Questa tesi si propone l'obiettivo di analizzare in modo più completo ed esaustivo possibile le fattispecie di cui agli artt. 2634 e 2635 C.C., riguardanti, rispettivamente, le ipotesi di infedeltà patrimoniale e ¿corruzione tra privati¿. Nel primo capitolo, è stata esaminata la genesi storica e normativa che ha portato all'introduzione delle due fattispecie, attraverso il D.Lgs. n. 61 dell' 11 aprile 2002. Nello specifico, sono state analizzate le spinte dottrinali, gli stimoli derivanti dal dato comparatistico e le normative internazionali e comunitarie in materia. Nel secondo capitolo, si è passati all'esame della fattispecie di infedeltà patrimoniale. Si è scelto di operare un analisi che prendesse in considerazione ogni singolo aspetto della norma, entrando nel dettaglio delle varie correnti interpretative dottrinali che, spesso, giungevano a risultati completamente contrapposti. Il terzo capitolo, invece, ha riguardato la fattispecie di cui all'art. 2635 C.C. la quale, a differenza della precedente che vige tutt'ora sotto lo stesso dettato normativo, ha subito una riforma ed una riscrittura nel 2012 attraverso la cosiddetta ¿Legge Anticorruzione¿. Il capitolo è stato suddiviso in due parti: mentre la prima ha riguardato la norma nella versione originaria del 2002, la seconda è stata interamente dedicata alla fattispecie riformata, della quale si è scelto di analizzare solamente le modifiche intervenute nel 2012. Infine, l'ultimo e quarto capitolo è dedicato alla disciplina della responsabilità da reato della persona giuridica. Si è visto come, nonostante la disciplina del 2012 non prevedesse tale forma di responsabilità in capo alla persona giuridica per i reati analizzati, il legislatore del 2012 abbia deciso di includere l'art. 2635 tra i reati presupposto di tale responsabilità.
Infedeltà patrimoniale e corruzione tra privati: problemi e prospettive
LOVISON, GIOVANNA
2012/2013
Abstract
Questa tesi si propone l'obiettivo di analizzare in modo più completo ed esaustivo possibile le fattispecie di cui agli artt. 2634 e 2635 C.C., riguardanti, rispettivamente, le ipotesi di infedeltà patrimoniale e ¿corruzione tra privati¿. Nel primo capitolo, è stata esaminata la genesi storica e normativa che ha portato all'introduzione delle due fattispecie, attraverso il D.Lgs. n. 61 dell' 11 aprile 2002. Nello specifico, sono state analizzate le spinte dottrinali, gli stimoli derivanti dal dato comparatistico e le normative internazionali e comunitarie in materia. Nel secondo capitolo, si è passati all'esame della fattispecie di infedeltà patrimoniale. Si è scelto di operare un analisi che prendesse in considerazione ogni singolo aspetto della norma, entrando nel dettaglio delle varie correnti interpretative dottrinali che, spesso, giungevano a risultati completamente contrapposti. Il terzo capitolo, invece, ha riguardato la fattispecie di cui all'art. 2635 C.C. la quale, a differenza della precedente che vige tutt'ora sotto lo stesso dettato normativo, ha subito una riforma ed una riscrittura nel 2012 attraverso la cosiddetta ¿Legge Anticorruzione¿. Il capitolo è stato suddiviso in due parti: mentre la prima ha riguardato la norma nella versione originaria del 2002, la seconda è stata interamente dedicata alla fattispecie riformata, della quale si è scelto di analizzare solamente le modifiche intervenute nel 2012. Infine, l'ultimo e quarto capitolo è dedicato alla disciplina della responsabilità da reato della persona giuridica. Si è visto come, nonostante la disciplina del 2012 non prevedesse tale forma di responsabilità in capo alla persona giuridica per i reati analizzati, il legislatore del 2012 abbia deciso di includere l'art. 2635 tra i reati presupposto di tale responsabilità.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
747042_tesipdf.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
2.07 MB
Formato
Adobe PDF
|
2.07 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/44716