Gli obiettivi di questa tesi di laurea sono stati stabiliti con l'ambizione di cercare di dare risposta ad alcune delle domande ancora aperte nel campo della catalisi Ziegler-Natta. In particolare: 1. Si è cercato di capire il ruolo di diversi alluminio alchili nell'attivazione di diversi catalizzatori Ziegler-Natta. Per il raggiungimento di questo obiettivo, si è dovuta mettere a punto da zero la metodologia di indagine sperimentale. Si sono inoltre valutate le differenze, i vantaggi e gli svantaggi dell'invio di TEA da fase liquida o da fase gas. L'invio da fase gas è nata dalla necessità di controllare il dosaggio di attivatore, cosa che non è possibile eseguendo invii da fase liquida. 2. Una volta studiato il ruolo dell'attivatore nella costruzione del sito attivo, si è cercato di monitorare la polimerizzazione dell'etilene in situ attraverso la spettroscopia FT-IR sugli stessi catalizzatori. 3. Infine, in alcuni casi abbiamo provato a sondare la vacanza di coordinazione potenzialmente disponibile attorno al sito attivo di titanio, mediante l'utilizzo di CO come molecola sonda. Gli esperimenti sono stati eseguiti su tre diverse famiglie di materiali: i) catalizzatori supportati su silice, ottenuti a partire da precursori a base di cloruri di Ti e Mg tetraidrofuranati; ii) un catalizzatore TiCl4/SiO2 ottenuto per invio di TiCl4 da fase gas su una silice pre-attivata; iii) biossido di titanio.
Studio spettroscopico in situ sul ruolo degli alluminio-alchili nei catalizzatori Ziegler-Natta eterogenei
SABATINO, STEFANIA SALVATRICE
2012/2013
Abstract
Gli obiettivi di questa tesi di laurea sono stati stabiliti con l'ambizione di cercare di dare risposta ad alcune delle domande ancora aperte nel campo della catalisi Ziegler-Natta. In particolare: 1. Si è cercato di capire il ruolo di diversi alluminio alchili nell'attivazione di diversi catalizzatori Ziegler-Natta. Per il raggiungimento di questo obiettivo, si è dovuta mettere a punto da zero la metodologia di indagine sperimentale. Si sono inoltre valutate le differenze, i vantaggi e gli svantaggi dell'invio di TEA da fase liquida o da fase gas. L'invio da fase gas è nata dalla necessità di controllare il dosaggio di attivatore, cosa che non è possibile eseguendo invii da fase liquida. 2. Una volta studiato il ruolo dell'attivatore nella costruzione del sito attivo, si è cercato di monitorare la polimerizzazione dell'etilene in situ attraverso la spettroscopia FT-IR sugli stessi catalizzatori. 3. Infine, in alcuni casi abbiamo provato a sondare la vacanza di coordinazione potenzialmente disponibile attorno al sito attivo di titanio, mediante l'utilizzo di CO come molecola sonda. Gli esperimenti sono stati eseguiti su tre diverse famiglie di materiali: i) catalizzatori supportati su silice, ottenuti a partire da precursori a base di cloruri di Ti e Mg tetraidrofuranati; ii) un catalizzatore TiCl4/SiO2 ottenuto per invio di TiCl4 da fase gas su una silice pre-attivata; iii) biossido di titanio.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/45580