Lo studio, inserito nell'ambito del progetto europeo Interreg PhenoAlp, è consistito nel proseguimento del monitoraggio fenologico di un pascolo subalpino a Nardus stricta L. situato presso la località Tellinod, in Valle d'Aosta. L'interesse per lo studio della fenologia in ambito alpino nasce dalla stretta relazione tra quest'ultima e i cambiamenti climatici globali, in particolar modo considerando l'innalzamento delle temperature registrato nell'ultimo secolo e gli impatti previsti sugli ecosistemi d'alta quota. Il monitoraggio, avviato nel 2009, è proseguito per quattro stagioni consecutive e ha preso in considerazione la fenologia riproduttiva e vegetativa dal livello di specie a quello dell'intera comunità vegetale. È stata monitorato nel tempo la fenologia riproduttiva di sette specie vegetali, cinque erbacee e due arbustive, corrispondenti a sette diversi gruppi funzionali. La fenologia della comunità è stata monitorata grazie alle misurazioni della produzione di biomassa ottenute da prelievi distruttivi, al calcolo dell'indice di area fogliare (LAI) e alla stima del rinverdimento ottenuta da osservazioni dirette e dall'elaborazione di immagini digitali nadirali. I risultati della stagione 2012 sono stati messi a confronto con i dati ottenuti negli anni precedenti al fine di valutare possibili variazioni interannuali. La presenza nel sito della stazione meteorologica installata da ARPA Valle d'Aosta ha permesso di valutare l'influenza della temperatura sull'andamento delle fasi di sviluppo, prendendo in considerazione i valori di somme termiche e il momento di fusione del manto nevoso. È stato inoltre valutato il contenuto in carbonio e azoto della biomassa epigea della prateria e l'andamento del processo di decomposizione nel corso della stagione invernale ed estiva con il metodo delle litterbags. Nonostante il breve periodo che ha interessato lo studio, le variazioni interannuali di temperatura registrate hanno permesso di verificare l'effetto di questo parametro ambientale sulla fenologia vegetale della prateria, in particolare in riferimento all'anomalia termica verificatasi nella stagione 2011. Le fasi fenologiche individuate per lo sviluppo riproduttivo delle specie mostrano una risposta differente ai cambiamenti di temperatura. La fase iniziale di sviluppo risulta maggiormente influenzata da questo parametro rispetto alle fasi successive che si mantengono più stabili di anno in anno. La produttività della prateria subisce un' evidente riduzione nel corso dei quattro anni, con valori massimi registrati nel 2009 e valori minimi nel 2012. In correlazione con questo andamento osserviamo anche un leggero cambiamento nella composizione floristica della prateria, con un aumento della percentuale di monocotiledoni, rappresentate per la maggior parte da N. stricta, rispetto alle dicotiledoni; tali variazioni sono spiegabili in riferimento alle dinamiche attese per la comunità di un pascolo in seguito ad abbandono. Lo studio della decomposizione ha inoltre messo in luce come l'alta percentuale di N. stricta nella comunità vegetale comporti la presenza di una grande quantità di materiale vegetale non degradato che contribuisce all'accumulo di carbonio e azoto non disponibile per le altre specie vegetali e condiziona il successo della specie dominante nella competizione spaziale e per la luce.
Fenologia vegetativa e riproduttiva e dinamica della vegetazione di un nardeto subalpino in quattro anni di monitoraggio.
MARTINI, MIRIAM
2012/2013
Abstract
Lo studio, inserito nell'ambito del progetto europeo Interreg PhenoAlp, è consistito nel proseguimento del monitoraggio fenologico di un pascolo subalpino a Nardus stricta L. situato presso la località Tellinod, in Valle d'Aosta. L'interesse per lo studio della fenologia in ambito alpino nasce dalla stretta relazione tra quest'ultima e i cambiamenti climatici globali, in particolar modo considerando l'innalzamento delle temperature registrato nell'ultimo secolo e gli impatti previsti sugli ecosistemi d'alta quota. Il monitoraggio, avviato nel 2009, è proseguito per quattro stagioni consecutive e ha preso in considerazione la fenologia riproduttiva e vegetativa dal livello di specie a quello dell'intera comunità vegetale. È stata monitorato nel tempo la fenologia riproduttiva di sette specie vegetali, cinque erbacee e due arbustive, corrispondenti a sette diversi gruppi funzionali. La fenologia della comunità è stata monitorata grazie alle misurazioni della produzione di biomassa ottenute da prelievi distruttivi, al calcolo dell'indice di area fogliare (LAI) e alla stima del rinverdimento ottenuta da osservazioni dirette e dall'elaborazione di immagini digitali nadirali. I risultati della stagione 2012 sono stati messi a confronto con i dati ottenuti negli anni precedenti al fine di valutare possibili variazioni interannuali. La presenza nel sito della stazione meteorologica installata da ARPA Valle d'Aosta ha permesso di valutare l'influenza della temperatura sull'andamento delle fasi di sviluppo, prendendo in considerazione i valori di somme termiche e il momento di fusione del manto nevoso. È stato inoltre valutato il contenuto in carbonio e azoto della biomassa epigea della prateria e l'andamento del processo di decomposizione nel corso della stagione invernale ed estiva con il metodo delle litterbags. Nonostante il breve periodo che ha interessato lo studio, le variazioni interannuali di temperatura registrate hanno permesso di verificare l'effetto di questo parametro ambientale sulla fenologia vegetale della prateria, in particolare in riferimento all'anomalia termica verificatasi nella stagione 2011. Le fasi fenologiche individuate per lo sviluppo riproduttivo delle specie mostrano una risposta differente ai cambiamenti di temperatura. La fase iniziale di sviluppo risulta maggiormente influenzata da questo parametro rispetto alle fasi successive che si mantengono più stabili di anno in anno. La produttività della prateria subisce un' evidente riduzione nel corso dei quattro anni, con valori massimi registrati nel 2009 e valori minimi nel 2012. In correlazione con questo andamento osserviamo anche un leggero cambiamento nella composizione floristica della prateria, con un aumento della percentuale di monocotiledoni, rappresentate per la maggior parte da N. stricta, rispetto alle dicotiledoni; tali variazioni sono spiegabili in riferimento alle dinamiche attese per la comunità di un pascolo in seguito ad abbandono. Lo studio della decomposizione ha inoltre messo in luce come l'alta percentuale di N. stricta nella comunità vegetale comporti la presenza di una grande quantità di materiale vegetale non degradato che contribuisce all'accumulo di carbonio e azoto non disponibile per le altre specie vegetali e condiziona il successo della specie dominante nella competizione spaziale e per la luce.File | Dimensione | Formato | |
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