Cyberbullying is a form of peer abuse that arises as an evolution of traditional bullying within cyberspace; it is a side effect of the spread of new technologies that irresponsibly are used in order to control, humiliate, insult and offend others. Cyberbullying worries more and more boys, parents and teachers; to know its incidence and diffusion is fundamental if we intend to operate in a preventive perspective. The reduced presence of existing instruments in the Italian context has oriented the choice to build an ad hoc instrument: the CyberBQ, in order to assess the prevalence of this phenomenon in preadolescents, the way and the frequency with which it is implemented and by whom, when and for how long. The CyberBQ is an integrated instrument that also analyzes aspects such as the use of the Internet and social networks, the level of anxiety experienced, the perceived social support, the school climate to which they belong and some personal data. In this thesis the results of a pilot research on 192 students are presented, attending two secondary schools located in the city of Turin and in the municipality of Venaria. The descriptive analysis showed that the preadolescents involved in bullying and cyberbullying were 34 (19,2 %), while the number of victims and positive bystander were respectively 50 (28,24%) and 76 (42,93%). The CyberB Project wants to represent a pilot research to collect useful information to lay the foundations for a monitoring study on cyberbullying in the preadolescent population, which allows to identify the various problematic and risk situations. It is essential to fully understand cyberbullying in order to implement specific programs aimed at reducing the phenomenon.
Il cyberbullismo è una forma di prevaricazione tra pari che nasce come evoluzione del bullismo tradizionale all'interno del cyberspazio; esso è un effetto collaterale della diffusione delle nuove tecnologie che in modo irresponsabile vengono utilizzate allo scopo di controllare, umiliare, insultare e offendere l'altro. Il cyberbullismo preoccupa sempre di più ragazzi, genitori ed insegnanti; conoscerne la sua incidenza e diffusione è fondamentale se si intende operare in un'ottica preventiva. La ridotta presenza di strumenti esistenti nel contesto italiano ha orientato la scelta di costruire uno strumento ad hoc: il CyberBQ al fine di valutare la prevalenza di questo fenomeno nei preadolescenti, il modo e la frequenza con cui esso viene messo in atto e da chi, quando e per quanto tempo. Il CyberBQ è uno strumento integrato che va ad analizzare anche aspetti quali l'utilizzo di Internet e dei social network, il livello d'ansia esperito, il supporto sociale percepito, il clima scolastico di appartenenza e alcune variabili di natura anagrafica. In questo lavoro di tesi si presentano i risultati di una ricerca pilota condotta su 192 studenti, frequentanti due scuole secondarie di primo grado situate nella città di Torino e nel comune di Venaria. Dall'analisi descrittiva è emerso che i preadolescenti coinvolti in atti di bullismo e cyberbullismo erano 34 ( 19,2 %) mentre il numero di vittime e bystander, con ruolo positivo, erano rispettivamente 50 (28,24%) e 76 (42,93%). Il CyberB Project vuole rappresentare una ricerca pilota per raccogliere informazioni utili a porre le basi per uno studio di monitoraggio sul cyberbullismo nella popolazione preadolescente, che permetta di individuare le diverse situazioni problematiche e a rischio . È fondamentale comprendere a fondo il cyberbullismo per poter attuare dei programmi specifici volti alla riduzione del fenomeno.
Cyberbullismo e vittimizzazione nei preadolescenti: il CyberB Project
PAISSONI, ALESSANDRA
2017/2018
Abstract
Il cyberbullismo è una forma di prevaricazione tra pari che nasce come evoluzione del bullismo tradizionale all'interno del cyberspazio; esso è un effetto collaterale della diffusione delle nuove tecnologie che in modo irresponsabile vengono utilizzate allo scopo di controllare, umiliare, insultare e offendere l'altro. Il cyberbullismo preoccupa sempre di più ragazzi, genitori ed insegnanti; conoscerne la sua incidenza e diffusione è fondamentale se si intende operare in un'ottica preventiva. La ridotta presenza di strumenti esistenti nel contesto italiano ha orientato la scelta di costruire uno strumento ad hoc: il CyberBQ al fine di valutare la prevalenza di questo fenomeno nei preadolescenti, il modo e la frequenza con cui esso viene messo in atto e da chi, quando e per quanto tempo. Il CyberBQ è uno strumento integrato che va ad analizzare anche aspetti quali l'utilizzo di Internet e dei social network, il livello d'ansia esperito, il supporto sociale percepito, il clima scolastico di appartenenza e alcune variabili di natura anagrafica. In questo lavoro di tesi si presentano i risultati di una ricerca pilota condotta su 192 studenti, frequentanti due scuole secondarie di primo grado situate nella città di Torino e nel comune di Venaria. Dall'analisi descrittiva è emerso che i preadolescenti coinvolti in atti di bullismo e cyberbullismo erano 34 ( 19,2 %) mentre il numero di vittime e bystander, con ruolo positivo, erano rispettivamente 50 (28,24%) e 76 (42,93%). Il CyberB Project vuole rappresentare una ricerca pilota per raccogliere informazioni utili a porre le basi per uno studio di monitoraggio sul cyberbullismo nella popolazione preadolescente, che permetta di individuare le diverse situazioni problematiche e a rischio . È fondamentale comprendere a fondo il cyberbullismo per poter attuare dei programmi specifici volti alla riduzione del fenomeno.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/45666