La Risonanza Magnetica Nucleare è una tecnica basata sull'utilizzo di radiazioni non ionizzanti, ovvero a radiofrequenza, che si declina in due principali metodologie: la spettroscopia a risonanza magnetica e l'imaging a risonanza magnetica. La prima è una tecnica analitica mediante la quale è possibile ottenere informazioni chimiche e molecolari sui composti presi in esame; la seconda è principalmente un metodo diagnostico mediante cui è possibile ottenere delle immagini ad elevata risoluzione del campione preso in esame. La combinazione dei comuni esami MRI con adeguati protocolli di spettroscopia renderebbe possibile incrementare ulteriormente la specificità e le potenzialità diagnostiche della tecnica. La MRS permette di identificare quali molecole costituiscono il campione in esame, nel caso di un tessuto organico fornisce informazioni sui metaboliti maggiormente espressi a livello cellulare. Lo studio dei processi cellulari e dei metaboliti da essi originati è oggetto di studio della metabonomica. Tale disciplina ha messo in evidenza come specifici processi cellulari, tra cui anche quelli che inducono all'insorgere di una patologia tumorale rispetto a quanto accade nei tessuti sani. Questa categoria di metaboliti prende il nome di biomarker e tra questi la colina occupa un ruolo di notevole importanza soprattutto in patologie tumorali alla mammella, alla prostata ed alla cervice uterina. La presenza della colina ed una stima della sua concentrazione possono essere valutate mediante la spettroscopia localizzata sulla lesione visualizzata a livello anatomico con tecniche MRI eventualmente supportate dall'utilizzo di un mezzo di contrasto per una migliore identificazione della lesione stessa. In molti studi recenti, in particolare relativi al tumore alla mammella, sono stati abbinati ai protocolli standard di imaging con contrasto, acquisizioni di spettroscopia localizzata mirata all'identificazione della colina in qualità di biomarker di aggressività tumorale. In tali studi è sottolineata l'importanza dell'impiego della colina come una possibile tecnica diagnostica ma è emersa la necessità di far chiarezza su quale siano i possibili effetti indotti dai mezzi di contrasto paramagnetici sul segnale MRS della colina. Infatti la colina interagisce con il MdC somministrato che è così in grado di ridurre i tempi di rilassamento dei protoni metilici della colina. Non è però ancora chiaro come questa interazione influenzi l'intensità del segnale MRS della colina. Dalle misure effettuate su sei mezzi di contrasto (Multihance, Prohance, Magnevist, Omniscan, Dotarem, Gadovist) attualmente in commercio ed in uso in clinica differenti per struttura e carica e si è potuto constatare come i mezzi di contrasto lineari e carichi, in particolar modo Multihance, siano caratterizzati da una maggiore efficacia nell'accelerare i processi di rilassamento dei protoni metilici della colina. Per quanto riguarda le misure in vivo, si è potuto osservare come non vi sia una differenza significativa indotta dal segnale MRS della colina che porti a giustificare il preferire la somministrazione di mezzi di contrasto neutri rispetto a quelli ionici nel caso di indagini spettroscopiche del segnale della colina.
Effetto dei mezzi di contrasto paramagnetici sul segnale MRS della colina
FRINGUELLO MINGO, ALBERTO
2012/2013
Abstract
La Risonanza Magnetica Nucleare è una tecnica basata sull'utilizzo di radiazioni non ionizzanti, ovvero a radiofrequenza, che si declina in due principali metodologie: la spettroscopia a risonanza magnetica e l'imaging a risonanza magnetica. La prima è una tecnica analitica mediante la quale è possibile ottenere informazioni chimiche e molecolari sui composti presi in esame; la seconda è principalmente un metodo diagnostico mediante cui è possibile ottenere delle immagini ad elevata risoluzione del campione preso in esame. La combinazione dei comuni esami MRI con adeguati protocolli di spettroscopia renderebbe possibile incrementare ulteriormente la specificità e le potenzialità diagnostiche della tecnica. La MRS permette di identificare quali molecole costituiscono il campione in esame, nel caso di un tessuto organico fornisce informazioni sui metaboliti maggiormente espressi a livello cellulare. Lo studio dei processi cellulari e dei metaboliti da essi originati è oggetto di studio della metabonomica. Tale disciplina ha messo in evidenza come specifici processi cellulari, tra cui anche quelli che inducono all'insorgere di una patologia tumorale rispetto a quanto accade nei tessuti sani. Questa categoria di metaboliti prende il nome di biomarker e tra questi la colina occupa un ruolo di notevole importanza soprattutto in patologie tumorali alla mammella, alla prostata ed alla cervice uterina. La presenza della colina ed una stima della sua concentrazione possono essere valutate mediante la spettroscopia localizzata sulla lesione visualizzata a livello anatomico con tecniche MRI eventualmente supportate dall'utilizzo di un mezzo di contrasto per una migliore identificazione della lesione stessa. In molti studi recenti, in particolare relativi al tumore alla mammella, sono stati abbinati ai protocolli standard di imaging con contrasto, acquisizioni di spettroscopia localizzata mirata all'identificazione della colina in qualità di biomarker di aggressività tumorale. In tali studi è sottolineata l'importanza dell'impiego della colina come una possibile tecnica diagnostica ma è emersa la necessità di far chiarezza su quale siano i possibili effetti indotti dai mezzi di contrasto paramagnetici sul segnale MRS della colina. Infatti la colina interagisce con il MdC somministrato che è così in grado di ridurre i tempi di rilassamento dei protoni metilici della colina. Non è però ancora chiaro come questa interazione influenzi l'intensità del segnale MRS della colina. Dalle misure effettuate su sei mezzi di contrasto (Multihance, Prohance, Magnevist, Omniscan, Dotarem, Gadovist) attualmente in commercio ed in uso in clinica differenti per struttura e carica e si è potuto constatare come i mezzi di contrasto lineari e carichi, in particolar modo Multihance, siano caratterizzati da una maggiore efficacia nell'accelerare i processi di rilassamento dei protoni metilici della colina. Per quanto riguarda le misure in vivo, si è potuto osservare come non vi sia una differenza significativa indotta dal segnale MRS della colina che porti a giustificare il preferire la somministrazione di mezzi di contrasto neutri rispetto a quelli ionici nel caso di indagini spettroscopiche del segnale della colina.File | Dimensione | Formato | |
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