Sebbene gli strumenti diretti e indiretti per stimolare lo sviluppo economico europeo non siano una caratteristica nuova di questo decennio, solo dalla scorsa programmazione si è cominciato a percepire l'Unione europea davvero come un'opportunità. Essa rappresenta un contenitore di risorse importanti e significative, in grado di supportare politiche di sviluppo attraverso l'attuazione di azioni volte a investire su progetti innovativi, che possano rispondere in modo efficace alle necessità dell'Europa, in particolare in riferimento a buone pratiche per poter superare la crisi. Inoltre, appena conclusosi il periodo di programmazione pluriennale 2007-2013, sta iniziando la nuova settennalità 2013-2020, in risposta ai bisogni a cui deve far fronte l'Unione europea. In particolare le sfide a cui si riferisce riguardano la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Proprio perché le risorse europee rappresentano un unicum rispetto al contesto in cui ci si trova, è sempre più necessario individuare nella gestione finanziaria e amministrativa dei progetti, elaborati e successivamente approvati, i riferimenti che permettono il raggiungimento dei traguardi che la Commissione europea si pone attraverso quella "chiamata" specifica. Tale studio vuole quindi indagare attraverso i regolamenti e le normative nazionali di riferimento, le prassi per una buona gestione delle risorse erogate per un progetto. In particolare in questo lavoro non ci si riferirà ad una tipologia specifica di finanziamento particolare, poiché, nonostante la frammentazione e diversità dei singoli Programmi, si individuano le caratteristiche principali riconducibili a tutte le aree di finanziamento: sia relativamente ai fondi diretti, sia a quelli strutturali. In primo luogo risulta necessario definire il contesto di riferimento nel quale ci si trova ad operare, successivamente si analizzano nello specifico gli strumenti che la Commissione europea utilizza per sostenere le proprie politiche e raggiungere gli obiettivi di sviluppo e integrazione. A tal riguardo si studiano i finanziamenti a gestione diretta e i finanziamenti a gestione indiretta. Nel terzo capitolo si studia la gestione finanziaria declinata in pianificazione, controllo e rendicontazione, proponendo lo studio dello strumento dell'Earned Value Management. Si tratta poi la gestione amministrativa dei finanziamenti europei e il controllo esterno. E infine si propngono due casi concreti relativi a progetti europei a gestione diretta, descrivendone la gestione rispetto al budget preventivo, e uno elaborato ad hoc su un bando emesso dalla Regione Piemonte, erogando fondi europei a gestione indiretta.
I progetti co-finanziati dai fondi europei: gestione amministrativa e finanziaria
BRUNO, ANNA CHIARA
2012/2013
Abstract
Sebbene gli strumenti diretti e indiretti per stimolare lo sviluppo economico europeo non siano una caratteristica nuova di questo decennio, solo dalla scorsa programmazione si è cominciato a percepire l'Unione europea davvero come un'opportunità. Essa rappresenta un contenitore di risorse importanti e significative, in grado di supportare politiche di sviluppo attraverso l'attuazione di azioni volte a investire su progetti innovativi, che possano rispondere in modo efficace alle necessità dell'Europa, in particolare in riferimento a buone pratiche per poter superare la crisi. Inoltre, appena conclusosi il periodo di programmazione pluriennale 2007-2013, sta iniziando la nuova settennalità 2013-2020, in risposta ai bisogni a cui deve far fronte l'Unione europea. In particolare le sfide a cui si riferisce riguardano la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Proprio perché le risorse europee rappresentano un unicum rispetto al contesto in cui ci si trova, è sempre più necessario individuare nella gestione finanziaria e amministrativa dei progetti, elaborati e successivamente approvati, i riferimenti che permettono il raggiungimento dei traguardi che la Commissione europea si pone attraverso quella "chiamata" specifica. Tale studio vuole quindi indagare attraverso i regolamenti e le normative nazionali di riferimento, le prassi per una buona gestione delle risorse erogate per un progetto. In particolare in questo lavoro non ci si riferirà ad una tipologia specifica di finanziamento particolare, poiché, nonostante la frammentazione e diversità dei singoli Programmi, si individuano le caratteristiche principali riconducibili a tutte le aree di finanziamento: sia relativamente ai fondi diretti, sia a quelli strutturali. In primo luogo risulta necessario definire il contesto di riferimento nel quale ci si trova ad operare, successivamente si analizzano nello specifico gli strumenti che la Commissione europea utilizza per sostenere le proprie politiche e raggiungere gli obiettivi di sviluppo e integrazione. A tal riguardo si studiano i finanziamenti a gestione diretta e i finanziamenti a gestione indiretta. Nel terzo capitolo si studia la gestione finanziaria declinata in pianificazione, controllo e rendicontazione, proponendo lo studio dello strumento dell'Earned Value Management. Si tratta poi la gestione amministrativa dei finanziamenti europei e il controllo esterno. E infine si propngono due casi concreti relativi a progetti europei a gestione diretta, descrivendone la gestione rispetto al budget preventivo, e uno elaborato ad hoc su un bando emesso dalla Regione Piemonte, erogando fondi europei a gestione indiretta.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
303554_tesibruno.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
6.15 MB
Formato
Adobe PDF
|
6.15 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/44285