Background: in Italy, international adoption is a numerically significant phenomenon. With regard to health care, children adopted abroad belong to centers located on the Italian territory, among which the “Regina Margherita Children's Hospital” stands out for its importance. The screening tests carried out on these patients revealed that many test positive for infectious diseases, including Neglected Tropical Diseases. These diseases are widespread in tropical areas, capable of causing devastating consequences from a health and socio-economic point of view. They are caused by a variety of pathogens and it is estimated that they affect more than a billion people, mostly belonging to economically poor areas. Method: by means of a retrospective observational study, the data, were analyzed and entered in an anonymous database, of 995 pediatric patients (aged less than 18 years) were analysed in a period of time between October 2008 and December 2021. From the screening tests, recommended by the protocol drawn up by the GLNBM (National Working Group for Migrant Children), carried out on these patients, it emerged that 132 of witch were affected by NTDs Results: the provenance of children affected by NTDs was equal across the four continents (Asia, Africa, Europe, South America). The age group most affected by neglected diseases includes children aged 6 to 8. The NTDs observed in the sample were intestinal helminthiasis (18.2%), toxocariasis (68.9%), schistosomiasis (5.3%), Chagas disease (0.8%), Dengue disease (2.3%) and scabies ( 4.5%). It was found that the origin significantly influences the type of NTDs: children from the African continent have an increased risk of intestinal geohelminth infection (OR 5.750; 95% CI 2.201-15.021, P <0.001) and Schistosoma spp (OR 11.087; CI 95 % 2.024-60.76, P <0.001), while children from Eastern European countries have an increased risk of T. canis infection (OR 22; 95% CI 2.992-173.122, P <0.001). Scabies was more prevalent in children under 2 years of age, while T. canis was more prevalent in children aged between 6 and 9 years. In 83.3% of children, the infection remained silent and if present, the symptoms detected are difficult to interpret, as they are non-specific or mild. From the laboratory results it emerged that eosinophilia is related only to Schistosoma infection (OR: 7.109; IC 95% 1.315; 38.976; P= 0,0053), while for the other infections it has not proved to be a decisive test. Not even the IgE levels were found to be diriment for the diagnosis of NTDs, as well as the abdominal ultrasound which was performed on all patients and which, in no case, revealed the presence of lesions suggestive of NTDs infection. Conclusions: our study confirmed the importance of a health screening program in children adopted abroad, regardless of origin, past medical history, symptoms and laboratory tests, in order to identify and treat these diseases early, from the moment that NTDs are still associated with high rates of morbidity and mortality, despite safe and effective treatments available.
Introduzione: in Italia l’adozione internazionale è un fenomeno numericamente significativo. Per quanto riguarda l’accoglienza sanitaria, i bambini adottati all’estero afferiscono in centri collocati sul territorio italiano, fra cui emerge per importanza l’Ospedale Infantile Regina Margherita. Dagli esami di screening effettuati su tali pazienti è emerso che molti risultano positivi a malattie infettive, tra cui le Malattie Tropicali Neglette. Tali patologie, diffuse in aree tropicali, sono in grado di causare conseguenze devastanti dal punto di vista sanitario e socio-economico. Esse sono causate da una molteplicità di patogeni e si stima che colpiscano più di un miliardo di persone, appartenenti perlopiù ad aree economicamente povere. Metodo: mediante uno studio osservazionale retrospettivo, sono stati analizzati i dati, inseriti in un database reso anonimo, di 995 pazienti pediatrici (con età inferiore a 18 anni) in un periodo di tempo compreso tra Ottobre 2008 e Dicembre 2021. Dagli esami di screening previsti dal protocollo stilato dal GLNBM-SIP (Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Migrante) è emerso che 132 bambini sono risultati affetti da MTN. Risultati: la provenienza dei bambini colpiti dalle MTN è risultata equa tra i quattro continenti (Asia, Africa, Europa, Sud America). La fascia d’età maggiormente colpita dalle malattie neglette comprende i bambini dai 5 ai 9 anni. Le MTN osservate nel campione sono state le elmintiasi intestinali (18.2%), la toxocariasi (68.9%), la schistosomiasi (5.3%), la malattia di Chagas (0.8%), la malattia del Dengue (2.3%) e la scabbia (4.5%). È emerso che la provenienza influenza significativamente il tipo di MTN: i bambini provenienti dal continente africano hanno un rischio aumentato di infezione da geoelminti intestinali (OR 5.750; IC 95% 2.201-15.021, P < 0,001) e da Schistosoma spp (OR 11.087; IC 95% 2.024-60.76, P < 0,001), mentre i bambini provenienti dai paesi dell’Est Europa hanno un rischio aumentato di infezione T. canis (OR 22; IC 95% 2.992-173.122, P < 0.001). La scabbia è risultata maggiormente presente nei bambini al di sotto dei 2 anni, mentre la T. canis è stata maggiormente rilevata nei bambini con età compresa tra i 6 e i 9 anni. Nell’ 83,3% dei bambini l’infezione è rimasta silente e se presenti, i sintomi rilevati sono di difficile interpretazione, in quanto aspecifici o lievi. Dal punto di vista laboratoristico è emerso che unicamente lo Schistosoma spp comporta un aumento degli eosinofili (OR: 7.109; IC 95% 1.315; 38.976; P= 0,0053), mentre per le altre infezioni, l’eosinofilia non si è rivelato un esame dirimente. I livelli di IgE non si sono rilevati dirimenti per la diagnosi di MTN, come anche l’ecografia addominale, che è stata effettuata su tutti i pazienti e non ha rilevato in nessun caso la presenza di lesioni suggestionabili di infezione da MTN. Conclusioni: il nostro studio ha confermato l'importanza di un programma di screening sanitario nei bambini adottati all’estero, indipendentemente dalla provenienza, dalla storia medica passata, dai sintomi e dagli esami di laboratorio, al fine di identificare e trattare precocemente tali patologie, dal momento che le MTN sono tuttora associate ad elevati tassi di morbilità e mortalità, nonostante siano disponibili delle terapia efficaci e sicure
Malattie tropicali neglette nel bambino adottato all'estero
CORTINOVIS, MARTINE
2020/2021
Abstract
Introduzione: in Italia l’adozione internazionale è un fenomeno numericamente significativo. Per quanto riguarda l’accoglienza sanitaria, i bambini adottati all’estero afferiscono in centri collocati sul territorio italiano, fra cui emerge per importanza l’Ospedale Infantile Regina Margherita. Dagli esami di screening effettuati su tali pazienti è emerso che molti risultano positivi a malattie infettive, tra cui le Malattie Tropicali Neglette. Tali patologie, diffuse in aree tropicali, sono in grado di causare conseguenze devastanti dal punto di vista sanitario e socio-economico. Esse sono causate da una molteplicità di patogeni e si stima che colpiscano più di un miliardo di persone, appartenenti perlopiù ad aree economicamente povere. Metodo: mediante uno studio osservazionale retrospettivo, sono stati analizzati i dati, inseriti in un database reso anonimo, di 995 pazienti pediatrici (con età inferiore a 18 anni) in un periodo di tempo compreso tra Ottobre 2008 e Dicembre 2021. Dagli esami di screening previsti dal protocollo stilato dal GLNBM-SIP (Gruppo di Lavoro Nazionale per il Bambino Migrante) è emerso che 132 bambini sono risultati affetti da MTN. Risultati: la provenienza dei bambini colpiti dalle MTN è risultata equa tra i quattro continenti (Asia, Africa, Europa, Sud America). La fascia d’età maggiormente colpita dalle malattie neglette comprende i bambini dai 5 ai 9 anni. Le MTN osservate nel campione sono state le elmintiasi intestinali (18.2%), la toxocariasi (68.9%), la schistosomiasi (5.3%), la malattia di Chagas (0.8%), la malattia del Dengue (2.3%) e la scabbia (4.5%). È emerso che la provenienza influenza significativamente il tipo di MTN: i bambini provenienti dal continente africano hanno un rischio aumentato di infezione da geoelminti intestinali (OR 5.750; IC 95% 2.201-15.021, P < 0,001) e da Schistosoma spp (OR 11.087; IC 95% 2.024-60.76, P < 0,001), mentre i bambini provenienti dai paesi dell’Est Europa hanno un rischio aumentato di infezione T. canis (OR 22; IC 95% 2.992-173.122, P < 0.001). La scabbia è risultata maggiormente presente nei bambini al di sotto dei 2 anni, mentre la T. canis è stata maggiormente rilevata nei bambini con età compresa tra i 6 e i 9 anni. Nell’ 83,3% dei bambini l’infezione è rimasta silente e se presenti, i sintomi rilevati sono di difficile interpretazione, in quanto aspecifici o lievi. Dal punto di vista laboratoristico è emerso che unicamente lo Schistosoma spp comporta un aumento degli eosinofili (OR: 7.109; IC 95% 1.315; 38.976; P= 0,0053), mentre per le altre infezioni, l’eosinofilia non si è rivelato un esame dirimente. I livelli di IgE non si sono rilevati dirimenti per la diagnosi di MTN, come anche l’ecografia addominale, che è stata effettuata su tutti i pazienti e non ha rilevato in nessun caso la presenza di lesioni suggestionabili di infezione da MTN. Conclusioni: il nostro studio ha confermato l'importanza di un programma di screening sanitario nei bambini adottati all’estero, indipendentemente dalla provenienza, dalla storia medica passata, dai sintomi e dagli esami di laboratorio, al fine di identificare e trattare precocemente tali patologie, dal momento che le MTN sono tuttora associate ad elevati tassi di morbilità e mortalità, nonostante siano disponibili delle terapia efficaci e sicure| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/447