I Green Jobs sono tutte quelle attività lavorative che contribuiscono a preservare o a ripristinare la qualità dell'ambiente. I Green Jobs includono numerosi profili professionali che si occupano della trasformazione e gestione di biomasse, queste attività sono interessate da rischi già presenti nei classici settori occupazionali ma dei quali l'entità e la modalità di esposizione cambiano in relazione alla mutata tecnologia applicata. Nell'ambiente di lavoro, quindi, possono delinearsi nuovi o riemergenti profili di rischio per gli addetti al comparto verde. Nel D. Lgs. n°81/08, viene sottolineata l'importanza di esaminare tutti i possibili rischi per gli addetti durante l'attività lavorativa. Nel caso degli impianti di digestione anerobica, la movimentazione di ampie quantità di biomassa genera bioaerosol; ciò pone degli interrogativi sul rischio biologico a cui vengono esposti i lavoratori negli impianti. Lo scopo della presente tesi è condurre un monitoraggio ambientale che permetta di valutare l'esposizione professionale per inalazione a bioaerosol e ad endotossine batteriche negli impianti di digestione anaerobica. Il monitoraggio è stato condotto in due impianti di digestione anaerobica: l'impianto M situato a Candiolo (TO) e l'impianto S a Vignolo (CN). I campionamenti sono stati effettuati, scegliendo diversi siti (carico tramoggia ed uscita digestato) e con due differenti metodi: 1) campionamento microbiologico del bioaerosol con campionatore SAS Super180, in cui sono state utilizzate piastre sterili, contenenti terreni selettivi per i microrganismi ricercati. Le piastre al termine del campionamento sono state poste in incubatore alle temperature e per i tempi richiesti. La conta delle colonie è stata espressa in UFC/m3; 2) campionamento del PM10 frazionato in 6 sub-frazioni (10-7,2μm; 7,2-3μm; 3-1,5μm; 1,5-0,95μm; 0,95-0,49μm; <0,49 μm) con campionatore ad alto flusso AIRFLOW PM10. Sui filtri campionati è stata eseguita la determinazione gravimetrica del PM10 totale e delle sue sub-frazioni, e la quantificazione delle endotossine con LAL test. Dai risultati del monitoraggio della qualità microbiologica dell'aria è emerso che l'Indice Globale di Contaminazione Microbica ha un valore compreso tra 553 e 31.816 UFC/m3. I valori sono mediamente al di sotto del limite di riferimento dell'INAIL, ma nel sito carico tramoggia dell'impianto M si evidenzia una contaminazione dell'aria molto alta (classe G). Tale valore è probabilmente da imputarsi al fatto che il sito in cui è stato effettuato il campionamento è completamente indoor. Dall'analisi gravimetrica del PM10 è emerso che in entrambi gli impianti il PM10 totale varia tra 2,6 e 61,4 μg/m3 e le sub-frazioni 7.2-10 e <0.49 μm, sono quelle maggiormente rappresentate in ambedue gli impianti. Dalla quantificazione delle endotossine si osserva che le concentrazioni espresse in unità endotossiche (UE) hanno un valore compreso tra 0,5 e 18,8 UE/m3. I valori più elevati si sono riscontrati nel carico tramoggia dell'impianto M, tuttavia sono bassi rispetto ai limiti proposti in letteratura. In conclusione si può affermare che il rischio biologico risulta essere limitato con l'eccezione dei siti indoor, in cui è necessario adottare misure cautelative (es. DPI). Il PM10 ed le endotossine sono trascurabili nelle condizioni di campionamento osservate, tuttavia non sono stati inclusi in questo lavoro, campionamenti durante attività di manutenzione straordinaria.
GREEN JOBS: VALUTAZIONE DELL'ESPOSIZIONE PROFESSIONALE A BIOAEROSOL IN IMPIANTI DI DIGESTIONE ANAEROBICA PER LA VALORIZZAZIONE ENERGETICA DI BIOMASSE
CAMPOLO, CARLOTTA
2012/2013
Abstract
I Green Jobs sono tutte quelle attività lavorative che contribuiscono a preservare o a ripristinare la qualità dell'ambiente. I Green Jobs includono numerosi profili professionali che si occupano della trasformazione e gestione di biomasse, queste attività sono interessate da rischi già presenti nei classici settori occupazionali ma dei quali l'entità e la modalità di esposizione cambiano in relazione alla mutata tecnologia applicata. Nell'ambiente di lavoro, quindi, possono delinearsi nuovi o riemergenti profili di rischio per gli addetti al comparto verde. Nel D. Lgs. n°81/08, viene sottolineata l'importanza di esaminare tutti i possibili rischi per gli addetti durante l'attività lavorativa. Nel caso degli impianti di digestione anerobica, la movimentazione di ampie quantità di biomassa genera bioaerosol; ciò pone degli interrogativi sul rischio biologico a cui vengono esposti i lavoratori negli impianti. Lo scopo della presente tesi è condurre un monitoraggio ambientale che permetta di valutare l'esposizione professionale per inalazione a bioaerosol e ad endotossine batteriche negli impianti di digestione anaerobica. Il monitoraggio è stato condotto in due impianti di digestione anaerobica: l'impianto M situato a Candiolo (TO) e l'impianto S a Vignolo (CN). I campionamenti sono stati effettuati, scegliendo diversi siti (carico tramoggia ed uscita digestato) e con due differenti metodi: 1) campionamento microbiologico del bioaerosol con campionatore SAS Super180, in cui sono state utilizzate piastre sterili, contenenti terreni selettivi per i microrganismi ricercati. Le piastre al termine del campionamento sono state poste in incubatore alle temperature e per i tempi richiesti. La conta delle colonie è stata espressa in UFC/m3; 2) campionamento del PM10 frazionato in 6 sub-frazioni (10-7,2μm; 7,2-3μm; 3-1,5μm; 1,5-0,95μm; 0,95-0,49μm; <0,49 μm) con campionatore ad alto flusso AIRFLOW PM10. Sui filtri campionati è stata eseguita la determinazione gravimetrica del PM10 totale e delle sue sub-frazioni, e la quantificazione delle endotossine con LAL test. Dai risultati del monitoraggio della qualità microbiologica dell'aria è emerso che l'Indice Globale di Contaminazione Microbica ha un valore compreso tra 553 e 31.816 UFC/m3. I valori sono mediamente al di sotto del limite di riferimento dell'INAIL, ma nel sito carico tramoggia dell'impianto M si evidenzia una contaminazione dell'aria molto alta (classe G). Tale valore è probabilmente da imputarsi al fatto che il sito in cui è stato effettuato il campionamento è completamente indoor. Dall'analisi gravimetrica del PM10 è emerso che in entrambi gli impianti il PM10 totale varia tra 2,6 e 61,4 μg/m3 e le sub-frazioni 7.2-10 e <0.49 μm, sono quelle maggiormente rappresentate in ambedue gli impianti. Dalla quantificazione delle endotossine si osserva che le concentrazioni espresse in unità endotossiche (UE) hanno un valore compreso tra 0,5 e 18,8 UE/m3. I valori più elevati si sono riscontrati nel carico tramoggia dell'impianto M, tuttavia sono bassi rispetto ai limiti proposti in letteratura. In conclusione si può affermare che il rischio biologico risulta essere limitato con l'eccezione dei siti indoor, in cui è necessario adottare misure cautelative (es. DPI). Il PM10 ed le endotossine sono trascurabili nelle condizioni di campionamento osservate, tuttavia non sono stati inclusi in questo lavoro, campionamenti durante attività di manutenzione straordinaria.File | Dimensione | Formato | |
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