In questo lavoro mi propongo di analizzare l'evoluzione del pensiero di John Rawls, considerato uno dei più influenti filosofi politici del Novecento. Attraverso la lettura di tre dei suoi testi più importanti cercherò di descrivere i punti chiave della sua teoria, avendo come obiettivo l'analisi del percorso da lui seguito per ¿giustificare¿ i diritti dell'uomo e la loro universalità. Rawls, considerando il contesto sociale contemporaneo caratterizzato da una globalizzazione economica e culturale, cerca di trovare un percorso teorico-pratico che porti alla creazione di una reale giustizia sia nazionale che internazionale, cercando di arrivare, in questo modo, alla tipica aspirazione della filosofia politica. Per far ciò, mi sono immersa nella lettura e nell'analisi dei seguenti testi: Una teoria della giustizia (1971), Liberalismo Politico (1993), Il diritto dei popoli (1999). Questi testi segnano una crescita e un'evoluzione dello stesso autore, descrivendone il suo cammino teorico e filosofico. John Rawls si mette a confronto con differenti dilemmi e problematiche e costruisce l'idea di un ordinamento politico capace di: accogliere cittadini e popoli anche se caratterizzati da differenze culturali, morali o religiose e di assicurare stabilità e pace duratura attraverso principi di giustizia equi e durevoli. Il lavoro di John Rawls serve a chiarire la necessità di tutelare i popoli nelle loro peculiarità, sottolineando la possibilità di poter assicurare i diritti ritenendo possibile di sviluppare tecniche di legalità, anche in paesi non liberali, che permettano di divenire capaci di stabilire regole in seguito all'esercizio di riflessione. Così, soprattutto oggi, che la rivendicazione dei diritti umani è diventata indubbiamente universale dobbiamo riconoscere che c'è un divario enorme tra il livello della rivendicazione e il reale godimento di tali diritti. Tuttavia essi appaiono come vera alternativa alla sfida etica alla globalizzazione. La globalizzazione, organizzando il mondo secondo la sola logica di mercato, si oppone ad una efficace e universale realizzazione dei diritti umani a causa di difficoltà economiche, sociali e politiche che essa stessa genera. Tramite le parole di Rawls (1999): ¿ Non dobbiamo permettere che questi mali del passato e del presente, ultimano la speranza nel futuro della nostra società, appartenente ad una nazione dei popoli liberali in tutto il mondo. Poi, l'azione erronea, male e demoniaca degli altri potrà distruggere tutti noi e determinare la sua vittoria. Prima di tutto, abbiamo l'obbligo di sostenere e di proteggere la nostra speranza, sviluppando un concetto ragionevole e funzionale di diritto politico e di giustizia, che sia fattibile nel rapporto fra i popoli.¿

La giustizia come equità e la "giustificazione" rawlsiana dei diritti dell'uomo.

TRAINA, MICAELA STEFANIA
2012/2013

Abstract

In questo lavoro mi propongo di analizzare l'evoluzione del pensiero di John Rawls, considerato uno dei più influenti filosofi politici del Novecento. Attraverso la lettura di tre dei suoi testi più importanti cercherò di descrivere i punti chiave della sua teoria, avendo come obiettivo l'analisi del percorso da lui seguito per ¿giustificare¿ i diritti dell'uomo e la loro universalità. Rawls, considerando il contesto sociale contemporaneo caratterizzato da una globalizzazione economica e culturale, cerca di trovare un percorso teorico-pratico che porti alla creazione di una reale giustizia sia nazionale che internazionale, cercando di arrivare, in questo modo, alla tipica aspirazione della filosofia politica. Per far ciò, mi sono immersa nella lettura e nell'analisi dei seguenti testi: Una teoria della giustizia (1971), Liberalismo Politico (1993), Il diritto dei popoli (1999). Questi testi segnano una crescita e un'evoluzione dello stesso autore, descrivendone il suo cammino teorico e filosofico. John Rawls si mette a confronto con differenti dilemmi e problematiche e costruisce l'idea di un ordinamento politico capace di: accogliere cittadini e popoli anche se caratterizzati da differenze culturali, morali o religiose e di assicurare stabilità e pace duratura attraverso principi di giustizia equi e durevoli. Il lavoro di John Rawls serve a chiarire la necessità di tutelare i popoli nelle loro peculiarità, sottolineando la possibilità di poter assicurare i diritti ritenendo possibile di sviluppare tecniche di legalità, anche in paesi non liberali, che permettano di divenire capaci di stabilire regole in seguito all'esercizio di riflessione. Così, soprattutto oggi, che la rivendicazione dei diritti umani è diventata indubbiamente universale dobbiamo riconoscere che c'è un divario enorme tra il livello della rivendicazione e il reale godimento di tali diritti. Tuttavia essi appaiono come vera alternativa alla sfida etica alla globalizzazione. La globalizzazione, organizzando il mondo secondo la sola logica di mercato, si oppone ad una efficace e universale realizzazione dei diritti umani a causa di difficoltà economiche, sociali e politiche che essa stessa genera. Tramite le parole di Rawls (1999): ¿ Non dobbiamo permettere che questi mali del passato e del presente, ultimano la speranza nel futuro della nostra società, appartenente ad una nazione dei popoli liberali in tutto il mondo. Poi, l'azione erronea, male e demoniaca degli altri potrà distruggere tutti noi e determinare la sua vittoria. Prima di tutto, abbiamo l'obbligo di sostenere e di proteggere la nostra speranza, sviluppando un concetto ragionevole e funzionale di diritto politico e di giustizia, che sia fattibile nel rapporto fra i popoli.¿
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