L’uomo trascorre circa un terzo della sua vita dormendo, in un apparente stato di totale inattività e riposo, caratterizzato da una quiescenza improduttiva. Tuttavia, non occorre essere esperti per apprezzare la fondamentale importanza del sonno e le sue innumerevoli funzioni. Basti pensare che dopo una sola notte insonne, sentiamo molte delle nostre capacità indebolite, i compiti che coinvolgono sia la sfera cognitiva che quella motoria sembrano più difficoltosi e l’umore risulta alterato. Tali intuizioni sono state avvalorate negli anni da una ricca mole di letteratura sull’argomento. È stata osservata la correlazione tra deprivazione o frammentazione del sonno e la compromissione di numerose funzioni, confermando un ruolo attivo del sonno nel regolare e promuovere il benessere dell’organismo. Particolare interesse è stato suscitato dalle evidenze di deficit nei domini dell’attenzione, apprendimento e memoria, regolazione emotiva e funzioni esecutive, associati ad alterazioni del sonno. La qualità del sonno è essenziale per la salute e il buon funzionamento dell’individuo a ogni età, ma con l’invecchiamento emergono modificazioni fisiologiche e/o patologiche, che portano alla compromissione del sonno e, parallelamente, si osservano fatica, irritabilità, sonnolenza diurna e deficit delle performance motorie e cognitive. Circa la metà della popolazione anziana soffre di disturbi del sonno in comorbidità con numerose patologie, incluse le malattie neurodegenerative. Numerose evidenze indicano come il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, la loro prognosi, e il decorso siano correlati alla qualità del sonno. Inoltre, emergono sempre più dati a conferma dell’ipotesi di un rapporto bidirezionale tra sonno e malattie neurodegenerative, che si influenzerebbero reciprocamente in un’interazione circolare. Perciò, la diagnosi e il trattamento dei disturbi del sonno assumono un’importanza significativa nei processi terapeutici e di prevenzione delle malattie neurodegenerative e del declino cognitivo. Questa tesi ha lo scopo di indagare i processi alla base del complesso intreccio che lega sonno, cognizione e malattie neurodegenerative, evidenziando l’importanza di strategie terapeutiche ed assessment ad hoc volti al miglioramento della prognosi e della qualità di vita dei pazienti.

Sonno e malattie neurodegenerative: un rapporto bidirezionale

CABRAS, ELISA
2020/2021

Abstract

L’uomo trascorre circa un terzo della sua vita dormendo, in un apparente stato di totale inattività e riposo, caratterizzato da una quiescenza improduttiva. Tuttavia, non occorre essere esperti per apprezzare la fondamentale importanza del sonno e le sue innumerevoli funzioni. Basti pensare che dopo una sola notte insonne, sentiamo molte delle nostre capacità indebolite, i compiti che coinvolgono sia la sfera cognitiva che quella motoria sembrano più difficoltosi e l’umore risulta alterato. Tali intuizioni sono state avvalorate negli anni da una ricca mole di letteratura sull’argomento. È stata osservata la correlazione tra deprivazione o frammentazione del sonno e la compromissione di numerose funzioni, confermando un ruolo attivo del sonno nel regolare e promuovere il benessere dell’organismo. Particolare interesse è stato suscitato dalle evidenze di deficit nei domini dell’attenzione, apprendimento e memoria, regolazione emotiva e funzioni esecutive, associati ad alterazioni del sonno. La qualità del sonno è essenziale per la salute e il buon funzionamento dell’individuo a ogni età, ma con l’invecchiamento emergono modificazioni fisiologiche e/o patologiche, che portano alla compromissione del sonno e, parallelamente, si osservano fatica, irritabilità, sonnolenza diurna e deficit delle performance motorie e cognitive. Circa la metà della popolazione anziana soffre di disturbi del sonno in comorbidità con numerose patologie, incluse le malattie neurodegenerative. Numerose evidenze indicano come il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative, la loro prognosi, e il decorso siano correlati alla qualità del sonno. Inoltre, emergono sempre più dati a conferma dell’ipotesi di un rapporto bidirezionale tra sonno e malattie neurodegenerative, che si influenzerebbero reciprocamente in un’interazione circolare. Perciò, la diagnosi e il trattamento dei disturbi del sonno assumono un’importanza significativa nei processi terapeutici e di prevenzione delle malattie neurodegenerative e del declino cognitivo. Questa tesi ha lo scopo di indagare i processi alla base del complesso intreccio che lega sonno, cognizione e malattie neurodegenerative, evidenziando l’importanza di strategie terapeutiche ed assessment ad hoc volti al miglioramento della prognosi e della qualità di vita dei pazienti.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
824409_tesimagistralecabras.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 3.04 MB
Formato Adobe PDF
3.04 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/44435