CARTA, FORBICE E INFINITO. DUE METODOLOGIE A CONFRONTO PER LA DIDATTICA DELL'ARTE

In this thesis I analyze the different ways of art teaching and the methodologies of two Italian artists: Bruno Munari and Michelangelo Pistoletto. Bruno Munari conceives art as a game and educates people to creativity through the knowledge of techniques and art languages. The children, with his method, can satisfy their curiosity and they can live new experiences and acquire abilities. Instead, Michelangelo Pistoletto promotes free art forms, that are autonomous from schemes and teachings; what matters in his method is the message of social responsibility contained in it. The Munari method had and still has a great influence on museum didactics, while the educational events promoted by Cittadellarte recall, in many ways, the philosophy of Pistoletto. This is noticeable especially in the collaboration with ReMida. The act of "making", as Bruno Munari sustained, is certainly the best way to learn and memorize. After a brief introduction regarding the birth of the discipline in Italy, I mention the most important steps that led to the birth of the need of giving an cultural training to new generations. Then I analyze the methodological paths of the two artists. In the fourth chapter I experienced two designs, the firs according to the Munari method, the other following the method of Pistoletto, in order to put into practice what I learned during my research. The two methods seem to be very different one from each other: in the first one the focus is on the instruments, on the stages of the activities, on a way of teaching that reminds a workshop, an Italian ¿bottega¿. In the second method there is primarily a behavioral philosophy which is based on a collective message. At the end of this experimental project, I can conclude that the two didactic methods are not one antithetical to the other, but they often seem to live together, enriching each other.

Con questa tesi ho voluto analizzare i differenti modi di insegnare l'arte di due artisti italiani: Bruno Munari e Michelangelo Pistoletto. Bruno Munari gioca con l'arte e attraverso la conoscenza delle tecniche e dei linguaggi educa alla creatività. Il bambino può soddisfare le proprie curiosità arricchendosi di esperienza e capacità. Michelangelo Pistoletto promuove invece forme d'arte libere e autonome da schemi e insegnamenti, ciò che conta è il messaggio di responsabilità sociale. Il Metodo Munari ha influenzato tutta la didattica museale, mentre gli eventi educativi promossi da Cittadellarte richiamano sotto molti aspetti le proposte del designer milanese, specie nella collaborazione con ReMida. Il "fare" come sosteneva Bruno Munari è indubbiamente il modo migliore per imparare e per memorizzare. Dopo la breve introduzione sulla nascita della disciplina in Italia, citando i passi più importanti che hanno portato a sentire fortemente l'esigenza formativa delle nuove generazioni, ho analizzato i percorsi metodologici dei due artisti. Nel quarto capitolo ho voluto sperimentare due progettazioni, una con il metodo Munari, l'altra con quello di Pistoletto, per concretizzare quando appreso da questa ricerca. I due metodi educativi sembrano molto differenti, nel primo vi è un'attenzione agli strumenti, alle fasi del lavoro, ad un insegnamento più da "bottega", nel secondo vi è più una filosofia comportamentale basata su un messaggio collettivo. A conclusione del progetto sperimentale, le due proposte formative non essendo antitetiche tra loro, sembrano spesso convivere, arricchendosi l'una con l'altra.