La ricerca di ricavi dal lavoro, il possibile percorso di crescita della carriera, il proprio impegno ad adempiere una missione personale e sociale rappresentano le basi per definire non solo un lavoro significativo, ma un accordo di reciprocità tra individuo e organizzazione, una sorta di contratto reciproco che è animato non solo dalla consapevolezza di diritti e doveri reciproci, ma dal sentimento di essere ¿cittadini dell'organizzazione¿, di riconoscersi cioè come una delle componenti fondamentali della sua struttura, di essere parte del suo tessuto connettivo e, soprattutto, di provare orgoglio per la sua appartenenza. Ciò che si vuole evidenziare in questo lavoro è proprio il significato specifico della relazione di lavoro: uno scambio di richieste e di risposte, ma anche di attese reciproche, che trovano un accordo, un punto di equilibrio possibile tra esigenze diverse, in un momento dato e in un contesto organizzativo concreto. La forma che questo scambio assume, subito dal primo incontro con il lavoro e nel tempo, infatti può aiutarci a comprendere anche le spinte motivazionali, la loro intensità e persistenza nel tempo. Questo lavoro, come già accennato, si propone di scandagliare in tutti i suoi aspetti il cosiddetto contratto psicologico, uno strumento assai utile per cercare di capire il funzionamento del rapporto tra persona e organizzazione, sia con una finalità di gestione delle persone, sia in una prospettiva motivazionale. Il tipo di contratto psicologico instaurato può spiegare, ad esempio, l'esistenza di impegno e coinvolgimento personale anche extraruolo, ovvero una motivazione forte nei confronti degli scopi organizzativi qualora l'organizzazione non disattende le variegate aspettative che i lavoratori elaborano, e che hanno un ruolo di attivazione delle condotte pur non essendo esplicitamente concordate, e che influenzano l'andamento delle relazioni di lavoro. Sullo sfondo sarà presentato il caso della Sintesi e Ricerca spa, una realtà produttiva dell'hinterland torinese in forte crescita, presso la quale è stata condotta una ricerca di tipo qualitativo frutto di un'idea venuta in mente nel corso dell'esperienza lavorativa di circa 8 mesi presso l'ufficio del Personale della stessa. La scelta della metodologia da applicare, ossia la ricerca qualitativa e l'osservazione partecipante, è stata infatti dettata dalla grande opportunità che tale esperienza sul campo offriva e dalle caratteristiche e dal particolare contesto di quest'ultima. Pertanto si è cercato di adattare la specifica metodologia di ricerca a quest'esperienza, al fine di indagare gli aspetti più interessanti della cultura organizzativa rintracciata, lo stile di leadership prevalente e tutti gli elementi che concorrono alla formazione del contratto psicologico all'interno di un'organizzazione vissuta dal vivo. I risultati sono stati molto interessanti in quanto hanno consentito di effettuare delle considerazioni di fondo, ed elaborare degli spunti su cui riflettere, sulla scorta di quanto studiato fino a questo momento a livello solo teorico, su quali siano in concreto le leve più efficaci per rafforzare il contratto psicologico tra individuo ed organizzazione, sugli effetti che un certo stile di leadership scatena tra i membri dell'organizzazione e su una serie di attività gestionali da implementare sempre di più per garantire nel tempo la costante identificazione degli obiettivi individuali con quelli organizzativi.

Il contratto psicologico tra individuo ed organizzazione. Il caso Sintesi & Ricerca spa: Gli strumenti per allineare i comportamenti individuali con gli obiettivi dell'organizzazione

TIRRI, GIOVANNI TOMMASO
2011/2012

Abstract

La ricerca di ricavi dal lavoro, il possibile percorso di crescita della carriera, il proprio impegno ad adempiere una missione personale e sociale rappresentano le basi per definire non solo un lavoro significativo, ma un accordo di reciprocità tra individuo e organizzazione, una sorta di contratto reciproco che è animato non solo dalla consapevolezza di diritti e doveri reciproci, ma dal sentimento di essere ¿cittadini dell'organizzazione¿, di riconoscersi cioè come una delle componenti fondamentali della sua struttura, di essere parte del suo tessuto connettivo e, soprattutto, di provare orgoglio per la sua appartenenza. Ciò che si vuole evidenziare in questo lavoro è proprio il significato specifico della relazione di lavoro: uno scambio di richieste e di risposte, ma anche di attese reciproche, che trovano un accordo, un punto di equilibrio possibile tra esigenze diverse, in un momento dato e in un contesto organizzativo concreto. La forma che questo scambio assume, subito dal primo incontro con il lavoro e nel tempo, infatti può aiutarci a comprendere anche le spinte motivazionali, la loro intensità e persistenza nel tempo. Questo lavoro, come già accennato, si propone di scandagliare in tutti i suoi aspetti il cosiddetto contratto psicologico, uno strumento assai utile per cercare di capire il funzionamento del rapporto tra persona e organizzazione, sia con una finalità di gestione delle persone, sia in una prospettiva motivazionale. Il tipo di contratto psicologico instaurato può spiegare, ad esempio, l'esistenza di impegno e coinvolgimento personale anche extraruolo, ovvero una motivazione forte nei confronti degli scopi organizzativi qualora l'organizzazione non disattende le variegate aspettative che i lavoratori elaborano, e che hanno un ruolo di attivazione delle condotte pur non essendo esplicitamente concordate, e che influenzano l'andamento delle relazioni di lavoro. Sullo sfondo sarà presentato il caso della Sintesi e Ricerca spa, una realtà produttiva dell'hinterland torinese in forte crescita, presso la quale è stata condotta una ricerca di tipo qualitativo frutto di un'idea venuta in mente nel corso dell'esperienza lavorativa di circa 8 mesi presso l'ufficio del Personale della stessa. La scelta della metodologia da applicare, ossia la ricerca qualitativa e l'osservazione partecipante, è stata infatti dettata dalla grande opportunità che tale esperienza sul campo offriva e dalle caratteristiche e dal particolare contesto di quest'ultima. Pertanto si è cercato di adattare la specifica metodologia di ricerca a quest'esperienza, al fine di indagare gli aspetti più interessanti della cultura organizzativa rintracciata, lo stile di leadership prevalente e tutti gli elementi che concorrono alla formazione del contratto psicologico all'interno di un'organizzazione vissuta dal vivo. I risultati sono stati molto interessanti in quanto hanno consentito di effettuare delle considerazioni di fondo, ed elaborare degli spunti su cui riflettere, sulla scorta di quanto studiato fino a questo momento a livello solo teorico, su quali siano in concreto le leve più efficaci per rafforzare il contratto psicologico tra individuo ed organizzazione, sugli effetti che un certo stile di leadership scatena tra i membri dell'organizzazione e su una serie di attività gestionali da implementare sempre di più per garantire nel tempo la costante identificazione degli obiettivi individuali con quelli organizzativi.
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