Candidata: Giorgia Blanc Relatore: Dott. Alessandro Re Correlatore: Dott. Paola Buscaglia Contro relatore: Dott. Monica Gulmini Anno Accademico 2012/2013 ¿ Sessione di laurea aprile 2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze per i Beni Culturali Scuola di Scienze della Natura - Università degli Studi di Torino La radiografia digitale e i beni culturali: messa a punto della strumentazione e applicazione per l'analisi di dipinti su tela Questo lavoro di tesi si concentra sull'applicazione della tecnica radiografica digitale per l'analisi di dipinti su tela. Per lo svolgimento del presente lavoro ci si è avvalsi della strumentazione collocata stabilmente all'interno dei laboratori scientifici del Centro di Conservazione e Restauro ¿La Venaria Reale¿. Tale strumentazione è frutto di un progetto regionale denominato neu_ART, di durata triennale (2009-2012) al fine di dotare il Centro di una strumentazione all'avanguardia ed in grado di rispondere alle esigenze dei restauratori e dei numerosi interventi conservativi ivi realizzati su manufatti ed opere d'arte di diversa tipologia. Per quanto riguarda la radiografia digitale, si tratta di una tecnica diagnostica non invasiva che consente di indagare la struttura interna di un oggetto, studiandone quindi anche lo stato di conservazione, la tecnica esecutiva e i segni di rifacimenti o restauri precedenti. Il setup strumentale è costituito da una sorgente di raggi X, un rivelatore digitale in grado di compiere una scansione dell'oggetto muovendosi orizzontalmente su di un apposito asse ed un supporto fisso,per l'oggetto. Questo lavoro di tesi si è svolto in coda ad una serie di precedenti lavori condotti per verificare la risposta ai raggi X da parte dei vari materiali che compongono un dipinto su tela: in particolare, uno studio incentrato sulla risposta delle stesure di pigmenti puri e in concentrazioni crescenti di biacca (Croce,2012), uno studio sulla risposta dei supporti in tela (Barbiero, 2012) ed uno studio sulle preparazioni pittoriche (Perino,2013). Come prima operazione sono stati valutati i parametri strumentali col fine di trovare le condizioni di acquisizione più idonee per lo studio di questo tipo di manufatto: sono state ricercati valori di tensione (kV) ed intensità di corrente (mA) della sorgente uniti alla velocità di scansione (m/min) del rivelatore col fine di ottenere il più alto numero di livelli di grigio. Come secondo operazione sono state sottoposte ad analisi due opere in attesa di restauro presenti nei laboratori di Restauro del Centro: una ¿Santa Caterina¿ (fine secolo XVIII) proveniente dalla collezione privata Lorenzo Morelli (Ancona) e ¿La Natività di Maria¿ di Antonio Molinari, di proprietà dell' Istituto di Ricovero e di Educazione (IRE) di Venezia (1682 ¿ 1683). La prima opera è stata sottoposta ad indagine per indagare la natura della materia al di sotto dello strato più superficiale e dalle immagini radiografiche è emerso un dipinto sottostante totalmente diverso da quello che appare oggi. La Natività di Maria del Molinari invece ha subito un incendio nel maggio del 2010 che ha danneggiato la superficie pittorica: la superficie al momento risulta totalmente scurita a causa del degrado, provocato dal calore, a cui è andato incontro il legante. L'indagine radiografica è stata condotta con la finalità di comprendere se l'iconografia del dipinto, al di sotto della superficie pittorica, fosse ancora leggibile e anche in questo caso sono stati ottenuti dei buoni risultati

La Radiografia Digitale e i Beni Culturali: messa a punto della strumentazione e applicazione per l'analisi di dipinti su tela

BLANC, GIORGIA
2012/2013

Abstract

Candidata: Giorgia Blanc Relatore: Dott. Alessandro Re Correlatore: Dott. Paola Buscaglia Contro relatore: Dott. Monica Gulmini Anno Accademico 2012/2013 ¿ Sessione di laurea aprile 2014 Corso di Laurea Magistrale in Scienze per i Beni Culturali Scuola di Scienze della Natura - Università degli Studi di Torino La radiografia digitale e i beni culturali: messa a punto della strumentazione e applicazione per l'analisi di dipinti su tela Questo lavoro di tesi si concentra sull'applicazione della tecnica radiografica digitale per l'analisi di dipinti su tela. Per lo svolgimento del presente lavoro ci si è avvalsi della strumentazione collocata stabilmente all'interno dei laboratori scientifici del Centro di Conservazione e Restauro ¿La Venaria Reale¿. Tale strumentazione è frutto di un progetto regionale denominato neu_ART, di durata triennale (2009-2012) al fine di dotare il Centro di una strumentazione all'avanguardia ed in grado di rispondere alle esigenze dei restauratori e dei numerosi interventi conservativi ivi realizzati su manufatti ed opere d'arte di diversa tipologia. Per quanto riguarda la radiografia digitale, si tratta di una tecnica diagnostica non invasiva che consente di indagare la struttura interna di un oggetto, studiandone quindi anche lo stato di conservazione, la tecnica esecutiva e i segni di rifacimenti o restauri precedenti. Il setup strumentale è costituito da una sorgente di raggi X, un rivelatore digitale in grado di compiere una scansione dell'oggetto muovendosi orizzontalmente su di un apposito asse ed un supporto fisso,per l'oggetto. Questo lavoro di tesi si è svolto in coda ad una serie di precedenti lavori condotti per verificare la risposta ai raggi X da parte dei vari materiali che compongono un dipinto su tela: in particolare, uno studio incentrato sulla risposta delle stesure di pigmenti puri e in concentrazioni crescenti di biacca (Croce,2012), uno studio sulla risposta dei supporti in tela (Barbiero, 2012) ed uno studio sulle preparazioni pittoriche (Perino,2013). Come prima operazione sono stati valutati i parametri strumentali col fine di trovare le condizioni di acquisizione più idonee per lo studio di questo tipo di manufatto: sono state ricercati valori di tensione (kV) ed intensità di corrente (mA) della sorgente uniti alla velocità di scansione (m/min) del rivelatore col fine di ottenere il più alto numero di livelli di grigio. Come secondo operazione sono state sottoposte ad analisi due opere in attesa di restauro presenti nei laboratori di Restauro del Centro: una ¿Santa Caterina¿ (fine secolo XVIII) proveniente dalla collezione privata Lorenzo Morelli (Ancona) e ¿La Natività di Maria¿ di Antonio Molinari, di proprietà dell' Istituto di Ricovero e di Educazione (IRE) di Venezia (1682 ¿ 1683). La prima opera è stata sottoposta ad indagine per indagare la natura della materia al di sotto dello strato più superficiale e dalle immagini radiografiche è emerso un dipinto sottostante totalmente diverso da quello che appare oggi. La Natività di Maria del Molinari invece ha subito un incendio nel maggio del 2010 che ha danneggiato la superficie pittorica: la superficie al momento risulta totalmente scurita a causa del degrado, provocato dal calore, a cui è andato incontro il legante. L'indagine radiografica è stata condotta con la finalità di comprendere se l'iconografia del dipinto, al di sotto della superficie pittorica, fosse ancora leggibile e anche in questo caso sono stati ottenuti dei buoni risultati
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/45091