The aim of this essay is analyzing the relationship between embodiment and racial bias. We use the immersive virtual reality (IVR) and two paradigms: weapon identification (WIT) task and breaking continuous flash suppression (bCFS). The aspects we focus on are: 1) Has a black avatar embodiment a significant effect in reducing implicit racial stereotypes, as reported by previous studies (Banakou et al., 2016; Maister et al., 2015; Peck et al., 2013)? 2) At what stage of processing are the racial bias mechanisms activated? 3) Could the FBI have a perceptual effect, as suggested by a study (Banakou et al 2013)? Our experimental proposal requires subjects to complete both the WIT and the bCFS before and after the virtual reality experience; any differences between pre-WIT and post-WIT and between pre-bCFS and post-bCFS are the subject of the study's analysis. The Black-embodied condition is the experimental condition instead the White-embodied condition is the control condition. We expect that: 1) the pre-embodiment weapon bias effect decreases significantly after the IVR experience, indicating an effect of the FBI in reducing implicit racial stereotypes among the subjects; 2) categorization occurs at an early stimulus visual processing stage and the FBI acts exactly at a perceptual level; 3) the results of the post-bCFS show a reduction, albeit slight, in times black faces stimulus enters awareness and possibly an increase in the same times for white faces stimulus compared to the pre-embodied condition. Our study could highlight not only a possible impact of the FBI on the differential perceptual processing level of two stimuli, but it also allows us to infer processing stage in which the racial bias mechanisms are activated and act, providing insights for future research that will deal with the study of unconscious processes.

Il presente elaborato si propone di indagare, in un contesto di realtà virtuale immersiva (IVR) e attraverso l’impiego dei paradigmi di breaking continuous flash suppression (bCFS) e weapon identification task (WIT), tre aspetti del rapporto tra embodiment e racial bias: 1) se l’embodiment di un avatar di colore abbia un effetto significativo nel ridurre gli stereotipi razziali impliciti, così come riportato da studi precedenti (Banakou et al., 2016; Maister et al., 2015; Peck et al., 2013); 2) quale sia il livello di elaborazione dell’informazione in cui si attivano i meccanismi di racial bias; 3) se la FBI possa avere o meno un effetto a livello percettivo, come suggerito da uno studio di Banakou et al. (2013). La proposta sperimentale qui presentata prevede che soggetti completino sia il WIT che la bCFS prima e dopo l’esperienza in realtà virtuale; le eventuali differenze riscontrate tra pre-WIT e post-WIT e tra pre-bCFS e post-bCFS costituiscono l’oggetto di analisi dello studio. La condizione sperimentale è rappresentata dall’embodiment di un avatar di colore mentre quella di controllo dall’embodiment di un avatar caucasico. Ci si aspetta che: 1) l’effetto weapon bias, riscontrato prima della fase di embodiment, diminuisca in modo statisticamente significativo dopo l’esperienza in IVR, a indicare un effetto della FBI nella riduzione degli stereotipi razziali impliciti tra i soggetti; 2) la categorizzazione avvenga in una fase di elaborazione visiva precoce dello stimolo e la FBI agisca esattamente a un livello percettivo; 3) i risultati della post-bCFS presentino una riduzione, seppur lieve, dei tempi di accesso alla consapevolezza per i volti neri ed eventualmente un aumento degli stessi tempi per i volti bianchi rispetto alla fase di pre-embodiment. Il nostro studio potrebbe mettere in evidenza non solo un possibile impatto della FBI sull’elaborazione differenziale di due stimoli a livello percettivo, ma anche permettere di inferire il livello di elaborazione in cui i meccanismi di racial bias si attivano e agiscono, fornendo spunti di approfondimento per le ricerche future che si vorranno occupare dello studio dei processi inconsapevoli.

The only black person in the room: lo studio del racial bias attraverso la realtà virtuale immersiva e la breaking continuous flash suppression

ZUCCARI, ELEONORA
2020/2021

Abstract

Il presente elaborato si propone di indagare, in un contesto di realtà virtuale immersiva (IVR) e attraverso l’impiego dei paradigmi di breaking continuous flash suppression (bCFS) e weapon identification task (WIT), tre aspetti del rapporto tra embodiment e racial bias: 1) se l’embodiment di un avatar di colore abbia un effetto significativo nel ridurre gli stereotipi razziali impliciti, così come riportato da studi precedenti (Banakou et al., 2016; Maister et al., 2015; Peck et al., 2013); 2) quale sia il livello di elaborazione dell’informazione in cui si attivano i meccanismi di racial bias; 3) se la FBI possa avere o meno un effetto a livello percettivo, come suggerito da uno studio di Banakou et al. (2013). La proposta sperimentale qui presentata prevede che soggetti completino sia il WIT che la bCFS prima e dopo l’esperienza in realtà virtuale; le eventuali differenze riscontrate tra pre-WIT e post-WIT e tra pre-bCFS e post-bCFS costituiscono l’oggetto di analisi dello studio. La condizione sperimentale è rappresentata dall’embodiment di un avatar di colore mentre quella di controllo dall’embodiment di un avatar caucasico. Ci si aspetta che: 1) l’effetto weapon bias, riscontrato prima della fase di embodiment, diminuisca in modo statisticamente significativo dopo l’esperienza in IVR, a indicare un effetto della FBI nella riduzione degli stereotipi razziali impliciti tra i soggetti; 2) la categorizzazione avvenga in una fase di elaborazione visiva precoce dello stimolo e la FBI agisca esattamente a un livello percettivo; 3) i risultati della post-bCFS presentino una riduzione, seppur lieve, dei tempi di accesso alla consapevolezza per i volti neri ed eventualmente un aumento degli stessi tempi per i volti bianchi rispetto alla fase di pre-embodiment. Il nostro studio potrebbe mettere in evidenza non solo un possibile impatto della FBI sull’elaborazione differenziale di due stimoli a livello percettivo, ma anche permettere di inferire il livello di elaborazione in cui i meccanismi di racial bias si attivano e agiscono, fornendo spunti di approfondimento per le ricerche future che si vorranno occupare dello studio dei processi inconsapevoli.
ITA
The aim of this essay is analyzing the relationship between embodiment and racial bias. We use the immersive virtual reality (IVR) and two paradigms: weapon identification (WIT) task and breaking continuous flash suppression (bCFS). The aspects we focus on are: 1) Has a black avatar embodiment a significant effect in reducing implicit racial stereotypes, as reported by previous studies (Banakou et al., 2016; Maister et al., 2015; Peck et al., 2013)? 2) At what stage of processing are the racial bias mechanisms activated? 3) Could the FBI have a perceptual effect, as suggested by a study (Banakou et al 2013)? Our experimental proposal requires subjects to complete both the WIT and the bCFS before and after the virtual reality experience; any differences between pre-WIT and post-WIT and between pre-bCFS and post-bCFS are the subject of the study's analysis. The Black-embodied condition is the experimental condition instead the White-embodied condition is the control condition. We expect that: 1) the pre-embodiment weapon bias effect decreases significantly after the IVR experience, indicating an effect of the FBI in reducing implicit racial stereotypes among the subjects; 2) categorization occurs at an early stimulus visual processing stage and the FBI acts exactly at a perceptual level; 3) the results of the post-bCFS show a reduction, albeit slight, in times black faces stimulus enters awareness and possibly an increase in the same times for white faces stimulus compared to the pre-embodied condition. Our study could highlight not only a possible impact of the FBI on the differential perceptual processing level of two stimuli, but it also allows us to infer processing stage in which the racial bias mechanisms are activated and act, providing insights for future research that will deal with the study of unconscious processes.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/44682