Di fronte ad una crisi che sembra non toccare mai il fondo e a una disoccupazione che sta mettendo in ginocchio il tessuto sociale del paese, continuare a non valorizzare una risorsa importante come quella del turismo sarebbe una scelta davvero irresponsabile. L'Italia si presenta da sempre un paese di gran lavoratori con aziende importanti come la Fiat e la Ferrero, ma il turismo è forse la migliore azienda che l'Italia possieda eppure non viene presa in considerazione. Ciò che il mio lavoro di tesi vuole sottolineare è che una grande impresa, pur di origine italiana, può decidere di trasferire all'estero la propria produzione, ma risorse come il mare della Sardegna, la tradizione enogastronomica delle regioni italiane o la bellezza del Colosseo romano non potranno mai essere delocalizzate. È questo il motivo che dovrebbe spingerci a valorizzare questo enorme potenziale in grado di risollevare il paese e diventare la maggiore risorsa per il futuro dell'Italia. Il punto focale della tesi è lo studio della possibilità di sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione del turismo, con lo studio concentrato sulla regione Piemonte e la Provincia Granda. La tesi è stata suddivisa in due parti: la prima teorica, fondamentale per lo studio dei concetti base della valorizzazione del territorio. In questa prima parte sono state analizzate le logiche dell'approccio sistemico vitale del territorio, l'importanza e la misura della competitività territoriale. Ho inoltre analizzato i temi della domanda e dell'offerta territoriale, entrambe suddivise nelle loro componenti fondamentali. Per concludere questa prima parte, infine, ho deciso di dedicare un capitolo all'analisi dell'attività di marketing territoriale e agli strumenti necessari per la promozione dell'immagine territoriale. Per quanto riguarda la seconda parte ho introdotto l'importanza del turismo come risorsa fondamentale per il nostro paese, riportando rilevanti dati numerici sui flussi turistici tratti da enti territoriali e interviste con figure del settore, e poi mi sono focalizzata sul territorio nel quale ho vissuto i primi 25 anni della mia vita. Partendo dalla città in cui sono cresciuta, Fossano, ho provato a mirare lo sguardo verso le offerte turistiche potenzialmente raggiungibili in breve tempo. Ho così sviluppato un ventaglio di 4 potenziali scelte, tutte molto valide ma con caratteristiche ben differenti. Ad un'ora da Fossano, guidando verso la costa, ho studiato l'offerta turistica di tipo balneare proposta dalla riviera ligure, in particolare dalla città di Savona. Alla stessa distanza, viaggiando verso il confine francese, ho analizzato il vasto portafoglio di destinazioni turistiche montane della nostra regione che offrono svaghi sia per le stagioni invernali, che per quelle estive. Sempre ad un'ora dalla città natale ho scelto come destinazione il Castello di Barolo che, insieme al complesso dei Castelli di Langhe e Roero, e come tante altre risorse culturali della regione, nasconde un carico di tradizione, storia, arte e cultura che risiede in queste mura medievali. Spostando lo sguardo, infine, verso le colline cuneesi ho sentito il profumo delle viti in maturazione e ho capito di trovarmi a poca distanza dal fantastico panorama delle Langhe, territorio d'elezione per il turismo enogastronomico. E giunti in queste romantiche colline come non dedicare un capitolo al progetto che da più di dieci anni cerca di valorizzare questo territorio e che finalmente è giunto al termine con la proclamazione ufficiale di Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

CULTURA E TURISMO: Cuore pulsante della Provincia Granda e driver di creazione di valore per il territorio

CAVALLO, GIORGIA
2013/2014

Abstract

Di fronte ad una crisi che sembra non toccare mai il fondo e a una disoccupazione che sta mettendo in ginocchio il tessuto sociale del paese, continuare a non valorizzare una risorsa importante come quella del turismo sarebbe una scelta davvero irresponsabile. L'Italia si presenta da sempre un paese di gran lavoratori con aziende importanti come la Fiat e la Ferrero, ma il turismo è forse la migliore azienda che l'Italia possieda eppure non viene presa in considerazione. Ciò che il mio lavoro di tesi vuole sottolineare è che una grande impresa, pur di origine italiana, può decidere di trasferire all'estero la propria produzione, ma risorse come il mare della Sardegna, la tradizione enogastronomica delle regioni italiane o la bellezza del Colosseo romano non potranno mai essere delocalizzate. È questo il motivo che dovrebbe spingerci a valorizzare questo enorme potenziale in grado di risollevare il paese e diventare la maggiore risorsa per il futuro dell'Italia. Il punto focale della tesi è lo studio della possibilità di sviluppo del territorio attraverso la valorizzazione del turismo, con lo studio concentrato sulla regione Piemonte e la Provincia Granda. La tesi è stata suddivisa in due parti: la prima teorica, fondamentale per lo studio dei concetti base della valorizzazione del territorio. In questa prima parte sono state analizzate le logiche dell'approccio sistemico vitale del territorio, l'importanza e la misura della competitività territoriale. Ho inoltre analizzato i temi della domanda e dell'offerta territoriale, entrambe suddivise nelle loro componenti fondamentali. Per concludere questa prima parte, infine, ho deciso di dedicare un capitolo all'analisi dell'attività di marketing territoriale e agli strumenti necessari per la promozione dell'immagine territoriale. Per quanto riguarda la seconda parte ho introdotto l'importanza del turismo come risorsa fondamentale per il nostro paese, riportando rilevanti dati numerici sui flussi turistici tratti da enti territoriali e interviste con figure del settore, e poi mi sono focalizzata sul territorio nel quale ho vissuto i primi 25 anni della mia vita. Partendo dalla città in cui sono cresciuta, Fossano, ho provato a mirare lo sguardo verso le offerte turistiche potenzialmente raggiungibili in breve tempo. Ho così sviluppato un ventaglio di 4 potenziali scelte, tutte molto valide ma con caratteristiche ben differenti. Ad un'ora da Fossano, guidando verso la costa, ho studiato l'offerta turistica di tipo balneare proposta dalla riviera ligure, in particolare dalla città di Savona. Alla stessa distanza, viaggiando verso il confine francese, ho analizzato il vasto portafoglio di destinazioni turistiche montane della nostra regione che offrono svaghi sia per le stagioni invernali, che per quelle estive. Sempre ad un'ora dalla città natale ho scelto come destinazione il Castello di Barolo che, insieme al complesso dei Castelli di Langhe e Roero, e come tante altre risorse culturali della regione, nasconde un carico di tradizione, storia, arte e cultura che risiede in queste mura medievali. Spostando lo sguardo, infine, verso le colline cuneesi ho sentito il profumo delle viti in maturazione e ho capito di trovarmi a poca distanza dal fantastico panorama delle Langhe, territorio d'elezione per il turismo enogastronomico. E giunti in queste romantiche colline come non dedicare un capitolo al progetto che da più di dieci anni cerca di valorizzare questo territorio e che finalmente è giunto al termine con la proclamazione ufficiale di Patrimonio Mondiale dell'Umanità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/43970