Nel corso di questa tesi vedremo dapprima cosa si intenda per volatilità e quante tipologie ne esistano. Evidenzieremo le peculiarità di questo fenomeno, che lo rendono interessante agli occhi degli studiosi e dei trader in quanto maggiormente prevedibile rispetto ai prezzi degli strumenti finanziari. Tra le più importanti ricordiamo: il volatility clustering, la persistenza, il ritorno verso la media e l'asimmetria. Nel secondo capitolo analizzeremo le due principali categorie di derivati: le opzioni ed i futures. Le prime, in particolare, sono le più strettamente legate al concetto oggetto del nostro studio. Spiegheremo in dettaglio come la volatilità sia la variabile più importante per il pricing delle opzioni: per prezzarle è necessario conoscere la volatilità dell'attività sottostante fino alla data di scadenza dell'opzione. Tale approfondimento sui derivati è inoltre propedeutico agli argomenti trattati successivamente. Il terzo capitolo è dedicato al più importante e conosciuto indice di volatilità: il VIX creato dal CBOE. Attraverso la descrizione della sua metodologia di calcolo vedremo perché risulta fondamentale conoscere cos'è un'opzione per comprendere come viene costruito il VIX. L'analisi della sua evoluzione ci aiuterà invece a capire come e perchè la volatilità sia diventata col tempo una vera e propria asset class, un'alternativa ai tradizionali veicoli d'investimento. Al giorno d'oggi è infatti possibile negoziare derivati scritti sulla volatilità stessa, il cui asset sottostante è cioè proprio la volatilità di uno strumento finanziario. Scopo di questa tesi è analizzare due strategie di trading basate sulla volatilità, in modo specifico sul VIX. La prima consiste nell'investire direttamente sui futures scritti sul VIX, la seconda parte dallo studio del VIX ma investe in un altro strumento: l'indice azionario americano S&P 500. Per verificare la loro redditività, abbiamo utilizzato il software di analisi tecnica professionale AmiBroker per costruire due trading system: ovvero dei sistemi che mettono in atto in maniera automatica tali strategie tramite l'ausilio di un computer. Infine, abbiamo sottoposto i trading system ad una procedura di backtest, ossia ad una verifica su dati storici, e abbiamo analizzato i risultati ottenuti.
Il trading sulla volatilità
BONDINO, ELISA
2012/2013
Abstract
Nel corso di questa tesi vedremo dapprima cosa si intenda per volatilità e quante tipologie ne esistano. Evidenzieremo le peculiarità di questo fenomeno, che lo rendono interessante agli occhi degli studiosi e dei trader in quanto maggiormente prevedibile rispetto ai prezzi degli strumenti finanziari. Tra le più importanti ricordiamo: il volatility clustering, la persistenza, il ritorno verso la media e l'asimmetria. Nel secondo capitolo analizzeremo le due principali categorie di derivati: le opzioni ed i futures. Le prime, in particolare, sono le più strettamente legate al concetto oggetto del nostro studio. Spiegheremo in dettaglio come la volatilità sia la variabile più importante per il pricing delle opzioni: per prezzarle è necessario conoscere la volatilità dell'attività sottostante fino alla data di scadenza dell'opzione. Tale approfondimento sui derivati è inoltre propedeutico agli argomenti trattati successivamente. Il terzo capitolo è dedicato al più importante e conosciuto indice di volatilità: il VIX creato dal CBOE. Attraverso la descrizione della sua metodologia di calcolo vedremo perché risulta fondamentale conoscere cos'è un'opzione per comprendere come viene costruito il VIX. L'analisi della sua evoluzione ci aiuterà invece a capire come e perchè la volatilità sia diventata col tempo una vera e propria asset class, un'alternativa ai tradizionali veicoli d'investimento. Al giorno d'oggi è infatti possibile negoziare derivati scritti sulla volatilità stessa, il cui asset sottostante è cioè proprio la volatilità di uno strumento finanziario. Scopo di questa tesi è analizzare due strategie di trading basate sulla volatilità, in modo specifico sul VIX. La prima consiste nell'investire direttamente sui futures scritti sul VIX, la seconda parte dallo studio del VIX ma investe in un altro strumento: l'indice azionario americano S&P 500. Per verificare la loro redditività, abbiamo utilizzato il software di analisi tecnica professionale AmiBroker per costruire due trading system: ovvero dei sistemi che mettono in atto in maniera automatica tali strategie tramite l'ausilio di un computer. Infine, abbiamo sottoposto i trading system ad una procedura di backtest, ossia ad una verifica su dati storici, e abbiamo analizzato i risultati ottenuti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/45349