Objectives: The aim of this study is to analyse through empirical data whether an AutoREM method can provide results (target mismatch) and benefits (patients' sujective experience) similar to those obtainable through a traditional method and, at the same time, to evaluate whether this can be a faster and more adoptable process in the everyday life of hearing care technicians. Materials and Methods: a sample size of n=21 patients (42 ears) was selected from the reference population. Individuals >18 years old, with bilateral sensorineural hearing loss of varying degrees, prosthesized with RIC behind-the-ear hearing aids of varying power and coupling were selected. REM and AutoREM were measured, allowing one month of adaptation between the two methods. The APHAB questionnaire was administered at the end of each month of adaptation, relative to the experience with one or the other adjustment. The timing of the measurements was evaluates. Results: Mismatch to target (ΔdB SPL), i.e., difference in dB SPL between intensity recorded as REAR response and intensity prescribed by the algorithm, was assessed. In the Autorems, for all input intensities, negative mean values are presented, deviating from 0 by increasing the frequency. The distributions are asymmetric and increasingly scattered as frequency increases. In the REMs, for all input intensities, similar observations to the AutoREMs are noted, with the main difference being more scattered distributions than in the AutoREMs, with greater variability in the data obtained. In the timings, a clear difference between traditional AutoREM and REM is evident, with the automatic method resulting in a much shorter average running time than the manual. Scores from the APHAB questionnaires were considered relative to hearing aid use, excluding percentages without hearing aids. Higher percentages of problems are found for both AutoREMs and manual REMs for the RV category, followed by BN. The AV category reports the lowest percentages. The values are widely dispersed and characterized by high variability. Conclusions: in the target mismatch, the differences between the mean values are statistically and clinically insignificant: there is no evidence necessary to declare one method more accurate than the other. run times are markedly reduced with AutoREMs compared to REMs: they are halved, in some cases reduced to one-third. From the data that emerged with regard to the administration of the APHAB questionnaire, it was found that the experiences of listening through AutoREM and REM are similar: the results, although varying from each other, are nearly overlapping. In conclusion, the ultimate goal of the fitting, which turns out to be the attainment of the target prescribed by the predictive formula, is achieved by AutoREMs in less time, with more ease for the practitioner, and with overlapping accuracy compared to traditional REMs, thanks to the automation of the process and the automatic detection of any errors in execution. They make it possible to minimize practitioner-dependent human variables, which in some cases require additional adjustments and increase the time needed to complete the procedure.
Obiettivi: Il fine che si prefigge questo studio è quello di analizzare tramite dati empirici se una metodica AutoREM possa fornire risultati (target mismatch) e vantaggi (sensazioni dei pazienti) sovrapponibili a quelli ottenibili tramite una metodica tradizionale e, allo stesso tempo, valutare se questo possa risultare un processo più velocizzato e maggiormente adottabile nella quotidianità dei centri audioprotesici. Materiali e metodi: È stato selezionato dalla popolazione di riferimento un campione di numerosità n=21 pazienti (42 orecchie). Sono stati selezionati individui >18 anni, con ipoacusia bilaterale neurosensoriale di grado variabile, protesizzati con apparecchi retroauricolari RIC di potenza ed accoppiamento variabile. Sono state misurate le REM e le AutoREM, lasciando passare un mese di adattamento tra le due metodiche. Il questionario APHAB è stato somministrato alla fine di ogni mese di adattamento, relativamente all’esperienza con una o con l’altra regolazione. Le tempistiche di esecuzione delle misurazioni sono state cronometrate. Risultati: È stato valutato il mismatch al target (ΔdB SPL), ovvero differenza in dB SPL tra intensità registrata come risposta REAR e intensità prescritta dall’algoritmo. Nelle Autorem, per tutte le intensità in ingresso, si presentano valori medi negativi, che si discostano dallo 0 aumentando la frequenza. Le distribuzioni risultano asimmetriche e sempre più disperse all’aumentare della frequenza. Nelle REM, per tutte le intensità in ingresso, si notano osservazioni simili alle AutoREM, con la principale differenza che le distribuzioni maggiormente disperse rispetto ai dati ottenuti con le AutoREM, con una maggiore variabilità nei dati ottenuti. Nelle tempistiche, si evince una netta differenza tra AutoREM e REM tradizionali, con la metodica automatica che comporta un tempo medio di esecuzione molto minore della manuale. Sono stati considerati i punteggi dei questionari APHAB relativamente all’utilizzo degli apparecchi acustici, escludendo le percentuali senza apparecchi acustici. Si riscontrano, sia per le AutoREM che per le REM manuali, percentuali di problemi più elevate per la categoria RV, seguita da BN. La categoria AV riporta le percentuali minori. I valori risultano ampiamente dispersi e caratterizzati da un’alta variabilità. Conclusioni: nel target mismatch, le differenze tra i valori medi sono statisticamente e clinicamente non significativi: non vi sono elementi necessari per dichiarare un metodo maggiormente preciso dell’altro. i tempi di esecuzione sono nettamente ridotti con le AutoREM rispetto alle REM: vengono dimezzati, in alcuni casi ridotti ad un terzo. Dai dati emersi relativamente alla somministrazione del questionario APHAB, è emerso come le esperienze di ascolto mediante AutoREM e REM siano simili: i risultati, sebbene varino tra loro, risultano pressoché sovrapponibili. In conclusione, l’obiettivo finale del fitting, il quale risulta essere il raggiungimento del target prescritto dalla formula predittiva, viene raggiunto dalle AutoREM in meno tempo, con più facilità per il professionista e con precisione sovrapponibile rispetto alle REM tradizionali, grazie all’automatizzazione del processo ed il rilevamento automatico di eventuali errori di esecuzione. Consentono di ridurre al minimo le variabili umane dipendenti dal professionista, che in alcuni casi richiedono ulteriori aggiustamenti ed aumentano il tempo necessario a completare la procedura.
REM e AutoREM a confronto: i vantaggi nella pratica quotidiana del tecnico audioprotesista
BUSSO, ELIA
2021/2022
Abstract
Obiettivi: Il fine che si prefigge questo studio è quello di analizzare tramite dati empirici se una metodica AutoREM possa fornire risultati (target mismatch) e vantaggi (sensazioni dei pazienti) sovrapponibili a quelli ottenibili tramite una metodica tradizionale e, allo stesso tempo, valutare se questo possa risultare un processo più velocizzato e maggiormente adottabile nella quotidianità dei centri audioprotesici. Materiali e metodi: È stato selezionato dalla popolazione di riferimento un campione di numerosità n=21 pazienti (42 orecchie). Sono stati selezionati individui >18 anni, con ipoacusia bilaterale neurosensoriale di grado variabile, protesizzati con apparecchi retroauricolari RIC di potenza ed accoppiamento variabile. Sono state misurate le REM e le AutoREM, lasciando passare un mese di adattamento tra le due metodiche. Il questionario APHAB è stato somministrato alla fine di ogni mese di adattamento, relativamente all’esperienza con una o con l’altra regolazione. Le tempistiche di esecuzione delle misurazioni sono state cronometrate. Risultati: È stato valutato il mismatch al target (ΔdB SPL), ovvero differenza in dB SPL tra intensità registrata come risposta REAR e intensità prescritta dall’algoritmo. Nelle Autorem, per tutte le intensità in ingresso, si presentano valori medi negativi, che si discostano dallo 0 aumentando la frequenza. Le distribuzioni risultano asimmetriche e sempre più disperse all’aumentare della frequenza. Nelle REM, per tutte le intensità in ingresso, si notano osservazioni simili alle AutoREM, con la principale differenza che le distribuzioni maggiormente disperse rispetto ai dati ottenuti con le AutoREM, con una maggiore variabilità nei dati ottenuti. Nelle tempistiche, si evince una netta differenza tra AutoREM e REM tradizionali, con la metodica automatica che comporta un tempo medio di esecuzione molto minore della manuale. Sono stati considerati i punteggi dei questionari APHAB relativamente all’utilizzo degli apparecchi acustici, escludendo le percentuali senza apparecchi acustici. Si riscontrano, sia per le AutoREM che per le REM manuali, percentuali di problemi più elevate per la categoria RV, seguita da BN. La categoria AV riporta le percentuali minori. I valori risultano ampiamente dispersi e caratterizzati da un’alta variabilità. Conclusioni: nel target mismatch, le differenze tra i valori medi sono statisticamente e clinicamente non significativi: non vi sono elementi necessari per dichiarare un metodo maggiormente preciso dell’altro. i tempi di esecuzione sono nettamente ridotti con le AutoREM rispetto alle REM: vengono dimezzati, in alcuni casi ridotti ad un terzo. Dai dati emersi relativamente alla somministrazione del questionario APHAB, è emerso come le esperienze di ascolto mediante AutoREM e REM siano simili: i risultati, sebbene varino tra loro, risultano pressoché sovrapponibili. In conclusione, l’obiettivo finale del fitting, il quale risulta essere il raggiungimento del target prescritto dalla formula predittiva, viene raggiunto dalle AutoREM in meno tempo, con più facilità per il professionista e con precisione sovrapponibile rispetto alle REM tradizionali, grazie all’automatizzazione del processo ed il rilevamento automatico di eventuali errori di esecuzione. Consentono di ridurre al minimo le variabili umane dipendenti dal professionista, che in alcuni casi richiedono ulteriori aggiustamenti ed aumentano il tempo necessario a completare la procedura.File | Dimensione | Formato | |
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