Infant Observation and young Child Observation are observation paths that not only allow the observer to get a close-up view of the development of the infant during the first two years of life, and of the child from two to five years of age, but also lead to a deeper understanding of psychic processes. The theory that supports this experience is the Kleinian and post-Kleinian psychoanalytic theory, which is examined in the work along with the method used to observe it. The theory illustrates the development of the infant’s and child’s psychic processes during the first months and years of life, with particular attention to the positions –schizoparanoid and depressive – and the role of unconscious fantasy. The method encompasses both the role of the observer and the discussion group in which he or she shares the observation protocols, and the indications that the observer follows when visiting the family: non-intervention, participatory attention, respect for habits and culture. The drawing up of the protocol, i.e. the detailed account of what has been observed, and its reading in the group with the guidance of a leader trained in observation, allows a deeper understanding of the emotions at play among all the actors in the observation: infant, or child, family and the observer himself. The work also examines two personal experiences of observation, of the newborn and the child, thanks to excerpts of observational protocols, commented through psychoanalytic theory, which add details and insights related to two paths of growth, and give a picture of the uniqueness of individual development. The observation process is considered in the light of the skills it increases in the observer, namely the ability to approach the other as a unique individual, reducing prejudices and preconceptions as much as possible, the possibility of glimpsing the evolutionary processes present in people, the possibility of alliance with the parts of the inner world that show themselves to be receptive. The experience of observation increases the ability to see the inner world of the other, through the competence of feeling one’s own inner world.
Infant Observation e Young Child Observation sono percorsi di osservazione che, oltre a permettere all’osservatore di conoscere da vicino lo sviluppo del neonato, per i primi due anni di vita, e del bambino dai due ai cinque anni, lo conducono anche a approfondire la conoscenza dei processi psichici. La teoria che supporta tale esperienza è quella psicoanalitica, kleiniana e post-kleiniana, presa in esame nel lavoro insieme al metodo che si adotta per osservare. La teoria illustra lo sviluppo dei processi psichici del neonato e del bambino durante i primi mesi e anni di vita, con particolare attenzione alle posizioni –schizoparanoide e depressiva- e al ruolo della fantasia inconscia. Il metodo comprende sia il ruolo dell’osservatore e del gruppo di discussione in cui condivide i protocolli osservativi, sia le indicazioni che l’osservatore segue quando si reca in famiglia: non intervento, attenzione partecipe, rispetto delle abitudini e della cultura. La stesura del protocollo, cioè il resoconto dettagliato di quanto osservato, e la sua lettura nel gruppo con la guida di un leader formato nell’osservazione, permette l’approfondimento della comprensione delle emozioni in gioco tra tutti gli attori dell’osservazione: neonato, o bambino, famiglia e osservatore stesso. Il lavoro esamina anche due esperienze personali di osservazione, del neonato e del bambino, grazie a stralci di protocolli osservativi, commentati attraverso la teoria psicoanalitica, che aggiungono particolari e approfondimenti relativi a due percorsi di crescita, e rendono un quadro dell’unicità dello sviluppo individuale. Il percorso osservativo viene considerato alla luce delle competenze che incrementa nell’osservatore, ossia la capacità di avvicinare l’altro come un individuo unico riducendo il più possibile pregiudizi e preconcetti, la possibilità di intravedere i processi evolutivi presenti nelle persone, la possibilità di alleanza con le parti del mondo interno che si mostrano ricettive. Fare l’esperienza dell’osservazione permette di aumentare la capacità di vedere il mondo interno dell’altro, attraverso la competenza di sentire maggiormente il proprio mondo interno.
Infant Observation e Young Child Observation: teoria psicoanalitica, narrazione e interiorizzazione del processo evolutivo
GENNA, SARA BENEDETTA
2020/2021
Abstract
Infant Observation e Young Child Observation sono percorsi di osservazione che, oltre a permettere all’osservatore di conoscere da vicino lo sviluppo del neonato, per i primi due anni di vita, e del bambino dai due ai cinque anni, lo conducono anche a approfondire la conoscenza dei processi psichici. La teoria che supporta tale esperienza è quella psicoanalitica, kleiniana e post-kleiniana, presa in esame nel lavoro insieme al metodo che si adotta per osservare. La teoria illustra lo sviluppo dei processi psichici del neonato e del bambino durante i primi mesi e anni di vita, con particolare attenzione alle posizioni –schizoparanoide e depressiva- e al ruolo della fantasia inconscia. Il metodo comprende sia il ruolo dell’osservatore e del gruppo di discussione in cui condivide i protocolli osservativi, sia le indicazioni che l’osservatore segue quando si reca in famiglia: non intervento, attenzione partecipe, rispetto delle abitudini e della cultura. La stesura del protocollo, cioè il resoconto dettagliato di quanto osservato, e la sua lettura nel gruppo con la guida di un leader formato nell’osservazione, permette l’approfondimento della comprensione delle emozioni in gioco tra tutti gli attori dell’osservazione: neonato, o bambino, famiglia e osservatore stesso. Il lavoro esamina anche due esperienze personali di osservazione, del neonato e del bambino, grazie a stralci di protocolli osservativi, commentati attraverso la teoria psicoanalitica, che aggiungono particolari e approfondimenti relativi a due percorsi di crescita, e rendono un quadro dell’unicità dello sviluppo individuale. Il percorso osservativo viene considerato alla luce delle competenze che incrementa nell’osservatore, ossia la capacità di avvicinare l’altro come un individuo unico riducendo il più possibile pregiudizi e preconcetti, la possibilità di intravedere i processi evolutivi presenti nelle persone, la possibilità di alleanza con le parti del mondo interno che si mostrano ricettive. Fare l’esperienza dell’osservazione permette di aumentare la capacità di vedere il mondo interno dell’altro, attraverso la competenza di sentire maggiormente il proprio mondo interno.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/45200