Questa tesi nasce durante il mio tirocinio presso il reparto psichiatrico ¿Il Sestante¿ situato all'interno della casa circondariale ¿Lorusso e Cotugno¿ di Torino. L'elaborato parte dallo studio della simulazione in generale per arrivare nello specifico all'ambito penitenziario, menzionando anche malattie che potrebbero far pensare alla simulazione come il disturbo fittizio, la sindrome di Ganser e la dissimulazione. Ho riservato un paragrafo a una visione etica del fenomeno per capire le difficoltà del medico nel riconoscerla e la forza che spinge una persona a simulare. Oltre alla parte teorica riporto dei casi clinici con cui ho avuto a che fare durante l'esperienza del tirocinio e li confronto con la teoria del primo capitolo per capire come si arriva ad una diagnosi di simulazione. Ho svolto anche delle interviste a psichiatri, psicologi ed educatori sul fenomeno per investigare come poi di fatto ci si relaziona con un paziente simulatore e cosa si pensi a riguardo. La simulazione è un comportamento adattivo che è comprensibile in un contesto carcerario. I medici hanno il ruolo di mediatori tra il paziente-detenuto e l'istituzione.
DETENUTI PAZIENTI La simulazione in carcere
UTZERI, MARCO
2012/2013
Abstract
Questa tesi nasce durante il mio tirocinio presso il reparto psichiatrico ¿Il Sestante¿ situato all'interno della casa circondariale ¿Lorusso e Cotugno¿ di Torino. L'elaborato parte dallo studio della simulazione in generale per arrivare nello specifico all'ambito penitenziario, menzionando anche malattie che potrebbero far pensare alla simulazione come il disturbo fittizio, la sindrome di Ganser e la dissimulazione. Ho riservato un paragrafo a una visione etica del fenomeno per capire le difficoltà del medico nel riconoscerla e la forza che spinge una persona a simulare. Oltre alla parte teorica riporto dei casi clinici con cui ho avuto a che fare durante l'esperienza del tirocinio e li confronto con la teoria del primo capitolo per capire come si arriva ad una diagnosi di simulazione. Ho svolto anche delle interviste a psichiatri, psicologi ed educatori sul fenomeno per investigare come poi di fatto ci si relaziona con un paziente simulatore e cosa si pensi a riguardo. La simulazione è un comportamento adattivo che è comprensibile in un contesto carcerario. I medici hanno il ruolo di mediatori tra il paziente-detenuto e l'istituzione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/44600