ll presente lavoro si prefigge di analizzare e descrivere la struttura sui generis del mercato del lavoro cinese, per poi valutarne gli effetti e le implicazioni in termini di welfare individuale dei lavoratori. Dagli anni '60 ad oggi il sistema del lavoro in Cina ha subito notevoli cambiamenti; tuttavia, permangono ancora alcuni elementi caratterizzanti che lo distinguono da quello degli altri Paesi.Tra questi elementi si evidenzia la persistente divisione tra i lavoratori delle aree urbane e quelli delle aree rurali. Questa divisione, nata a partire dagli anni '60 con il sistema di registrazione di appartenenza, ovvero il sistema di hukou (户口 hùkǒu), pensato al fine di controllare la mobilità delle masse, limita tuttora gli spostamenti della popolazione. L'analisi del mercato del lavoro ed i suoi effetti sul welfare presentata in questo elaborato si inserisce proprio in questo contesto estremamente complesso, di cui uno degli elementi fondanti è proprio il divario, ancora esistente, tra città e campagna. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo si propone di analizzare il mercato del lavoro cinese, partendo da un breve excursus storico per poi trattare della sua struttura attuale, descrivendo i quattro settori di occupazione (imprese statali urbane, imprese statali private, settore agricolo e settore rurale extra-agricolo). Dopo aver fornito una panoramica circa il mercato del lavoro, nel secondo capitolo viene analizzato il secondo elemento costitutivo di questo elaborato, ovvero il welfare, sia statale che individuale. Questa sezione parte da una descrizione storica riguardo al welfare statale, dando una visione comparativa del welfare ¿occidentale¿ e di quello cinese. A questo punto si passa a trattare del cosiddetto welfare individuale, o benessere soggettivo, con il supporto di alcuni studi sociologici, sia cinesi che americani, allo scopo di comprendere quali siano gli aspetti fondanti del benessere soggettivo e come essi possano essere collegati alla vita lavorativa. Questa analisi viene condotta sempre secondo un'ottica comparativa, considerando gli Stati Uniti (un modello di Paese ¿individualista¿) in rapporto alla Cina (un Paese di tipo ¿collettivista¿). Si prosegue analizzando alcuni elementi chiave nell'ambito del welfare cinese, in particolare il sistema pensionistico, la sanità, il lavoro femminile e il sistema di infrastrutture, sempre considerati in relazione al mercato del lavoro. Di tutti questi aspetti viene proposta un'evoluzione storica, per poi inquadrarli nel contesto attuale presentando dati e problematiche. Il terzo capitolo è inteso come anello di congiunzione tra i primi due e si occupa di individuare alcune tra le politiche pubbliche portate avanti dal governo cinese per migliorare le condizioni dei lavoratori e il loro benessere soggettivo, oltre che per cercare di ottimizzare e ulteriormente sviluppare il mercato del lavoro, in linea con il tanto anelato progresso economico. In particolare, vengono considerate quelle politiche volte al superamento del divario rurale-urbano e alla riforma del sistema previdenziale, in relazione anche alla particolare situazione demografica cinese. Infine, il capitolo conclusivo analizza gli sviluppi attuali del mercato del lavoro, ipotizzando anche una linea per il futuro, considerando in ultimo una delle teorie più discusse circa l'aumento del costo della manodopera cinese, ovvero la teoria di Lewis.

Il mercato del lavoro in Cina e le sue implicazioni sul welfare

PONZINI, ARIANNA MARIA
2012/2013

Abstract

ll presente lavoro si prefigge di analizzare e descrivere la struttura sui generis del mercato del lavoro cinese, per poi valutarne gli effetti e le implicazioni in termini di welfare individuale dei lavoratori. Dagli anni '60 ad oggi il sistema del lavoro in Cina ha subito notevoli cambiamenti; tuttavia, permangono ancora alcuni elementi caratterizzanti che lo distinguono da quello degli altri Paesi.Tra questi elementi si evidenzia la persistente divisione tra i lavoratori delle aree urbane e quelli delle aree rurali. Questa divisione, nata a partire dagli anni '60 con il sistema di registrazione di appartenenza, ovvero il sistema di hukou (户口 hùkǒu), pensato al fine di controllare la mobilità delle masse, limita tuttora gli spostamenti della popolazione. L'analisi del mercato del lavoro ed i suoi effetti sul welfare presentata in questo elaborato si inserisce proprio in questo contesto estremamente complesso, di cui uno degli elementi fondanti è proprio il divario, ancora esistente, tra città e campagna. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo si propone di analizzare il mercato del lavoro cinese, partendo da un breve excursus storico per poi trattare della sua struttura attuale, descrivendo i quattro settori di occupazione (imprese statali urbane, imprese statali private, settore agricolo e settore rurale extra-agricolo). Dopo aver fornito una panoramica circa il mercato del lavoro, nel secondo capitolo viene analizzato il secondo elemento costitutivo di questo elaborato, ovvero il welfare, sia statale che individuale. Questa sezione parte da una descrizione storica riguardo al welfare statale, dando una visione comparativa del welfare ¿occidentale¿ e di quello cinese. A questo punto si passa a trattare del cosiddetto welfare individuale, o benessere soggettivo, con il supporto di alcuni studi sociologici, sia cinesi che americani, allo scopo di comprendere quali siano gli aspetti fondanti del benessere soggettivo e come essi possano essere collegati alla vita lavorativa. Questa analisi viene condotta sempre secondo un'ottica comparativa, considerando gli Stati Uniti (un modello di Paese ¿individualista¿) in rapporto alla Cina (un Paese di tipo ¿collettivista¿). Si prosegue analizzando alcuni elementi chiave nell'ambito del welfare cinese, in particolare il sistema pensionistico, la sanità, il lavoro femminile e il sistema di infrastrutture, sempre considerati in relazione al mercato del lavoro. Di tutti questi aspetti viene proposta un'evoluzione storica, per poi inquadrarli nel contesto attuale presentando dati e problematiche. Il terzo capitolo è inteso come anello di congiunzione tra i primi due e si occupa di individuare alcune tra le politiche pubbliche portate avanti dal governo cinese per migliorare le condizioni dei lavoratori e il loro benessere soggettivo, oltre che per cercare di ottimizzare e ulteriormente sviluppare il mercato del lavoro, in linea con il tanto anelato progresso economico. In particolare, vengono considerate quelle politiche volte al superamento del divario rurale-urbano e alla riforma del sistema previdenziale, in relazione anche alla particolare situazione demografica cinese. Infine, il capitolo conclusivo analizza gli sviluppi attuali del mercato del lavoro, ipotizzando anche una linea per il futuro, considerando in ultimo una delle teorie più discusse circa l'aumento del costo della manodopera cinese, ovvero la teoria di Lewis.
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