Il microcredito è un prestito di piccola entità, erogato senza la richiesta di garanzie reali in favore di persone escluse dal sistema finanziario tradizionale. Questo strumento è nato oltre quarant'anni fa nel Bangladesh, grazie all'iniziativa di Muhammad Yunus, il quale iniziò a erogare piccole somme di denaro a persone povere ed emarginate, assolutamente escluse dal sistema bancario tradizionale, per finanziare l'avvio e lo sviluppo di piccole e semplici attività produttive, dando così la possibilità a questi soggetti di emanciparsi. Gli ottimi risultati conseguiti dal microcredito hanno portato a un suo rapido consolidamento e diffusione in molte economie in via di sviluppo. La rivoluzione alla base del microcredito sta proprio nel considerare bancabili individui poveri e indigenti, confidando nelle loro potenzialità e capacità imprenditoriali, nelle loro creatività e, specialmente, nella loro voglia di riscatto sociale. Attraverso l'accesso al credito, questi soggetti hanno la possibilità di sviluppare in totale autonomia un'attività produttiva e innescare processi di emancipazione, liberandosi dalle condizioni di miseria e uscendo dal circolo vizioso della povertà che grava su di essi. Il microcredito rappresenta uno strumento in grado di attivare processi di sviluppo dal basso, i quali permettono ai beneficiari di conseguire risultati sia economici, come l'accumulazione di ricchezza, sia di natura umana e sociale, attraverso la creazione di beni intangibili, quali la fiducia, l'autostima e la dignità. Questo strumento, infatti, chiedendo la controprestazione del ricevente, ossia la restituzione delle somme prestate più una quota interesse, responsabilizza il beneficiario del credito, conferendogli dignità e fiducia. Il target di riferimento, le metodologie di erogazione del credito basate sulla fiducia e sulla rete sociale di riferimento del beneficiario, l'assenza di garanzie reali conferiscono al microcredito un notevole valore sociale, che pone al centro l'uomo e le sue aspirazioni, anche nello scambio finanziario. Questi elementi rendono il microcredito un importante strumento di contrasto alla povertà e di lotta all'esclusione sociale e finanziaria. Negli ultimi anni, i grandi cambiamenti socioeconomici causati dalla grave crisi economica hanno portato l'adozione e la diffusione di questo strumento, anche nei cosiddetti paesi industrializzati. In Europa, la prolungata fase recessiva ha avuto effetti estremamente negativi, con un forte peggioramento della situazione economica, occupazionale e sociale di molti Stati membri, il quale ha inasprito i fenomeni di povertà, di esclusione sociale e finanziaria. Oggi, una porzione rilevante della popolazione e del settore imprenditoriale sono impossibilitate ad ottenere prestiti dal sistema bancario tradizionale, a causa della mancanza di adeguate garanzie patrimoniali. Lo scopo di questa ricerca è di indagare le caratteristiche del microcredito e le sue capacità di attivare fenomeni inclusivi nelle società avanzate, spiegando le cause che hanno portato allo sviluppo a alla diffusione di questo strumento anche nei paesi sviluppati e analizzando gli adattamenti che sono stati necessari apportare per favorirne la crescita, in un contesto assai diverso rispetto a quello dei paesi in via di sviluppo. Per questo, si analizzerà dettagliatamente l'evoluzione, le potenzialità, la dimensione e i risultati raggiunti dal microcredito nel contesto europeo e italiano.
L'evoluzione del microcredito: modelli di finanza inclusiva nelle società avanzate
ORRI, GIOVANNI
2016/2017
Abstract
Il microcredito è un prestito di piccola entità, erogato senza la richiesta di garanzie reali in favore di persone escluse dal sistema finanziario tradizionale. Questo strumento è nato oltre quarant'anni fa nel Bangladesh, grazie all'iniziativa di Muhammad Yunus, il quale iniziò a erogare piccole somme di denaro a persone povere ed emarginate, assolutamente escluse dal sistema bancario tradizionale, per finanziare l'avvio e lo sviluppo di piccole e semplici attività produttive, dando così la possibilità a questi soggetti di emanciparsi. Gli ottimi risultati conseguiti dal microcredito hanno portato a un suo rapido consolidamento e diffusione in molte economie in via di sviluppo. La rivoluzione alla base del microcredito sta proprio nel considerare bancabili individui poveri e indigenti, confidando nelle loro potenzialità e capacità imprenditoriali, nelle loro creatività e, specialmente, nella loro voglia di riscatto sociale. Attraverso l'accesso al credito, questi soggetti hanno la possibilità di sviluppare in totale autonomia un'attività produttiva e innescare processi di emancipazione, liberandosi dalle condizioni di miseria e uscendo dal circolo vizioso della povertà che grava su di essi. Il microcredito rappresenta uno strumento in grado di attivare processi di sviluppo dal basso, i quali permettono ai beneficiari di conseguire risultati sia economici, come l'accumulazione di ricchezza, sia di natura umana e sociale, attraverso la creazione di beni intangibili, quali la fiducia, l'autostima e la dignità. Questo strumento, infatti, chiedendo la controprestazione del ricevente, ossia la restituzione delle somme prestate più una quota interesse, responsabilizza il beneficiario del credito, conferendogli dignità e fiducia. Il target di riferimento, le metodologie di erogazione del credito basate sulla fiducia e sulla rete sociale di riferimento del beneficiario, l'assenza di garanzie reali conferiscono al microcredito un notevole valore sociale, che pone al centro l'uomo e le sue aspirazioni, anche nello scambio finanziario. Questi elementi rendono il microcredito un importante strumento di contrasto alla povertà e di lotta all'esclusione sociale e finanziaria. Negli ultimi anni, i grandi cambiamenti socioeconomici causati dalla grave crisi economica hanno portato l'adozione e la diffusione di questo strumento, anche nei cosiddetti paesi industrializzati. In Europa, la prolungata fase recessiva ha avuto effetti estremamente negativi, con un forte peggioramento della situazione economica, occupazionale e sociale di molti Stati membri, il quale ha inasprito i fenomeni di povertà, di esclusione sociale e finanziaria. Oggi, una porzione rilevante della popolazione e del settore imprenditoriale sono impossibilitate ad ottenere prestiti dal sistema bancario tradizionale, a causa della mancanza di adeguate garanzie patrimoniali. Lo scopo di questa ricerca è di indagare le caratteristiche del microcredito e le sue capacità di attivare fenomeni inclusivi nelle società avanzate, spiegando le cause che hanno portato allo sviluppo a alla diffusione di questo strumento anche nei paesi sviluppati e analizzando gli adattamenti che sono stati necessari apportare per favorirne la crescita, in un contesto assai diverso rispetto a quello dei paesi in via di sviluppo. Per questo, si analizzerà dettagliatamente l'evoluzione, le potenzialità, la dimensione e i risultati raggiunti dal microcredito nel contesto europeo e italiano.File | Dimensione | Formato | |
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