Introduction. The term "missed nursing care" is used in reference to the phenomenon whereby care considered fundamental in nursing is neglected, partially omitted or delayed, affecting nursing outcomes. Over time, the concept of fundamental care has evolved from being related primarily to aspects of self-care to now considering concepts such as the emotional, relational, and psychosocial well-being of the person being cared for. To discuss missed nursing care is to reflect on the quality of nursing care delivered because it is directly related to adverse events, such as the use of mechanical restraint. The aim of this thesis is to describe the frequency of use of alternative strategies to mechanical restraint. Methods. A descriptive survey, using a questionnaire, was conducted to describe the experience regarding the frequency of use of nursing alternatives in prevention of the restraining act. The survey was addressed both to nurses working in the Geriatrics, Psychiatry and Long Term Care and RRF departments of Cardinal Massaia Hospital in Asti, and to third-year students in the Bachelor of Science in Nursing program in Asti who served internships in the same departments. Results. Data analysis revealed that the preventive interventions most described as underutilized refer to clinical care conditions related to acute confusional states such as delirium and/or agitation. In particular, nurses highlight the low use of protective measures to cover vascular catheter sites, ask to bring personal items or photos, promote relaxation and space-time orientation. In contrast, students point out less III frequent development of individual care plans, use of analgesic therapies in preparation for painful procedures, and explanation and motivation of care goals. Discussion and Conclusions. The use of restraint is not yet an episodic event, so it is important to carefully consider and evaluate nursing strategies in prevention of the restraining act. The low sample size and the need for further evaluation make it difficult to define these interventions as "missed nursing care." In the future, it would be useful to evaluate decision making by the nurse to define whether within the contexts examined the use of the interventions found to be least used would have prevented the use of mechanical restraint.
Introduzione. Il termine “missed nursing care” è utilizzato in riferimento al fenomeno per cui cure ritenute fondamentali nell’assistenza vengono trascurate, parzialmente omesse o ritardate, influenzando gli esiti dell’assistenza infermieristica. Nel tempo, il concetto di cure fondamentali si è evoluto passando da essere legato principalmente ad aspetti dell’autocura a considerare, ad oggi, concetti quali il benessere emotivo, relazionale e psicosociale della persona assistita. Discutere di cure infermieristiche mancate, significa riflettere sulla qualità dell’assistenza infermieristica erogata, perché direttamente correlate a eventi avversi, come il ricorso all’utilizzo della contenzione meccanica. L’obiettivo della tesi è di descrivere la frequenza di utilizzo delle strategie alternative alla contenzione meccanica. Materiali e metodi. È stata effettuata un’indagine descrittiva, attraverso un questionario, volta a descrivere l’esperienza riguardo la frequenza di utilizzo delle alternative assistenziali in prevenzione all’atto contenitivo. L’indagine è stata rivolta sia agli infermieri che lavorano nei reparti di Geriatria, Psichiatria e Lungodegenza e RRF dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, sia agli studenti del terzo anno del Corso di Laurea in Infermieristica di Asti che hanno prestato tirocinio negli stessi reparti. Risultati. L’analisi dei dati ha fatto emergere che gli interventi preventivi maggiormente descritti come poco utilizzati fanno riferimento a condizioni clinico assistenziali legate a stati confusionali acuti come delirium e/o agitazione. In particolare, gli infermieri evidenziano la scarsa utilizzazione di misure protettive per coprire i siti dei cateteri vascolari, chiedere di portare oggetti personali o foto, promuovere il rilassamento e l’orientamento spazio – temporale. Gli studenti sottolineano invece una minor frequenza nello sviluppo di programmi di assistenza individuali, nell’utilizzo di terapie antalgiche in vista di procedure dolorose e nella spiegazione e motivazione degli obiettivi di cura. Discussione e Conclusioni. Il ricorso alla contenzione non è ancora un evento episodico, per questo risulta essere importante prendere in considerazione e valutare II accuratamente le strategie assistenziali in prevenzione all’atto contenitivo. La scarsa numerosità campionaria e la necessità di ulteriori valutazioni rendono difficile definire questi interventi come “missed nursing care”. In futuro sarebbe utile valutare il processo decisionale da parte dell’infermiere per definire se all’interno dei contesti presi in esame il ricorso degli interventi risultati essere meno utilizzati avrebbe evitato l’utilizzo della contenzione meccanica.
Missed nursing care e contenzione meccanica: un'indagine descrittiva
GALLO, BENEDETTA
2022/2023
Abstract
Introduzione. Il termine “missed nursing care” è utilizzato in riferimento al fenomeno per cui cure ritenute fondamentali nell’assistenza vengono trascurate, parzialmente omesse o ritardate, influenzando gli esiti dell’assistenza infermieristica. Nel tempo, il concetto di cure fondamentali si è evoluto passando da essere legato principalmente ad aspetti dell’autocura a considerare, ad oggi, concetti quali il benessere emotivo, relazionale e psicosociale della persona assistita. Discutere di cure infermieristiche mancate, significa riflettere sulla qualità dell’assistenza infermieristica erogata, perché direttamente correlate a eventi avversi, come il ricorso all’utilizzo della contenzione meccanica. L’obiettivo della tesi è di descrivere la frequenza di utilizzo delle strategie alternative alla contenzione meccanica. Materiali e metodi. È stata effettuata un’indagine descrittiva, attraverso un questionario, volta a descrivere l’esperienza riguardo la frequenza di utilizzo delle alternative assistenziali in prevenzione all’atto contenitivo. L’indagine è stata rivolta sia agli infermieri che lavorano nei reparti di Geriatria, Psichiatria e Lungodegenza e RRF dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, sia agli studenti del terzo anno del Corso di Laurea in Infermieristica di Asti che hanno prestato tirocinio negli stessi reparti. Risultati. L’analisi dei dati ha fatto emergere che gli interventi preventivi maggiormente descritti come poco utilizzati fanno riferimento a condizioni clinico assistenziali legate a stati confusionali acuti come delirium e/o agitazione. In particolare, gli infermieri evidenziano la scarsa utilizzazione di misure protettive per coprire i siti dei cateteri vascolari, chiedere di portare oggetti personali o foto, promuovere il rilassamento e l’orientamento spazio – temporale. Gli studenti sottolineano invece una minor frequenza nello sviluppo di programmi di assistenza individuali, nell’utilizzo di terapie antalgiche in vista di procedure dolorose e nella spiegazione e motivazione degli obiettivi di cura. Discussione e Conclusioni. Il ricorso alla contenzione non è ancora un evento episodico, per questo risulta essere importante prendere in considerazione e valutare II accuratamente le strategie assistenziali in prevenzione all’atto contenitivo. La scarsa numerosità campionaria e la necessità di ulteriori valutazioni rendono difficile definire questi interventi come “missed nursing care”. In futuro sarebbe utile valutare il processo decisionale da parte dell’infermiere per definire se all’interno dei contesti presi in esame il ricorso degli interventi risultati essere meno utilizzati avrebbe evitato l’utilizzo della contenzione meccanica.File | Dimensione | Formato | |
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