Impiego di un sottoprodotto di carciofo nell'alimentazione del coniglio

Livestock productions are strongly affected by the availability and cost of raw materials. In this sense, the use of agri-food-by-product may represent an interesting alternative to conventional raw materials in order to lower the cost of feed helping, at the same time, to reduce the environment impact of waste disposal. The aim of this trial was to evaluate the effects of artichoke by-product (AB) in the diets of growing rabbits on performance traits, apparent digestibility, carcass characteristics, and meat and sensory quality. 120 rabbits aged 38 days old were divided into three groups that were fed 3 isonitrogenous and isocaloric diets supplemented with AB at 0% (AB0), 5% (AB5) and 10% (AB10), respectively. The animals were single housed in wire cages at a temperature of 22±2°C and had a free access to clean drinking water. The effects on growth performance and nutritive values were studied over 58 days. An in vivo apparent digestibility trial conducted at 51 days of age and the digestion coefficients were calculated. Results showed that the final weight, weight gain, feed intake and the crude protein apparent digestibility coefficient did not differ among the dietary treatments. However, significant differences were observed in the feed conversion rate and in all apparent digestibility coefficients among the group without AB and the two supplemented groups. Artichoke bract is a valid feed ingredient due to its good chemical composition, and has potential as an effective supplement for rabbits, in particular the best digestible energy and digestibility coefficients for dry matter, organic matter, ether extract and fiber fractions were found in rabbits fed a 50 g/kg diet. At 96 days of age, 12 rabbits per group were slaughtered; the carcass was weighed and the weights of the skin and full gastrointestinal tract were recorded and expressed as a percentage of slaughter weight. Carcasses were chilled at +4 °C for 24 h. The chilled carcass weight (CCW), dressing out percentage and the ratio of head and liver were expressed as a percentage of CCW. After that the carcasses were halved and the two longissimus dorsi (LD) muscles were excised. The left LD muscle was divided into two parts. The fore part was used to measure pH, color and cooking losses. The hind part of the left LD was vacuum-packed, frozen at ¿20°C and then freeze dried. Proximate composition, fatty acid profile and TBARS values were determined on freeze-dried samples. Results showed that carcass characteristics, LD muscle traits and its oxidative status were not affected by the AB supplementation, except for the meat ether extract content that increased on fresh matter basis with the increase of the AB supplementation. The α-linolenic acid content decreased with the increase of the AB supplementation in the LD muscle and in the perirenal fat, while the n-6/n-3 ratio increased significantly with increasing AB inclusion in the LD muscle and in the perirenal fat. Furthermore, no significant difference was found in preference between the three meats samples arising from the three groups. The enrichment of the rabbit diet with AB allows the production of rabbit meat with a good degree of unsaturation and low saturation, even if the n-6/n-3 ratio was slightly worse.

Le produzioni animali sono fortemente condizionate dalla disponibilità e dai costi delle materie prime. In questo senso, l'uso di residui di lavorazione agroindustriale possono rappresentare una valida proposta per abbassare i costi dei mangimi portando contemporaneamente un indubbio beneficio per l'ambiente. Lo scopo di questa sperimentazione è stato quello di valutare gli effetti dell'integrazione, nell'alimentazione dei conigli, di un residuo della lavorazione del carciofo (AB) sui parametri zootecnici, la digeribilità e le caratteristiche qualitative e sensoriali della carne. Sono stati utilizzati 120 conigli di 38 giorni di età divisi in tre gruppi alimentati con differenti mangimi isocalorici e isoproteici integrati con AB 0%, 5% e 10%. Gli animali sono stati messi singolarmente in gabbie bicellulari con libero accesso all'acqua. Gli effetti sulle performance di accrescimento e i valori nutritivi sono stati studiati dopo 58 giorni. Una prova in vivo di digeribilità apparente è stata condotta a 51 giorni di età e i coefficienti di digestione sono stati calcolati. I risultati hanno dimostrato che il peso finale, l'aumento di peso, l'ingestione di alimento e il coefficiente di digeribilità apparente della proteina grezza non differivano tra i trattamenti alimentari. Sono state osservate differenze significative per l'indice di conversione alimentare e per i coefficienti di digeribilità apparente tra AB0, e i gruppi contenente AB. Le bratte di carciofo sono un valido ingrediente alimentare per i conigli data la loro buona composizione chimica; in particolare la migliore energia digeribile e i migliori coefficienti di digeribilità per sostanza secca, materia organica, estratto etereo e frazioni fibrose sono stati trovati nei conigli alimentati con 50g/kg di alimento. A 96 giorni di età, 12 conigli per gruppo sono stati macellati in un macello sperimentale. Le carcasse sono state pesate e sono stati registrati i pesi della pelle e dell'intero tratto gastrointestinale, e sono stati espressi come percentuale del peso di macellazione. Le carcasse sono state refrigerate a +4°C per 24h. Il peso della carcassa refrigerata (PCR), la percentuale di resa alla macellazione e il rapporto tra testa e fegato sono stati espressi come % del PCR. Le carcasse sono state poi dimezzate e i due muscoli longissimus dorsi (LD) sono stati asportati per misurare pH, colore, perdite di cottura, composizione centesimale, profilo di acidi grassi e TBARS e la realizzazione delle prove sensoriali. I risultati hanno dimostrato che le caratteristiche della carcassa e del muscolo LD e il suo stato ossidativo non stati influenzati dall'integrazione con AB, tranne che per il contenuto di estratto etereo della carne che accresce con l'aumento dell'integrazione con AB. Il contenuto di acido α-linolenico diminuisce con l'aumentare dell'interazione sia nel muscolo LD che nel grasso perirenale, mentre il rapporto n-6/n-3 aumenta significativamente aumentando l'integrazione con AB nel muscolo LD e nel grasso perirenale. Non sono state riscontrate preferenze tra i tre campioni di carne derivanti dai tre gruppi. L'arricchimento dell'alimentazione dei conigli con AB permette la produzione di carne di coniglio con un buon grado di insaturazione e bassa saturazione, anche se il rapporto n-6/n-3 è stato leggermente peggiorato.