This work aims to define the screamo genre and, in particular, how this genre developed Italy. It begins with an attempt to construct a genealogy of the genre and analyzes the terminological choices made to designate it. To identify the origins of screamo, it is appropriate to keep in mind that all subsequent developments and evolutions of the genre are based on the U.S. post-hardcore and post-punk movements of the 1980s, with bands like Hüsker Dü, Fugazi, and Shellac. These groups introduce new stylistic elements and complexities to punk, broadening its sounds and themes addressed in songs' lyrics. Indeed, in the early 1990s, a new scene of hardcore punk bands emerged, heavily influenced by emotional hardcore (emocore), featuring members like Orchid, Saetia, and Pageninetynine: although none of the first-wave bands consider themselves “screamo,” the term emerges and begins to be associated with this particular type of hardcore music. The second chapter is dedicated to analyzing the screamo scene in Italy. It differs significantly from the U.S. scene. The genre began to spread in Italy in the early 2000s, but it never reached the levels of popularity attained in the States during those years. This is an important point for fully understanding the "screamo" phenomenon in our country: since its characteristics have never been codified and crystallized for sales purposes, the genre in Italy has a particular freedom of expression and creativity, never truly defining itself and often oscillating between different musical styles. After examining the most important and influential Italian screamo bands, both in Italy and abroad, I will attempt to trace a concrete and as comprehensive as possible map of the groups and festivals that make up and keep the scene alive on a national scale. The final chapter compares two albums: "La fine non è la fine" (2004) by La Quiete and "Quando Vedrai Le Navi In Fiamme Sarà Giunta L’Ora" (2018) by Marnero. The two works are treated as exemplary cases regarding the aspect that screamo assumes in Italy. Moreover, being published 14 years apart, their comparative analysis also allows us to grasp the hybridizations and stylistic changes that have occurred within this genre over the years. Finally, the thesis ends with three interviews to three members of the Italian screamo scene, collected by me during the summer of 2024 and included in the appendix: the first with Francesco “Frank” Girasole, as a musician and founder of the independent label “Longrail Records,” specialized in screamo and post-hardcore music; the second with Alessandro Ciffo, as a musician and member of the collective “Turin Moving Parts,” created to promote and organize screamo events in Turin; and the third with J.D. Raudo, as a musician and “veteran” of the Italian screamo and hardcore punk scene.

Questo lavoro mira a definire il genere screamo e, in particolare, come tale genere si sia declinato nel contesto italiano. La tesi si apre con il tentativo di costruire una genealogia del genere e con l’analisi delle scelte terminologiche volte a designarlo. Per individuare le origini dello screamo è senz’altro opportuno tenere a mente che tutti i successivi sviluppi e le evoluzioni di quest’ultimo poggiano sul post-hardcore e il post-punk statunitense degli anni Ottanta, con esperienze come quelle degli Hüsker Dü, dei Fugazi e degli Shellac. Questi gruppi aggiungono al genere punk nuovi elementi stilistici e di complessità, ampliandone le sonorità e le tematiche trattate nei testi delle canzoni. Infatti, agli inizi degli anni Novanta si forma una nuova scena di gruppi hardcore punk con grosse influenze dall’emotional hardcore (emocore), che vede tra i propri membri gruppi come Orchid, Saetia e Pageninetynine: nonostante nessuno dei gruppi della prima ondata si consideri direttamente “screamo”, il termine nasce e comincia ad essere associato a questo particolare tipo di musica hardcore. Il secondo capitolo è dedicato all’analisi della scena screamo in Italia. Essa si differenzia largamente da quella statunitense. Il genere si diffonde in Italia a partire dai primi anni Duemila, ma qui non toccherà mai i livelli di popolarità raggiunti negli States in quegli anni. Questo dato è importante per comprendere pienamente il fenomeno “screamo” nel nostro Paese: dal momento che le sue caratteristiche non sono mai state codificate e cristallizzate per motivi di vendita, il genere in Italia gode di una particolare libertà espressiva e creativa, non definendosi mai veramente del tutto e spesso oscillando tra diversi stili musicali. Dopo una disamina dei gruppi screamo italiani più importanti ed influenti, sia in Italia che all’estero, tenterò di tracciare una mappa concreta e il più possibile esaustiva dei gruppi e dei festival che compongono e mantengono viva la scena su scala nazionale. Nell’ultimo capitolo verranno messi a confronto due album: La fine non è la fine (2004) dei La Quiete e Quando Vedrai Le Navi In Fiamme Sarà Giunta L’Ora (2018) dei Marnero. I due lavori sono trattati come casi esemplari per quanto riguarda l’aspetto che lo screamo assume in Italia. Inoltre, essendo stati pubblicati a 14 anni di distanza, la loro analisi comparata permette anche di cogliere le ibridazioni e i mutamenti stilistici avvenuti all’interno di questo genere negli anni. Infine, la tesi si conclude con tre interviste a tre componenti della scena screamo italiana, raccolte da me durante l’estate del 2024 ed inserite in appendice: la prima a Francesco “Frank” Girasole, in qualità di musicista e di fondatore dell’etichetta indipendente “Longrail Records”, specializzata in musica screamo e post-hardcore; la seconda ad Alessandro Ciffo, in qualità di musicista e di membro del collettivo “Turin Moving Parts”, nato per promuovere ed organizzare eventi screamo a Torino; la terza a J.D. Raudo, in qualità di musicista e di “veterano” della scena screamo e hardcore punk italiana.

La musica "screamo" in Italia: genesi, evoluzione e diffusione

CARNEVALI, EDOARDO
2023/2024

Abstract

Questo lavoro mira a definire il genere screamo e, in particolare, come tale genere si sia declinato nel contesto italiano. La tesi si apre con il tentativo di costruire una genealogia del genere e con l’analisi delle scelte terminologiche volte a designarlo. Per individuare le origini dello screamo è senz’altro opportuno tenere a mente che tutti i successivi sviluppi e le evoluzioni di quest’ultimo poggiano sul post-hardcore e il post-punk statunitense degli anni Ottanta, con esperienze come quelle degli Hüsker Dü, dei Fugazi e degli Shellac. Questi gruppi aggiungono al genere punk nuovi elementi stilistici e di complessità, ampliandone le sonorità e le tematiche trattate nei testi delle canzoni. Infatti, agli inizi degli anni Novanta si forma una nuova scena di gruppi hardcore punk con grosse influenze dall’emotional hardcore (emocore), che vede tra i propri membri gruppi come Orchid, Saetia e Pageninetynine: nonostante nessuno dei gruppi della prima ondata si consideri direttamente “screamo”, il termine nasce e comincia ad essere associato a questo particolare tipo di musica hardcore. Il secondo capitolo è dedicato all’analisi della scena screamo in Italia. Essa si differenzia largamente da quella statunitense. Il genere si diffonde in Italia a partire dai primi anni Duemila, ma qui non toccherà mai i livelli di popolarità raggiunti negli States in quegli anni. Questo dato è importante per comprendere pienamente il fenomeno “screamo” nel nostro Paese: dal momento che le sue caratteristiche non sono mai state codificate e cristallizzate per motivi di vendita, il genere in Italia gode di una particolare libertà espressiva e creativa, non definendosi mai veramente del tutto e spesso oscillando tra diversi stili musicali. Dopo una disamina dei gruppi screamo italiani più importanti ed influenti, sia in Italia che all’estero, tenterò di tracciare una mappa concreta e il più possibile esaustiva dei gruppi e dei festival che compongono e mantengono viva la scena su scala nazionale. Nell’ultimo capitolo verranno messi a confronto due album: La fine non è la fine (2004) dei La Quiete e Quando Vedrai Le Navi In Fiamme Sarà Giunta L’Ora (2018) dei Marnero. I due lavori sono trattati come casi esemplari per quanto riguarda l’aspetto che lo screamo assume in Italia. Inoltre, essendo stati pubblicati a 14 anni di distanza, la loro analisi comparata permette anche di cogliere le ibridazioni e i mutamenti stilistici avvenuti all’interno di questo genere negli anni. Infine, la tesi si conclude con tre interviste a tre componenti della scena screamo italiana, raccolte da me durante l’estate del 2024 ed inserite in appendice: la prima a Francesco “Frank” Girasole, in qualità di musicista e di fondatore dell’etichetta indipendente “Longrail Records”, specializzata in musica screamo e post-hardcore; la seconda ad Alessandro Ciffo, in qualità di musicista e di membro del collettivo “Turin Moving Parts”, nato per promuovere ed organizzare eventi screamo a Torino; la terza a J.D. Raudo, in qualità di musicista e di “veterano” della scena screamo e hardcore punk italiana.
Italian Screamo: Origins, Evolution, and Expansion
This work aims to define the screamo genre and, in particular, how this genre developed Italy. It begins with an attempt to construct a genealogy of the genre and analyzes the terminological choices made to designate it. To identify the origins of screamo, it is appropriate to keep in mind that all subsequent developments and evolutions of the genre are based on the U.S. post-hardcore and post-punk movements of the 1980s, with bands like Hüsker Dü, Fugazi, and Shellac. These groups introduce new stylistic elements and complexities to punk, broadening its sounds and themes addressed in songs' lyrics. Indeed, in the early 1990s, a new scene of hardcore punk bands emerged, heavily influenced by emotional hardcore (emocore), featuring members like Orchid, Saetia, and Pageninetynine: although none of the first-wave bands consider themselves “screamo,” the term emerges and begins to be associated with this particular type of hardcore music. The second chapter is dedicated to analyzing the screamo scene in Italy. It differs significantly from the U.S. scene. The genre began to spread in Italy in the early 2000s, but it never reached the levels of popularity attained in the States during those years. This is an important point for fully understanding the "screamo" phenomenon in our country: since its characteristics have never been codified and crystallized for sales purposes, the genre in Italy has a particular freedom of expression and creativity, never truly defining itself and often oscillating between different musical styles. After examining the most important and influential Italian screamo bands, both in Italy and abroad, I will attempt to trace a concrete and as comprehensive as possible map of the groups and festivals that make up and keep the scene alive on a national scale. The final chapter compares two albums: "La fine non è la fine" (2004) by La Quiete and "Quando Vedrai Le Navi In Fiamme Sarà Giunta L’Ora" (2018) by Marnero. The two works are treated as exemplary cases regarding the aspect that screamo assumes in Italy. Moreover, being published 14 years apart, their comparative analysis also allows us to grasp the hybridizations and stylistic changes that have occurred within this genre over the years. Finally, the thesis ends with three interviews to three members of the Italian screamo scene, collected by me during the summer of 2024 and included in the appendix: the first with Francesco “Frank” Girasole, as a musician and founder of the independent label “Longrail Records,” specialized in screamo and post-hardcore music; the second with Alessandro Ciffo, as a musician and member of the collective “Turin Moving Parts,” created to promote and organize screamo events in Turin; and the third with J.D. Raudo, as a musician and “veteran” of the Italian screamo and hardcore punk scene.
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Descrizione: Tesi di laurea triennale in DAMS di Edoardo Carnevali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/4475