The aim of this thesis is to investigate the complex relationship between alcohol abuse and mental suffering. We have tried to understand the role that alcohol can play in the inner world of the person and how the use of this substance may be a way to overcome mental diseases. The first part of the research includes a theoretical framework of alcoholism with particular attention to both history and its socio-anthropological aspects and the phenomenon of dual diagnosis. The second part is dedicated to the research that is carried out in ten Rorschach protocols of alcoholics samples with psychiatric comorbidity. The aims of the research are to spread and develop the diagnostic profile of the sample in order to shed light on the deep structure of the psychic functioning of these subjects. According to the hypothesis we found a fragile identity that alcohol tends to invigorate and strengthen, encouraging self-affirmation. Furthermore, alcohol acts as a powerful antidepressant, which disinhibits behavior and facilitates social relations. These patients are sensitive to external stimuli and show affective lability and difficulty in controlling their impulses. The results revealed finally specific difficulties related to the phase of separation-individuation. The deep regressive needs of containment and support have their development in dependent relationship. These relationships are charged of ambivalence: it is difficult to differentiate himself from the Other wich is at the same time required and entrenched of aggressiveness.
La tesi ha la finalità di indagare la complessità del rapporto che si sviluppa tra sostanza alcolica e sofferenza. Si è cercato di capire la funzione che l'alcool può svolgere nel mondo interno del soggetto e quanto il ricorso a questa sostanza possa rappresentare un modo per affrontare e superare il malessere psichico. La prima parte del lavoro comprende un inquadramento teorico dell'alcolismo con particolare attenzione alla sua storia e ai suoi aspetti socio-antropologici e del fenomeno della doppia diagnosi, mentre la seconda è dedicata alla ricerca effettuata su dieci protocolli Rorschach di un campione di alcolisti con comorbilità psichiatrica cui era stato somministrato il test durante la loro degenza in una clinica neuropsichiatrica. La parte di ricerca ha l'obiettivo di stendere il profilo diagnostico del campione al fine di mettere in luce la struttura profonda del funzionamento psichico di questi soggetti. Concordemente alle ipotesi di partenza si è riscontrata, nel campione esaminato, un'identità fragile che l'alcool tenderebbe a rinvigorire e rafforzare favorendo l'affermazione di sé e agendo parallelamente come potente antidepressivo che, disinibendo il comportamento, faciliterebbe anche le relazioni sociali. Emergono inoltre una labilità affettiva, una reattività agli stimoli esterni e un difficile controllo degli impulsi. L'analisi dei risultati ha infine messo in luce difficoltà specifiche di questi soggetti relative alla fase di separazione-individuazione. I profondi bisogni regressivi di contenimento e sostegno si declinano in modalità relazionali dipendenti, cariche di ambivalenza che sottolineano la difficoltà a separarsi da un Altro verso cui al contempo emergono intensi vissuti di aggressività.
Alcolismo e comorbilità: uno studio con il test di Rorschach
TRISCIO, VALENTINA
2011/2012
Abstract
La tesi ha la finalità di indagare la complessità del rapporto che si sviluppa tra sostanza alcolica e sofferenza. Si è cercato di capire la funzione che l'alcool può svolgere nel mondo interno del soggetto e quanto il ricorso a questa sostanza possa rappresentare un modo per affrontare e superare il malessere psichico. La prima parte del lavoro comprende un inquadramento teorico dell'alcolismo con particolare attenzione alla sua storia e ai suoi aspetti socio-antropologici e del fenomeno della doppia diagnosi, mentre la seconda è dedicata alla ricerca effettuata su dieci protocolli Rorschach di un campione di alcolisti con comorbilità psichiatrica cui era stato somministrato il test durante la loro degenza in una clinica neuropsichiatrica. La parte di ricerca ha l'obiettivo di stendere il profilo diagnostico del campione al fine di mettere in luce la struttura profonda del funzionamento psichico di questi soggetti. Concordemente alle ipotesi di partenza si è riscontrata, nel campione esaminato, un'identità fragile che l'alcool tenderebbe a rinvigorire e rafforzare favorendo l'affermazione di sé e agendo parallelamente come potente antidepressivo che, disinibendo il comportamento, faciliterebbe anche le relazioni sociali. Emergono inoltre una labilità affettiva, una reattività agli stimoli esterni e un difficile controllo degli impulsi. L'analisi dei risultati ha infine messo in luce difficoltà specifiche di questi soggetti relative alla fase di separazione-individuazione. I profondi bisogni regressivi di contenimento e sostegno si declinano in modalità relazionali dipendenti, cariche di ambivalenza che sottolineano la difficoltà a separarsi da un Altro verso cui al contempo emergono intensi vissuti di aggressività.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/44311