La mia tesi inizia con un'immagine di distruzione. La famiglia mafiosa dei Belfiore, servendosi di oggetti e attrezzi di fortuna, convertiva in macerie la proprietà che stava per essergli confiscata. Seguendo la linea narrativa, dall'incipit alle conclusioni, ogni visione di abbandono e rovina si accompagna a un'azione individuale e collettiva che mira a ricostruire, a riorganizzare. Laddove la mafia distrugge, l'antimafia ricostruisce; laddove il mercato squarcia, le relazioni rammendano. In un flusso continuo di opzioni, i luoghi occupati e riorganizzati servono ai soggetti per orientare la precarietà e orientarsi nella precarietà. Essi non si accontentano di consumare in modo critico, né tantomeno passivamente, ma intendono diventare produttori creativi di significati sempre nuovi.
Comunità in transito. Tra collettivismo e partite iva, per un'etnografia della precarietà nella provincia di Torino
RUBATTO, EDOARDO
2012/2013
Abstract
La mia tesi inizia con un'immagine di distruzione. La famiglia mafiosa dei Belfiore, servendosi di oggetti e attrezzi di fortuna, convertiva in macerie la proprietà che stava per essergli confiscata. Seguendo la linea narrativa, dall'incipit alle conclusioni, ogni visione di abbandono e rovina si accompagna a un'azione individuale e collettiva che mira a ricostruire, a riorganizzare. Laddove la mafia distrugge, l'antimafia ricostruisce; laddove il mercato squarcia, le relazioni rammendano. In un flusso continuo di opzioni, i luoghi occupati e riorganizzati servono ai soggetti per orientare la precarietà e orientarsi nella precarietà. Essi non si accontentano di consumare in modo critico, né tantomeno passivamente, ma intendono diventare produttori creativi di significati sempre nuovi.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/44818