La presente ricerca ha come obiettivo quello di indagare l'ambito dei diritti umani in relazione alle vicende delle migrazioni nel corridoio centroamericano. In particolare, sono prese in esame le condizioni nelle quali alcuni di questi diritti vengono a mancare. Per fare questo, è stato utilizzato il concetto di violenza strutturale, utile a mettere in luce come alcune carenze della struttura sociale, ad esempio un sistema legislativo non sufficientemente articolato, impongano dei vincoli ad alcuni bisogni primari dell'uomo come ad esempio il diritto alla libera circolazione. La condizione di sofferenza sociale che vivono i migranti ¿indocumentati¿ ha come conseguenza l'esposizione di questi ad una serie di rischi in cui è protagonista la violenza fisica. Il dibattito coinvolge un'ampia gamma di temi. Dal punto di vista teorico vengono analizzati i seguenti temi: gli elementi storici che hanno messo le basi per le migrazioni internazionali e le disuguaglianze economiche fra Nord e Sud del Mondo; la difficile convivenza tra le leggi degli Stati-Nazione e le direttive della comunità internazionale; e il rapporto fra la disciplina antropologica e quella giuridica. Da un punto di vista più prettamente sperimentale, sono analizzate fonti relative ai contesti dello sfollamento forzato, del traffico di migranti e della tratta di persone. Infine sono messe in luce le strategie che i migranti adottano per mettere in pratica il diritto alla mobilità umana, nonché le figure e le entità che supportano tali strategie. Ciò che emerge, è che le figure che possono fornire un aiuto concreto ai migranti e promuovere attivamente la causa dei diritti umani, sono quelle che agiscono ¿dal basso¿, direttamente sul territorio e di conseguenza sono a conoscenza degli eventi nel modo più appropriato. In questo particolare caso trattasi di alcune istituzioni religiose e di alcuni attori del traffico di migranti che operano però al di fuori delle grandi organizzazioni criminali transnazionali.

Migrazione e Diritti Umani. La violenza strutturale nel corridoio migratorio centroamericano

RAMASCO, ALESSANDRO
2012/2013

Abstract

La presente ricerca ha come obiettivo quello di indagare l'ambito dei diritti umani in relazione alle vicende delle migrazioni nel corridoio centroamericano. In particolare, sono prese in esame le condizioni nelle quali alcuni di questi diritti vengono a mancare. Per fare questo, è stato utilizzato il concetto di violenza strutturale, utile a mettere in luce come alcune carenze della struttura sociale, ad esempio un sistema legislativo non sufficientemente articolato, impongano dei vincoli ad alcuni bisogni primari dell'uomo come ad esempio il diritto alla libera circolazione. La condizione di sofferenza sociale che vivono i migranti ¿indocumentati¿ ha come conseguenza l'esposizione di questi ad una serie di rischi in cui è protagonista la violenza fisica. Il dibattito coinvolge un'ampia gamma di temi. Dal punto di vista teorico vengono analizzati i seguenti temi: gli elementi storici che hanno messo le basi per le migrazioni internazionali e le disuguaglianze economiche fra Nord e Sud del Mondo; la difficile convivenza tra le leggi degli Stati-Nazione e le direttive della comunità internazionale; e il rapporto fra la disciplina antropologica e quella giuridica. Da un punto di vista più prettamente sperimentale, sono analizzate fonti relative ai contesti dello sfollamento forzato, del traffico di migranti e della tratta di persone. Infine sono messe in luce le strategie che i migranti adottano per mettere in pratica il diritto alla mobilità umana, nonché le figure e le entità che supportano tali strategie. Ciò che emerge, è che le figure che possono fornire un aiuto concreto ai migranti e promuovere attivamente la causa dei diritti umani, sono quelle che agiscono ¿dal basso¿, direttamente sul territorio e di conseguenza sono a conoscenza degli eventi nel modo più appropriato. In questo particolare caso trattasi di alcune istituzioni religiose e di alcuni attori del traffico di migranti che operano però al di fuori delle grandi organizzazioni criminali transnazionali.
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