The Sangiovese is the red Italian grape variety most famous in the world and most planted in Italy, filling about 85,000 of the national area in wine grapes (ISTAT). Many research on the effect that the pedo-climatic elements have on the quantity and quality of production wine there have been done, in particular: the solar radiation, the soil type and the water supply are among the causes that have a greater impact. It has also been demonstrated that the Sangiovese grapes are reactive at soil and climatic change; the genotype-environment interactions permit to produce, in various growing grapes zones, wines with distinct sensorial and compositional characteristics. This thesis has been made in the Winery Banfi in DOCG Brunello di Montalcino (Siena) during 2012: twenty vineyards in the Winery's Banfi land were selected to prove how the development differences and the maturation profile of the grape berries are influenced by the soil type and the vegetative development of the vineyards. A large variance of the productive potential in the vineyards per the bunches and berries weight has been observed. The anthocyanins accumulation per kg/grape was influenced mainly by the synthesis capacity, per unit weight of the grape skin, and, to a lesser extent, from the skin weight / berry weight. A comparison between vineyards cultivated in soils under limiting conditions and in better water supply condition has been done: the experimentation has indicated that the high level of anthocyanin accumulation was present in the vineyards cultivated in soils under stressful conditions, where plots are characterized also by a lower productivity, an higher percentage of bunches exposed to solar radiation and smaller size berries.
Il Sangiovese risulta tra i vitigni a bacca nera più coltivati al mondo ed il più diffuso in Italia, occupando circa 85.000 ha della superficie nazionale ad uve da vino (ISTAT). Sono stati svolti numerosi studi sull'influenza che gli elementi pedo-climatici sono in grado di esercitare sulla quantità e qualità della produzione viticola; in particolare la radiazione solare, il tipo di suolo e la disponibilità idrica risultano tra i fattori che hanno un maggiore impatto. Numerose ricerche hanno riscontrato il Sangiovese come un vitigno altamente reattivo alla variazione delle condizioni pedo-climatiche; la diversa interazione genotipo-ambiente consente di ottenere vini dalle caratteristiche peculiari nelle diverse zone di coltivazione. La presente tesi è stata svolta presso l'Azienda Banfi nella DOCG Brunello di Montalcino (Siena) nell'annata 2012; sono stati selezionati venti vigneti sull'intero territorio aziendale al fine di verificare le differenze dello sviluppo e del profilo di maturazione delle bacche in relazione al tipo di suolo ed allo sviluppo vegetativo dei vigneti. È stata riscontrata un'ampia variabilità nel potenziale produttivo dei vigneti per quanto riguarda il peso dei grappoli e delle bacche. L'accumulo in antociani per kg/uva è stato soprattutto influenzato dalla capacità di sintesi, riferita all'unità di peso della buccia, e, in minore entità, dal rapporto peso buccia/peso bacca. È stato effettuato un confronto tra vigneti coltivati su suoli in condizioni maggiormente limitanti rispetto ad altri in condizioni non limitanti, capaci di assicurare una superiore regolarità nel rifornimento idrico: è emerso che i maggiori accumuli in antociani sono stati registrati nei primi, dove le parcelle sono anche caratterizzate da un minore carico produttivo, da una più elevata percentuale di grappoli esposti alla radiazione solare e da bacche di minore dimensione.
Sviluppo e profilo di maturazione della bacca in relazione alle condizioni pedologiche e allo stato della chioma nella DOCG Brunello di Montalcino
PERFETTI, MATTEO
2012/2013
Abstract
Il Sangiovese risulta tra i vitigni a bacca nera più coltivati al mondo ed il più diffuso in Italia, occupando circa 85.000 ha della superficie nazionale ad uve da vino (ISTAT). Sono stati svolti numerosi studi sull'influenza che gli elementi pedo-climatici sono in grado di esercitare sulla quantità e qualità della produzione viticola; in particolare la radiazione solare, il tipo di suolo e la disponibilità idrica risultano tra i fattori che hanno un maggiore impatto. Numerose ricerche hanno riscontrato il Sangiovese come un vitigno altamente reattivo alla variazione delle condizioni pedo-climatiche; la diversa interazione genotipo-ambiente consente di ottenere vini dalle caratteristiche peculiari nelle diverse zone di coltivazione. La presente tesi è stata svolta presso l'Azienda Banfi nella DOCG Brunello di Montalcino (Siena) nell'annata 2012; sono stati selezionati venti vigneti sull'intero territorio aziendale al fine di verificare le differenze dello sviluppo e del profilo di maturazione delle bacche in relazione al tipo di suolo ed allo sviluppo vegetativo dei vigneti. È stata riscontrata un'ampia variabilità nel potenziale produttivo dei vigneti per quanto riguarda il peso dei grappoli e delle bacche. L'accumulo in antociani per kg/uva è stato soprattutto influenzato dalla capacità di sintesi, riferita all'unità di peso della buccia, e, in minore entità, dal rapporto peso buccia/peso bacca. È stato effettuato un confronto tra vigneti coltivati su suoli in condizioni maggiormente limitanti rispetto ad altri in condizioni non limitanti, capaci di assicurare una superiore regolarità nel rifornimento idrico: è emerso che i maggiori accumuli in antociani sono stati registrati nei primi, dove le parcelle sono anche caratterizzate da un minore carico produttivo, da una più elevata percentuale di grappoli esposti alla radiazione solare e da bacche di minore dimensione.File | Dimensione | Formato | |
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