Il disturbo dello Spettro dell'Autismo è caratterizzato da un pattern ristretto e ripetitivo di interessi e comportamenti e da deficit nella comunicazione sociale. La comunicazione umana è tra le più complesse attività sociali: si tratta di un processo di costruzione di significato in cui tutti partecipanti cooperano per prendere parte all'interazione. Molte patologie sono caratterizzate da deficit del linguaggio ed esso diventa ancor più peculiare nel caso dell'autismo. In particolare, i deficit comunicativi a maggior impatto clinico e con maggior persistenza in tale patologia sono quelli appartenenti all'ambito della pragmatica, disciplina che si occupa dello studio dell'uso appropriato del linguaggio nelle situazioni sociali. Sono molteplici i riferimenti empirici a sostegno della tesi secondo cui tutti i soggetti con autismo presentino difficoltà nel linguaggio pragmatico, difficoltà che, seppur a tratti abbastanza documentata appare tutt'oggi poco studiata. Per tale ragione, il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino ha promosso un progetto di ricerca per la verifica dell'efficacia di un training volto al miglioramento ¿ e l'incremento ¿ delle abilità comunicativo-pragmatiche in preadolescenti e adolescenti appartenenti alla categoria dei Disturbi dello Spettro dell'Autismo. A tale scopo è stato utilizzato il Trattamento Cognitivo Pragmatico (CPT ¿ Cognitive Pragmatic Treatment). Un trattamento funzionale a diversi quadri patologici, la cui efficacia è già stata dimostrata per la riabilitazione delle abilità comunicativo pragmatiche in soggetti schizofrenici e in pazienti con esiti di trauma cranio encefalico. La Ricerca ha coinvolto la città di Torino e il comune di Alba. Il campione sperimentale è in prevalenza maschile, ad eccezione dell'unico soggetto donna su diciotto soggetti in totale. Il TCP consente ai ragazzi che vi partecipano di allenare ed incrementare le capacità comunicativo-pragmatiche ma anche di cercare di sormontare le incertezze e le difficoltà comunicative che essi riscontrano nella vita di tutti i giorni, sfruttando un esercizio all'interno di un setting tutelato e controllato, ma soprattutto ecologico.

Il Disturbo dello Spettro dell'Autismo. La valutazione dell'efficacia del Trattamento Cognitivo Pragmatico

FERRIGNO, SERENA
2017/2018

Abstract

Il disturbo dello Spettro dell'Autismo è caratterizzato da un pattern ristretto e ripetitivo di interessi e comportamenti e da deficit nella comunicazione sociale. La comunicazione umana è tra le più complesse attività sociali: si tratta di un processo di costruzione di significato in cui tutti partecipanti cooperano per prendere parte all'interazione. Molte patologie sono caratterizzate da deficit del linguaggio ed esso diventa ancor più peculiare nel caso dell'autismo. In particolare, i deficit comunicativi a maggior impatto clinico e con maggior persistenza in tale patologia sono quelli appartenenti all'ambito della pragmatica, disciplina che si occupa dello studio dell'uso appropriato del linguaggio nelle situazioni sociali. Sono molteplici i riferimenti empirici a sostegno della tesi secondo cui tutti i soggetti con autismo presentino difficoltà nel linguaggio pragmatico, difficoltà che, seppur a tratti abbastanza documentata appare tutt'oggi poco studiata. Per tale ragione, il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino ha promosso un progetto di ricerca per la verifica dell'efficacia di un training volto al miglioramento ¿ e l'incremento ¿ delle abilità comunicativo-pragmatiche in preadolescenti e adolescenti appartenenti alla categoria dei Disturbi dello Spettro dell'Autismo. A tale scopo è stato utilizzato il Trattamento Cognitivo Pragmatico (CPT ¿ Cognitive Pragmatic Treatment). Un trattamento funzionale a diversi quadri patologici, la cui efficacia è già stata dimostrata per la riabilitazione delle abilità comunicativo pragmatiche in soggetti schizofrenici e in pazienti con esiti di trauma cranio encefalico. La Ricerca ha coinvolto la città di Torino e il comune di Alba. Il campione sperimentale è in prevalenza maschile, ad eccezione dell'unico soggetto donna su diciotto soggetti in totale. Il TCP consente ai ragazzi che vi partecipano di allenare ed incrementare le capacità comunicativo-pragmatiche ma anche di cercare di sormontare le incertezze e le difficoltà comunicative che essi riscontrano nella vita di tutti i giorni, sfruttando un esercizio all'interno di un setting tutelato e controllato, ma soprattutto ecologico.
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