The meadows and pastures present of the Piedmont Prealps are important components for the cultural landscape. The preservation of these elements can be entrusted only to grazing, unique instrument able to perform this function in an effective and sustainable way. Within environments with a significant presence of marginal and ecotone areas, such as the Piedmont Prealps, the activity of grazing can not exclude the use of goats. Therefore many authors have proposed economic evaluations of the use of pastures with goats, but a few research has been carried out in this direction. This work, developed for the field work in the summer of 2012, aims to evaluate the supply of forage in two conditions within the Biella Prealps through an analysis of vegetation and animal behavior by surveys on the intake of vegetation species, with the objective to propose quality indices for goats. The analysis of the vegetation, based on 90 reliefs, was performed on two different areas: one located in a pasture with a surface area of 0,77 ha and the other one located in a shrub and tree-encorached area about 1,33 ha. This analysis allowed us to identify five pastoral types attributed to intermediate ecological conditions and to shrub-encorached pastures. The analysis of vegetation data led to the proposal of intake indices for vegetation species, while the processing of data about animal behavior, obtained through the use of GPS collars, allowed us to identify the areas most frequented by goats. For the valuation of the level of intake three indices present in the bibliography were used, and they were adapted for this study: the browsing ratio (BR, Nagaike 2012), the index of electivity (Ei, Ivlev 1961) and the coefficient of selectivity (Wi, Chesson 1978). The analysis of vegetation, together with those relating to the intake and the behavior of animals led to propose specific quality indices (IQS) suitable for goats for the different vegetation species. These indices were then used for the computation of pastoral values, which were significantly different compared to those calculated with the quality indices used for cattle. The IQS in fact showed very different values for tree and shrub species: Alnus viridis, Betula pendula, Salix caprea, Sorbus aria, Sorbus aucuparia, Rubus idaeus and Rubus hirtus achieved higher values for goats than for the cattle present in the bibliography. The herbaceous species that have reported higher values are: Euphorbia carniolica, Gentiana purpurea, Luzula nivea, Phyteuma betonicifolium, Prenantes purpurea and Senecio fuchsii, as well as Rumex acetosa, Veratrum album and Dryopteris filix-mas, species notoriously toxic. Their toxicity does not appear to be a limiting factor for the intake. In fact, it may decrease depending on the vegetation period or to have a minor effect depending on the type of animal user, e.g. for goats. Among all the vegetation species, only Trifolium repens was estimated with an index lower than the one used for cattle. This fact can be attributed to the preference of high size species by goats, so the behavior of this stolon-bearing species may affect its intake. It should be emphasized that these results are limited to the study area and therefore more research is needed for the application within other conditions or distribution areas.
I prati e i pascoli presenti sulle Prealpi piemontesi sono componenti importanti per il paesaggio culturale. La salvaguardia di questi elementi può essere affidata solo al pascolamento, unico strumento in grado di compiere questa funzione in modo efficace ed economicamente sostenibile. Nel caso di ambienti con notevole presenza di aree marginali e zone ecotonali, come le Prealpi piemontesi, l'attività del pascolamento non può prescindere dall'utilizzo dei caprini. Molti autori hanno pertanto contribuito a fornire proposte per la valutazione economica dei pascoli con l'utilizzo di caprini, ma sono ancora poche le ricerche effettuate in tal senso. Il presente lavoro, svolto per la parte in campo nell'estate 2012, ha lo scopo di valutare l'offerta foraggera in due condizioni nelle Prealpi biellesi, attraverso un'analisi della vegetazione e del comportamento degli animali mediante rilievi sul prelievo delle specie, con l'obiettivo di proporre indici qualitativi per i caprini. L'analisi della vegetazione, basata su 90 rilievi, è stata effettuata su due differenti aree: una situata in pascolo con una superficie di 0,77 ha e l'altra posta in una zona ad invasione arbustivo-arborea di estensione pari a 1,33 ha. Questa analisi ha consentito di individuare cinque tipi pastorali attribuiti a condizioni ecologiche intermedie e a pascoli a invasione arbustiva. Le analisi dei dati relativi alla vegetazione hanno portato alla proposta di indici di prelievo per le specie presenti, mentre l'elaborazione dei dati relativi al comportamento animale, ottenuti tramite l'utilizzo di collari GPS, ha permesso di individuare le zone maggiormente frequentate. Per la stima del livello di prelievo sono stati utilizzati tre indici, presenti in bibliografia, che sono stati adattati per questo studio: il browsing ratio (BR, Nagaike 2012), l'indice di elettività (Ei, Ivlev 1961) e il coefficiente di selettività (Wi, Chesson 1978). Le analisi della vegetazione, insieme a quelle relative al prelievo e al comportamento degli animali hanno portato a proporre indici di qualità specifica (IQS) adatti ai caprini, per le diverse specie presenti. Tali indici sono poi stati utilizzati per il calcolo dei Valori Pastorali che si sono rivelati significativamente diversi rispetto a quelli calcolati con gli indici di qualità specifica per bovini. Gli IQS infatti hanno mostrato valori molto differenti per quanto riguarda le specie arboree ed arbustive: Alnus viridis, Betula pendula, Salix caprea, Sorbus aria, Sorbus aucuparia, Rubus idaeus e Rubus hirtus hanno raggiunto indici più elevati per i caprini rispetto a quelli dei bovini presenti in bibliografia. Le specie erbacee che hanno riportato i valori più alti sono: Euphorbia carniolica, Gentiana purpurea, Luzula nivea, Phyteuma betonicifolium, Prenantes purpurea e Senecio fuchsii, oltre a Rumex acetosa, Veratrum album e Dryopteris filix-mas, specie notoriamente tossiche. La loro tossicità non sembra essere un fattore limitante per il prelievo: infatti può diminuire a seconda del periodo vegetativo o avere un effetto minore a seconda del tipo di animale utilizzatore, come per esempio nei caprini. Tra tutte le specie presenti solo per Trifolium repens è stato stimato un indice inferiore a quello per i bovini. Questo può essere determinato dalla preferenza dei caprini per specie di alta taglia; quindi il portamento stolonifero di questa specie può incidere sul suo prelievo.
Valutazione della qualità dell'offerta foraggera: caso studio nelle Prealpi biellesi.
MERLONE, ALESSANDRO
2012/2013
Abstract
I prati e i pascoli presenti sulle Prealpi piemontesi sono componenti importanti per il paesaggio culturale. La salvaguardia di questi elementi può essere affidata solo al pascolamento, unico strumento in grado di compiere questa funzione in modo efficace ed economicamente sostenibile. Nel caso di ambienti con notevole presenza di aree marginali e zone ecotonali, come le Prealpi piemontesi, l'attività del pascolamento non può prescindere dall'utilizzo dei caprini. Molti autori hanno pertanto contribuito a fornire proposte per la valutazione economica dei pascoli con l'utilizzo di caprini, ma sono ancora poche le ricerche effettuate in tal senso. Il presente lavoro, svolto per la parte in campo nell'estate 2012, ha lo scopo di valutare l'offerta foraggera in due condizioni nelle Prealpi biellesi, attraverso un'analisi della vegetazione e del comportamento degli animali mediante rilievi sul prelievo delle specie, con l'obiettivo di proporre indici qualitativi per i caprini. L'analisi della vegetazione, basata su 90 rilievi, è stata effettuata su due differenti aree: una situata in pascolo con una superficie di 0,77 ha e l'altra posta in una zona ad invasione arbustivo-arborea di estensione pari a 1,33 ha. Questa analisi ha consentito di individuare cinque tipi pastorali attribuiti a condizioni ecologiche intermedie e a pascoli a invasione arbustiva. Le analisi dei dati relativi alla vegetazione hanno portato alla proposta di indici di prelievo per le specie presenti, mentre l'elaborazione dei dati relativi al comportamento animale, ottenuti tramite l'utilizzo di collari GPS, ha permesso di individuare le zone maggiormente frequentate. Per la stima del livello di prelievo sono stati utilizzati tre indici, presenti in bibliografia, che sono stati adattati per questo studio: il browsing ratio (BR, Nagaike 2012), l'indice di elettività (Ei, Ivlev 1961) e il coefficiente di selettività (Wi, Chesson 1978). Le analisi della vegetazione, insieme a quelle relative al prelievo e al comportamento degli animali hanno portato a proporre indici di qualità specifica (IQS) adatti ai caprini, per le diverse specie presenti. Tali indici sono poi stati utilizzati per il calcolo dei Valori Pastorali che si sono rivelati significativamente diversi rispetto a quelli calcolati con gli indici di qualità specifica per bovini. Gli IQS infatti hanno mostrato valori molto differenti per quanto riguarda le specie arboree ed arbustive: Alnus viridis, Betula pendula, Salix caprea, Sorbus aria, Sorbus aucuparia, Rubus idaeus e Rubus hirtus hanno raggiunto indici più elevati per i caprini rispetto a quelli dei bovini presenti in bibliografia. Le specie erbacee che hanno riportato i valori più alti sono: Euphorbia carniolica, Gentiana purpurea, Luzula nivea, Phyteuma betonicifolium, Prenantes purpurea e Senecio fuchsii, oltre a Rumex acetosa, Veratrum album e Dryopteris filix-mas, specie notoriamente tossiche. La loro tossicità non sembra essere un fattore limitante per il prelievo: infatti può diminuire a seconda del periodo vegetativo o avere un effetto minore a seconda del tipo di animale utilizzatore, come per esempio nei caprini. Tra tutte le specie presenti solo per Trifolium repens è stato stimato un indice inferiore a quello per i bovini. Questo può essere determinato dalla preferenza dei caprini per specie di alta taglia; quindi il portamento stolonifero di questa specie può incidere sul suo prelievo.| File | Dimensione | Formato | |
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