La direttiva europea 2011/36/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 aprile 2011 concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, e che sostituisce la decisione quadro del Consiglio 2002/629/GAI; è il pilastro su cui si basa il lavoro di ricerca che ha portato alla stesura dell'elaborato presentato nelle prossime pagine. A partire da questa direttiva, si è deciso di ricercare quale sia la situazione reale nel campo della tratta di esseri umani, in particolare per quel che concerne lo sfruttamento della prostituzione ad essa connesso, comparandola con le dichiarazioni contenute nella direttiva 2011-36-EU. Per realizzare questo obiettivo, è stata formulata un'intervista che riprendendo tutti i punti della direttiva 2011-36-EU, ed integrata con alcune domande ritenute importanti per ottenere un'indagine completa sul fenomeno, analizzasse la percezione che le differenti associazioni impegnate nel campo della tratta di esseri umani e della prostituzione hanno della realtà che li circonda e in cui si trovano a dover disimpegnare i propri interventi. In particolare, affinché fosse assicurata una ricerca di più ampio respiro, a livello europeo, e la possibilità di un maggiore arricchimento di conoscenza sul tema, derivante dal confronto tra realtà differenti, si è deciso di ricomprendere due Paesi europei nella ricerca, ovvero l'Italia e la Spagna. In particolare, le interviste sono state somministrate a quattro associazioni della città italiana di Torino e della città spagnola di Barcellona, tenendo in considerazione quindi l'importanza che i vari livelli, dal locale, al nazionale e al globale possono rivestire in un fenomeno così complesso come quello della tratta di esseri umani con fini di sfruttamento sessuale. Oltre a voler osservare le differenze tra la situazione che vivono i vari enti e la direttiva europea, attraverso la loro percezione, l'altro obiettivo che si propone questo lavoro è di descrivere i vari aspetti che riguardano la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, sia mediante le informazioni ottenute attraverso le interviste, sia con il supporto della bibliografia, che garantiscano quindi una completa analisi del fenomeno e possano in taluni casi suggerire possibili azioni o per lo meno proposte per contrastare più efficacemente la Tratta di esseri umani, per prevenirla e per proteggere le vittime. Attraverso questo lavoro è possibile individuare indicazioni sulle problematiche maggiormente percepite dalle associazioni per un concreto contrasto alla Tratta e una tutela e protezione delle vittime, e suggerire alcune possibili soluzioni.

AZIONI DI CONTRASTO ALLA TRATTA, TUTELA E PROTEZIONE DELLE VITTIME. LA DIRETTIVA EUROPEA E I CASI DI ITALIA E SPAGNA

BO, GIACOMO
2012/2013

Abstract

La direttiva europea 2011/36/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 aprile 2011 concernente la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, e che sostituisce la decisione quadro del Consiglio 2002/629/GAI; è il pilastro su cui si basa il lavoro di ricerca che ha portato alla stesura dell'elaborato presentato nelle prossime pagine. A partire da questa direttiva, si è deciso di ricercare quale sia la situazione reale nel campo della tratta di esseri umani, in particolare per quel che concerne lo sfruttamento della prostituzione ad essa connesso, comparandola con le dichiarazioni contenute nella direttiva 2011-36-EU. Per realizzare questo obiettivo, è stata formulata un'intervista che riprendendo tutti i punti della direttiva 2011-36-EU, ed integrata con alcune domande ritenute importanti per ottenere un'indagine completa sul fenomeno, analizzasse la percezione che le differenti associazioni impegnate nel campo della tratta di esseri umani e della prostituzione hanno della realtà che li circonda e in cui si trovano a dover disimpegnare i propri interventi. In particolare, affinché fosse assicurata una ricerca di più ampio respiro, a livello europeo, e la possibilità di un maggiore arricchimento di conoscenza sul tema, derivante dal confronto tra realtà differenti, si è deciso di ricomprendere due Paesi europei nella ricerca, ovvero l'Italia e la Spagna. In particolare, le interviste sono state somministrate a quattro associazioni della città italiana di Torino e della città spagnola di Barcellona, tenendo in considerazione quindi l'importanza che i vari livelli, dal locale, al nazionale e al globale possono rivestire in un fenomeno così complesso come quello della tratta di esseri umani con fini di sfruttamento sessuale. Oltre a voler osservare le differenze tra la situazione che vivono i vari enti e la direttiva europea, attraverso la loro percezione, l'altro obiettivo che si propone questo lavoro è di descrivere i vari aspetti che riguardano la prevenzione e la repressione della tratta di esseri umani e la protezione delle vittime, sia mediante le informazioni ottenute attraverso le interviste, sia con il supporto della bibliografia, che garantiscano quindi una completa analisi del fenomeno e possano in taluni casi suggerire possibili azioni o per lo meno proposte per contrastare più efficacemente la Tratta di esseri umani, per prevenirla e per proteggere le vittime. Attraverso questo lavoro è possibile individuare indicazioni sulle problematiche maggiormente percepite dalle associazioni per un concreto contrasto alla Tratta e una tutela e protezione delle vittime, e suggerire alcune possibili soluzioni.
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