.File | Dimensione | Formato | |
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