Il presente lavoro si basa sul confronto tra due tipologie di pubblico dei Musei Reali di Torino: quello pagante dei giorni feriali e quello gratuito delle prime domeniche del mese: viene definito un quadro sufficientemente completo delle caratteristiche dei visitatori, con l'obiettivo di proporre alcune strategie atte a perfezionare l'offerta e la qualità dei servizi. L'elaborato è suddiviso in quattro capitoli: il primo descrive brevemente la storia dell'istituzione museale, partendo dalla definizione dell'ICOM (International Council of Museums) e trattando la sua evoluzione storica attraverso le differenti forme che tali strutture possono assumere sulla base delle opere custodite al loro interno. Un'attenzione particolare è rivolta agli ¿stackeholders¿, attori principali da cui dipendono l'esistenza e il funzionamento di tali organizzazioni, per giungere poi ad un'analisi dettagliata delle funzioni essenziali che, insieme, costituiscono l'offerta museale. Il secondo capitolo, prevalentemente incentrato sul tema dei visitors studies, riguarda lo studio della domanda culturale: dopo un breve excursus su possibili obiettivi, metodologie di indagine e strumenti di rilevazione, vengono descritte in maniera dettagliata le più importanti ricerche condotte sul pubblico dei musei nei due ambiti, nazionale e internazionale, focalizzando successivamente l'attenzione sulla situazione italiana e in particolare sulla regione Piemonte. Vengono poi descritte le principali caratteristiche e tipologie di visitatori. ll terzo capitolo riporta la presentazione e il confronto dei dati relativi al pubblico pagante e gratuito, rilevati nel corso dell'indagine sui Musei Reali di Torino. Dopo una introduzione di carattere storico, sono stati esposti i principali risultati: profilo socio-demografico, pratica museale, modalità, durata e caratteristiche della visita, valutazione dell'esperienza di visita sono i principali aspetti indagati. Nel quarto ed ultimo capitolo sono state affrontate le due problematiche più significative riguardanti la composizione di entrambi i pubblici dei Musei Reali, emerse dal presente lavoro. La prima consiste nell'evidenza che la maggior parte dei visitatori intervistati possiede un titolo di studio medio-alto: la pratica museale risulta principalmente riservata a coloro che sono in possesso di un elevato capitale culturale. La seconda, nota come senilizzazione del pubblico, consiste nell'innalzamento costante dell'età media dei visitatori. Sulla base di tali considerazioni si è proposto, come possibile ed efficace risposta, l'impiego del marketing esperienziale cercando di offrire alcune soluzioni operative nel tentativo di migliorare l'esperienza di visita dei Musei Reali e rendere la stessa un evento difficile da dimenticare. Infine, considerata la recente adozione, da parte dell'istituzione, di un nuovo segno distintivo, si è focalizzata l'attenzione su tale aspetto, descrivendo in maniera più approfondita alcuni strumenti digitali che potrebbero avere un ruolo rilevante sotto un duplice profilo, sia in termini di un maggiore coinvolgimento delle diverse fasce di pubblico sia ai fini della costruzione dell'identità e dell'immagine di marca.
Domanda culturale e tipologie di pubblico a confronto: il caso dei Musei Reali di Torino
CARTA, GIANNI
2016/2017
Abstract
Il presente lavoro si basa sul confronto tra due tipologie di pubblico dei Musei Reali di Torino: quello pagante dei giorni feriali e quello gratuito delle prime domeniche del mese: viene definito un quadro sufficientemente completo delle caratteristiche dei visitatori, con l'obiettivo di proporre alcune strategie atte a perfezionare l'offerta e la qualità dei servizi. L'elaborato è suddiviso in quattro capitoli: il primo descrive brevemente la storia dell'istituzione museale, partendo dalla definizione dell'ICOM (International Council of Museums) e trattando la sua evoluzione storica attraverso le differenti forme che tali strutture possono assumere sulla base delle opere custodite al loro interno. Un'attenzione particolare è rivolta agli ¿stackeholders¿, attori principali da cui dipendono l'esistenza e il funzionamento di tali organizzazioni, per giungere poi ad un'analisi dettagliata delle funzioni essenziali che, insieme, costituiscono l'offerta museale. Il secondo capitolo, prevalentemente incentrato sul tema dei visitors studies, riguarda lo studio della domanda culturale: dopo un breve excursus su possibili obiettivi, metodologie di indagine e strumenti di rilevazione, vengono descritte in maniera dettagliata le più importanti ricerche condotte sul pubblico dei musei nei due ambiti, nazionale e internazionale, focalizzando successivamente l'attenzione sulla situazione italiana e in particolare sulla regione Piemonte. Vengono poi descritte le principali caratteristiche e tipologie di visitatori. ll terzo capitolo riporta la presentazione e il confronto dei dati relativi al pubblico pagante e gratuito, rilevati nel corso dell'indagine sui Musei Reali di Torino. Dopo una introduzione di carattere storico, sono stati esposti i principali risultati: profilo socio-demografico, pratica museale, modalità, durata e caratteristiche della visita, valutazione dell'esperienza di visita sono i principali aspetti indagati. Nel quarto ed ultimo capitolo sono state affrontate le due problematiche più significative riguardanti la composizione di entrambi i pubblici dei Musei Reali, emerse dal presente lavoro. La prima consiste nell'evidenza che la maggior parte dei visitatori intervistati possiede un titolo di studio medio-alto: la pratica museale risulta principalmente riservata a coloro che sono in possesso di un elevato capitale culturale. La seconda, nota come senilizzazione del pubblico, consiste nell'innalzamento costante dell'età media dei visitatori. Sulla base di tali considerazioni si è proposto, come possibile ed efficace risposta, l'impiego del marketing esperienziale cercando di offrire alcune soluzioni operative nel tentativo di migliorare l'esperienza di visita dei Musei Reali e rendere la stessa un evento difficile da dimenticare. Infine, considerata la recente adozione, da parte dell'istituzione, di un nuovo segno distintivo, si è focalizzata l'attenzione su tale aspetto, descrivendo in maniera più approfondita alcuni strumenti digitali che potrebbero avere un ruolo rilevante sotto un duplice profilo, sia in termini di un maggiore coinvolgimento delle diverse fasce di pubblico sia ai fini della costruzione dell'identità e dell'immagine di marca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/45398