In questo lavoro è stata studiata la reattività di alcuni ossidi metallici del blocco d della tavola periodica di dimensioni nanometriche e di differente composizione chimica (CuO, Cr2O3, Fe2O3, Fe3O4). Lo scopo del lavoro è quello di chiarire, mediante test cell-free, la capacità di questi ossidi di generare uno stress ossidativo, che costituisce uno dei meccanismi alla base della tossicità di molti tipi di particolato. Lo stress ossidativo è dovuto ad uno squilibrio tra le specie ossidanti generate all'interno delle cellule e le difese antiossidanti delle cellule stesse. Partendo da questi presupposti abbiamo valutato la capacità dei vari campioni di: - interagire con alcune delle molecole antiossidanti presenti nell'apparato respiratorio determinandone il ¿consumo¿; - generare radicali liberi quando posti in soluzioni acquose per mimare le condizioni dei fluidi biologici La capacità di produrre radicali è stata valutata determinando prima la formazione di radicali ¿OH in presenza di H2O2 e di radicali RS¿ in presenza di cisteina e glutatione utilizzando la tecnica dello spin trapping associata alla spettroscopia di risonanza paramagnetica elettronica (EPR) e in seguito la perossidazione dell'acido linoleico mediante il test dell'acido tiobarbiturico (TBA). La generazione di radicali liberi è stata studiata sia a pH acido, per simulare le condizioni che si trovano nei fagolisosomi dei macrofagi, che a pH neutro per mimare il citoplasma e l'ambiente mitocondriale. Nello specifico il lavoro è stato suddiviso in due parti: nella prima il confronto è stato fatto tra l'ossido di rame(II) e l'ossido di cromo(III): sono stati approfonditi soprattutto i diversi meccanismi alla base dell'interazione con gli antiossidanti. Nella seconda parte sono stati messi a confronto due ossidi del ferro (ematite e magnetite) sia nella forma nano che in quella micrometrica per verificare se la diminuzione delle dimensioni possa influenzarne la reattività.

POTENZIALE OSSIDATIVO DI NANOPARTICELLE DI OSSIDI METALLICI (di Cu, Fe, Cr): REAZIONI RADICALICHE E ATTACCO ALLE DIFESE ANTIOSSIDANTI

PEROSINO, VALERIA
2012/2013

Abstract

In questo lavoro è stata studiata la reattività di alcuni ossidi metallici del blocco d della tavola periodica di dimensioni nanometriche e di differente composizione chimica (CuO, Cr2O3, Fe2O3, Fe3O4). Lo scopo del lavoro è quello di chiarire, mediante test cell-free, la capacità di questi ossidi di generare uno stress ossidativo, che costituisce uno dei meccanismi alla base della tossicità di molti tipi di particolato. Lo stress ossidativo è dovuto ad uno squilibrio tra le specie ossidanti generate all'interno delle cellule e le difese antiossidanti delle cellule stesse. Partendo da questi presupposti abbiamo valutato la capacità dei vari campioni di: - interagire con alcune delle molecole antiossidanti presenti nell'apparato respiratorio determinandone il ¿consumo¿; - generare radicali liberi quando posti in soluzioni acquose per mimare le condizioni dei fluidi biologici La capacità di produrre radicali è stata valutata determinando prima la formazione di radicali ¿OH in presenza di H2O2 e di radicali RS¿ in presenza di cisteina e glutatione utilizzando la tecnica dello spin trapping associata alla spettroscopia di risonanza paramagnetica elettronica (EPR) e in seguito la perossidazione dell'acido linoleico mediante il test dell'acido tiobarbiturico (TBA). La generazione di radicali liberi è stata studiata sia a pH acido, per simulare le condizioni che si trovano nei fagolisosomi dei macrofagi, che a pH neutro per mimare il citoplasma e l'ambiente mitocondriale. Nello specifico il lavoro è stato suddiviso in due parti: nella prima il confronto è stato fatto tra l'ossido di rame(II) e l'ossido di cromo(III): sono stati approfonditi soprattutto i diversi meccanismi alla base dell'interazione con gli antiossidanti. Nella seconda parte sono stati messi a confronto due ossidi del ferro (ematite e magnetite) sia nella forma nano che in quella micrometrica per verificare se la diminuzione delle dimensioni possa influenzarne la reattività.
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